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Centro di sviluppo app iOS: l’evoluzione del primo centro europeo a Napoli

Centro di sviluppo app iOS: l’evoluzione del primo centro europeo a Napoli

È nato il Centro di sviluppo app iOS “Developer Academy” in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Durante le prime settimane del 2016 è giunta la notizia dell’apertura di un centro per sviluppatori di app iOS a Napoli. Inizialmente non si conoscevano né la data precisa né la location designata alla costruzione di un edificio così importante. Apple stava infatti ancora cercando il luogo adatto, mentre le ipotesi più accreditate sembravano essere l’ex polo Olivetti a Pozzuoli, l’ex area Italsider a Bagnoli o, sempre in zona, Città della Scienza o ancora l’ex base Nato.

«Cook sa che in una realtà difficile come quella partenopea si può lavorare di più, fare meglio ed essere notati. A Napoli c’è un numero crescente di startup innovative, ma mancano gli strumenti e le condizioni per crescere», avevano affermato l’allora consigliere per l’ innovazione Paolo Barberis e il designer dell’innovazione, ideatore e cofondatore di NaStartup, Antonio Prigiobbo.

Poi la svolta: a San Giovanni a Teduccio l’Università Federico II disponeva dei capannoni della ex Cirio già in funzione con una trentina di laboratori. Si vociferava fossero però in trattativa con la Microsoft per la creazione di uno specifico polo per lo sviluppo di startup, ma l’azienda di Cupertino ha avuto la meglio, dando vita alla iOS Developer Academy di Apple.

Dopo la promessa del centro di sostenere gli insegnanti e fornire indirizzi specialistici per i futuri sviluppatori, a ottobre 2016 sono iniziati i corsi con un centinaio di studenti iscritti al primo anno e l’intenzione di raddoppiarne il numero quello seguente, appena pronte tutte le strutture.

CENTRO DI SVILUPPO APP IOS: OBIETTIVI E PRIMI DIPLOMATI

Tra i vari obiettivi prefissati dall’azienda americana, vi era quello di migliorare prima le competenze degli studenti, poi, nel secondo semestre, dare loro la possibilità di seguire corsi proprio sulla creazione di startup e progettazione di app, con la possibilità di collaborare alla creazione di progetti per la stessa Apple.

La candidatura è stata aperta a tutti gli studenti (italiani e più in generale europei), con la possibilità di accedere a borse di studio e alloggi nelle residenze universitarie dell’ateneo federiciano. A creare una prima scrematura è stato disposto un test online in italiano o in inglese, seguito da un colloquio.

A giugno 2017 sono giunti alla fine del percorso di formazione i primi studenti che hanno ricevuto i propri attestati nel corso di una “Graduation Ceremony” dal sentore oltreoceanico. Dopo aver deciso che i prodotti realizzati in quei mesi sarebbero stati lanciati sull’App store, il centro ha selezionato un gruppo ristretto di diplomati che ha fortemente voluto alla sede centrale statunitense della Apple; tutti gli altri hanno comunque potuto vantare posti di rilievo all’interno delle sedi europee, mettendosi a loro volta in gioco accanto a team di esperti.

Una delle app sviluppate (e più interessanti), ad esempio, è Chromnia, un’applicazione (da utilizzare offline) che aiuta le persone con disabilità visive: è sufficiente inquadrare con il proprio iPhone un capo di abbigliamento mentre una voce descrive i colori, la fantasia degli abiti e suggerisce persino gli abbinamenti, oltre a essere in grado di rilevare in una stanza una luce accesa e ricordare di spegnerla.

In tutto saranno 1000 studenti in tre anni, per i quali la Federico II sta preparando finanziamenti, opportunità e anche nuovi spazi.

UNO SGUARDO AL FUTURO: DEVELOPERS PER TUTTE LE AZIENDE

Gli studenti della Developer Academy hanno inoltre ricevuto proposte e corteggiamenti anche da altre aziende al termine del loro percorso di formazione. In quest’ottica è stato infatti presentato l’evento Future Fair, aperto dal rettore della Federico II Gaetano Manfredi, con la presenza del ministro per l’Istruzione Valeria Fedeli, del presidente della Regione Vincenzo De Luca, del direttore della stessa Academy Giorgio Ventre e del presidente dell’Unione industriali Ambrogio Prezioso.

L’ateneo federiciano però non è l’unico a offrire il proprio contributo per la formazione di giovani talenti: è nato infatti l’iOS Foundation program in cui vengono coinvolte anche l’Università Parthenope, l’Orientale, la Luigi Vanvitelli e l’Università degli Studi del Sannio, che hanno creato programmi ad hoc con la Apple Distribution International oltre a specifici percorsi per gli studenti.

A investire sul territorio campano, segno che il futuro parte anche dalla nostra penisola (in particolar modo dal meridione), oltre alla Apple, vi sono altre imprese e multinazionali come la Microsoft, la Cisco e dai primi del 2018 anche la General Electric, altro colosso americano.

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