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Produttività lavorativa: come ottenere il massimo dai collaboratori

Produttività lavorativa: come ottenere il massimo dai collaboratori

La produttività lavorativa è il fine di manager e dirigenti, volti sempre a sperimentare nuove combinazioni per stimolare i collaboratori.

Come posso incrementare la produttività lavorativa dei dipendenti? Cosa la ostacola? In che modo si può ottimizzare il capitale umano o migliorare l’ambiente di lavoro per stimolare i collaboratori? Sono tutte domande che costantemente un buon leader si pone per creare un ambiente lavorativo sereno e competitivo al tempo stesso. Domande che, grazie a 19 suggerimenti provenienti da studi psicologici scientifici, trovano delle risposte.

Svariate tattiche e strategie, atte ad incrementare la produttività lavorativa, si focalizzano su una corretta gestione del tempo e, nello specifico, su una corretta alternanza tra attività lavorative e pause. Al di là di simili metodi, quali la tecnica del pomodoro – che sancisce che si deve lavorare per 25 minuti per poi poter fare una pausa di 5 – o i cicli ultradiani – basati sulla naturale alternanza tra vigilanza e momenti di pausa – oppure, ancora, il metodo 52-17 – implementato a partire dai risultati forniti da un’app che, misurando la produttività de lavoratori, ha rivelato che le persone più produttive tendono a lavorare per 52 minuti per poi prendere una pausa di 17 – si possono adottare semplici accorgimenti sul lavoro per avere, probabilmente, lo stesso effetto di un’efficace gestione del tempo, ma con minore sforzo cognitivo. Questi accorgimenti possono essere suddivisi in tre gruppi a seconda di aspetti differenti su cui vanno ad agire per incrementare la produttività lavorativa.

Produttività lavorativa: come creare un ambiente ospitale

Il primo gruppo di consigli fa riferimento a come dovrebbe essere impostato l’ambiente di lavoro per essere ospitale e stimolare la produttività lavorativa dei dipendenti. Ecco, nello specifico, sette indicazioni per creare un  ambiente di lavoro accogliente:

  1. dipingere le pareti dell’ufficio in modo da evitare quelle bianche, dal momento che incidono sulla minore efficienza lavorativa. Infatti, alcuni ricercatori dell’Università del Texas hanno scoperto che le persone commettono più errori quando lavorano in uffici con pareti bianche;
  2. regolare la temperatura dell’ufficio spegnendo l’aria condizionata: sembra infatti che, secondo uno studio dell’Università Cornell, i lavoratori completino il loro lavoro più velocemente e più accuratamente in un ufficio con una temperatura più calda;
  3. agire sull’illuminazione cercando di preferire la luce naturale: effettivamente dalla Northwestern University fanno sapere che gli impiegati che lavorano in uffici con finestre e sono esposti per il 173% alla luce solare non solo dormono in media 46 minuti di più, ma mostrano anche una migliore qualità del sonno, il che aumenta la produttività lavorativa;
  4. limitare i fastidi dovuti ai rumori riducendo al minimo quelli dell’ufficio: i lavoratori esposti a rumori minimi in ufficio, rispetto a quelli esposti ad uffici molto rumorosi, sembra abbiano livelli più alti di epinefrina, ormone che riduce lo stress e aumenta la serenità cognitiva e, di conseguenza, la produttività lavorativa;
  5. dotare le postazioni di lavoro di appoggi per lavorare stando in piedi: gli impiegati che lavorano stando in piedi alle proprie scrivanie dovrebbero essere, secondo alcuni studi, per il 46% più produttivi rispetto a coloro che usano scrivanie normali;
  6. adornare l’ambiente di lavoro con delle piante: uno studio dell’Università del Qeensland ha rivelato che la presenza delle piante aumenta la produttività lavorativa fino al 15%;
  7. promuovere lo smart working: lavorare a casa sembra aumenti la produttività lavorativa anche di dipendenti di call-center che, in base ad alcune rivelazioni, dovrebbero produrre di più stando a casa e non in ufficio.

