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Perchè il tuo blog non funziona?

Le aziende utilizzano i Blog come strumenti per posizionarsi sotto i riflettori, ma, secondo il blogger Riccardo Esposito, non funziona così.
Le aziende utilizzano i blog come strumenti per posizionarsi sotto i riflettori, ma, secondo il blogger Riccardo Esposito, non funziona così. Il blogging deve avere altri scopi e soprattutto un altro soggetto primario, il PUBBLICO!
Il seo ci aiuta a creare blog di successo ma il punto di partenza deve essere sempre il pubblico. A tal proposito, Riccardo Esposito ci ha illustrato come durante il workshop “ perché il tuo blog non funziona?”, da lui tenuto presso Smau Napoli 2014.
La customer care è importante per far acquisire prestigio all’azienda! I commenti presenti nei Blog permettono di conoscere opinioni, problemi e bisogni degli utenti, i quali postano il loro disappunto o i ringraziamenti a seconda che l’azienda si sia dimostrata disponibile, oppure no, alle loro necessità o problematiche.
Il Blog può risultare un’ottima fonte per operazioni di lead generation e quindi acquisire contatti utili, ad esempio, per creare newsletter . Attenzione però a non inviare solamente dem indesiderate ma anche e-mail promozionali che possano essere utili all’utente che le riceve.
Non sempre però funziona….Perchè? I motivi indicati da Riccardo sono i seguenti.
[Tweet “Il blog non è un megafono aziendale! @RiccardoE”]
E’ necessario redigere un piano con obiettivi e argomenti da trattare per un determinato target . Gli utenti devono essere attratti da attività di Inbound e non colpiti con punti di vista aziendali inutili e controproducenti. Ci si può chiedere, però, come si fa a sapere cosa vuole il target. A questo si può facilmente rispondere passando al setaccio forum, blog, social network , statistiche e suggerimenti di ogni tipo sul web. Infatti sondando commenti, critiche, partecipando a conversazioni sia del proprio blog che quello dei competitor si capisce quali siano i gusti dei lettori. Questi vanno sul Web per due motivi: informarsi ed emozionarsi!
Non basta però limitarsi ad analizzare i dati perché il blog vuol dire interazione. Il segreto infatti è partecipare, cancellare o non rispondere alle critiche sono i due più grandi errori.
Infine e non per questo meno importante il blog è buona scrittura. I periodi brevi sono i preferiti, non come invito alla sterilità ma come bisogno di semplicità. L’aziendalese, figlio del burocratese, è nemico della buona comunicazione. Il punto di vista come l’autore devono essere ben chiari perché il pubblico sappia con chi si sta relazionando. Una volta scesi dal piedistallo non guasta mai un’attenta cura dei dettagli che completi il quadro.
SLIDE DEL WORKSHOP: Perché il tuo blog non funziona?
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