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Perché vedo questo post: la nuova feature di Facebook che promette trasparenza e rimette al centro le persone

Perché vedo questo post: nuova funzione su Facebook

Con una nuova funzione, "Perché vedo questo post", Facebook promette di fare chiarezza sulla composizione del News Feed.

Rimettere le persone al centro e offrire loro un’esperienza quanto più friendly possibile: come già successo per altre novità di Facebook, sembra esserci questo dietro a “Perché vedo questo post“, una nuova funzione che dovrebbe permettere di capire meglio il tanto discusso algoritmo che sta dietro al News Feed.

Di inedito c’è che da casa Zuckerberg, per la prima volta, si dicono disposti a rivelare qualcosa di più sulle ragioni per cui – esclusa ormai da tempo l’ipotesi di un ordine cronologico – vengano mostrati con più frequenza a ciascun utente certi tipi di contenuti condivisi a propria volta da certi utenti o da certe pagine e così via. Non è la prima volta, del resto, che anche i più affezionati e gli iscritti di lungo corso fanno pressioni a Facebook – e a servizi simili, ad onor del vero – per una maggiore trasparenza. Tanto più che scandali come quello di Cambridge Analytica e indagini sulle dark ads hanno confermato una composizione di certo non neutra dei feed.

Perché vedo questo post: come funziona il nuovo strumento di Facebook

La feature “Perché vedo questo post” – che è in fase di progressivo roll out  – dovrebbe essere disponibile così per ogni post, accessibile dallo stesso menù a scomparsa sulla destra da cui si può smettere di seguire o mettere in pausa l’utente, attivare le notifiche per un certo tipo di contenuti, ecc. Utilizzandola si dovrebbe ricevere una serie di insight e di informazioni contestuali, riguardo al perché, appunto, quel post compaia nel proprio News Feed, a seconda che sia stato pubblicato da un amico, all’interno di un gruppo di cui si fa parte o da una pagina che si segue.
Ancora più interessante, “Perché vedo questo post” dovrebbe fare chiarezza sull’ordine dei post: da tempo, infatti, in cima al feed Facebook non ci sono solo i contenuti pubblicati più di recente da amici e pagine a cui si è messo il like; fin qui però è stato possibile solo ipotizzare il tipo di ranking mostrato da Facebook. Ora ogni iscritto dovrebbe avere a disposizione una serie di informazioni in più rispetto a come interagire più spesso con un certo tipo di post, con certi amici o certe pagine oppure riguardo a come la popolarità stessa del post o di chi lo ha pubblicato influiscano su cosa e quanto spesso si veda nel proprio feed. Semplificando? Per ogni post si dovrebbe essere in grado di capire se lo si vede in cima alle ultime di Facebook perché è stato pubblicato da un amico con cui si hanno spesso interazioni come like, repost e commenti reciproci o perché è una tipologia di contenuto, video per esempio, con cui si interagisce di più e per più tempo.
Tramite la stessa funzione, tra l’altro, si dovrebbe essere in grado di settare per ogni post impostazioni come l’Unfollow o il See First: come rivelano gli sviluppatori nel video di presentazione di “Perché vedo questo post”, infatti, non sarebbe solo più trasparenza quello che le persone vogliono ma anche, e soprattutto, più controllo.

https://www.facebook.com/facebook/videos/334358714131342/

Nessuna remora da parte di Facebook ad ammettere, comunque, che la stessa funzione sarà utilizzata per ottenere highlights più robusti su cosa la gente gradisce di più e cosa invece gradisce di meno e, in funzione predittiva, per riadattare sulla base di questi i News Feed.

Maggiore chiarezza anche sulle sponsorizzate su Facebook

Qualcosa di simile, tra l’altro, dovrebbe avvenire oltre che con i semplici post anche con le sponsorizzate su Facebook: già da tempo, infatti, c’è una funzione (“Why I am seeing this ad“) che permette di capire come fattori demografici, interessi e preferenze espresse su Facebook o visite ai siti aziendali pesino sulla probabilità di vedere un certo annuncio pubblicitario tra i post del proprio feed. Ora, e ancora una volta in nome di una maggiore trasparenza, questa feauture è stata implementata e l’utente potrà sapere se chi gestisce la sponsorizzata in questione ha avuto accesso a dati come numero di telefono o indirizzo email resi disponibili su Facebook oppure se, trattandosi di una sponsorizzata in partnership con un terzo soggetto per esempio, quegli stessi dati e altri insight che lo riguardano siano stati ulteriormente condivisi.

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