Come ottimizzare il flusso di lavoro

Il secondo gruppo di suggerimenti riguarda l’ottimizzazione del flusso lavorativo, possibile nei seguenti sei modi:

  1. ascoltare la natura e i suoi suoni perché possono avere effetti benefici sulla capacità di concentrazione come. Stando a quanto hanno rilevato i ricercatori del Politecnico di Rensselaer, infatti, i suoni della natura aumentano la capacità di concentrazione dei lavoratori e la loro soddisfazione complessiva;
  2. organizzare intelligentemente il proprio lavoro completando prima i compiti complessi: sembra, infatti, che la forza di volontà delle persone e la loro energia diminuiscano progressivamente al trascorrere della giornata, per cui risulterebbe più proficuo sfruttare le energie delle prime ore per dedicarsi a faccende complesse;
  3. evitare le distrazioni controllando di meno la posta elettronica: effettivamente, uno studio ha rilevato che il costante monitoraggio della propria casella di posta riduce la produttività lavorativa;
  4. abolire il multitasking: le persone che ne fanno il proprio mantra hanno poi difficoltà a filtrare le informazioni irrilevanti, sottoponendo di conseguenza la loro memoria di lavoro a un enorme sforzo cognitivo;
  5. alleggerire la pesantezza dei compiti ripetitivi ascoltando musica mentre li si svolge: uno studio dell’università di Birmingham ha scoperto, difatti, che ascoltare musica mentre si è impegnati in compiti ripetitivi aumenta l’efficienza durante lo svolgimento;
  6. scarabocchiare migliora le performance mnemoniche: Jackie Andrade, uno psicologo cognitivo dell’Università di Plymouth, ha scoperto che le persone che scarabocchiano mentre ascoltano un messaggio lo ricordano il 29% in più.

Quanto sono importanti le pause strategiche?

L’ultimo gruppo di suggerimenti riguarda tutte quelle attività da svolgere durante le pause al fine di migliorare, comunque, la produttività lavorativa. I consigli, nello specifico, sono:

  1. riempire le pause guardando immagini carine: secondo uno studio dell’Università di Hiroshima, l’efficienza delle performance nei compiti di concentrazione aumenterebbe del 44% dopo aver guardato, per esempio, delle immagini di simpatici animali;
  2. camminare di tanto in tanto: aumenterebbe, difatti, la creatività sia in tempo reale che in differita;
  3. sfruttare le pause per fare un sonnellino pomeridiano: i ricercatori dell’Università di Berkeley hanno scoperto che le persone che si concedono qualche minuto di riposo nel pomeriggio hanno una maggiore capacità di apprendimento, in accordo con quanto affermavano i teorici del consolidamento secondo i quali il sonno sedimenta le informazioni immagazzinate nella memoria a breve termine trasferendole in quella a lungo termine;
  4. approfittare dei momenti di riposo per parlare con i collaboratori: i lavoratori che fanno pausa insieme sembra siano più veloci nel loro lavoro e meno stressati, in parte perché staccare tutti insieme dà loro la possibilità di appagare il bisogno di affiliazione in quanto possono parlare in modo informale dei loro problemi e questo, incidendo sul loro benessere mentale, influenza la loro produttività lavorativa;
  5. impiegare le pause per navigare in Internet: uno studio dell’Università Nazionale di Singapore ha rivelato che i lavoratori che navigano in Rete durante una breve pausa sono più produttivi rispetto a quelli che fanno altre attività o che non si prendono alcuna pausa;
  6. meditare: i lavoratori che meditano almeno 2 volte a settimana sembra siano meno stressati, più focalizzati e, inoltre, ricordano di più.

Produttività lavorativa: 19 suggerimenti per ottenere il meglio dai vostri collaboratori

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