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Public speaking: consigli e tecniche per rendere efficace la propria esposizione

Public speaking: consigli e tecniche per rendere efficace la propria esposizione

Il public speaking è contemporaneamente fonte di soddisfazione e ansia da prestazione. Come superare la paura e migliorare l'esposizione?

Il public speaking fa parte di quelle esperienze che scatenano dei vissuti emozionali contrapposti. Difatti, se da un lato l’esperienza di dover parlare di fronte a degli interlocutori – siano essi familiari, conoscenti, colleghi, persone o studenti da formare – può suscitare soddisfazione e gratificazione, dall’altro può spaventare fino a portare addirittura ad un blocco emotivo nel quale restare confinati per tutta l’esposizione.

Per evitare sensazioni di questo tipo, quindi, bisognerebbe avere sicurezza o, meglio, consapevolezza e padronanza non solo dell’argomento che si sta affrontando ma anche del proprio linguaggioverbale o non verbale. Per essere dei perfetti espositori bisogna essere consci del linguaggio del proprio corpo – movimenti fisici abituali, espressioni facciali più frequenti, consueto tono di voce – perché nel public speaking, o comunque in qualsiasi atto comunicativo, diviene fondamentale trasmettere sicurezza, chiarezza espositiva e soprattutto coerenza tra ciò che si comunica attraverso la voce e attraverso i gesti.

È probabile che tra i motivi che portano ad avere timore dell’esposizione in pubblico vi sia anche l’essere osservato dall’interlocutore e, di conseguenza, anche l’essere giudicato dalla propria audience.

Per poter fronteggiare questo grande carico emotivo e a far prevalere sentimenti di gratificazione a quelli di ansia e preoccupazione, dunque, è possibile seguire alcuni semplici consigli che potrebbero aiutare a trasformare il timore del public speaking in una esperienza positiva e piacevole.

Sette tecniche per rendere perfetto il proprio public speaking

1.Avere una preparazione adeguata

La conoscenza e la padronanza dell’argomento oggetto dell’esposizione sono fondamentali ed assolutamente non trascurabili affinché la trattazione sia quanto più efficiente possibile. In effetti, se non si vuole correre il rischio di sembrare impacciati è essenziale essere preparati ed avere una visione globale dell’argomento. È sufficiente tenere a mente dei punti chiave a cui legare la propria esposizione al fine di chiarire in maniera sintetica ed efficace le caratteristiche fondanti dell’argomento. Solo la consapevolezza di essere preparati può ridurre la paura del pubblico: in questo modo, infatti, essa viene trasformata in un incentivo dal quale essere spronati per cercare di dare sempre il meglio di sé. Effettivamente, la paura è una componente fisiologica della condizione umana, ma puntando sulla preparazione e sulla consapevolezza di ciò l’ansia scomparirà poiché ci si sentirà emotivamente pronti per il public speaking.

Fonte: blog.vikingop.it

2.Catalizzare l’attenzione della platea

Per un public speaking perfetto è indispensabile saper attirare l’attenzione degli interlocutori. Per ottenere ciò è possibile:

  • puntare su frasi d’attacco che suscitino curiosità negli spettatori: con un inizio carismatico si invoglierà il pubblico a prestare attenzione dal primo momento;
  • coinvolgere la platea in modo da mantenere vivo l’interesse costantemente rendendola protagonista del discorso, puntando sull’ars oratoria;
  • puntare su una narrazione semplice e su uno storytelling emotivo e vero poiché pagano molto di più rispetto all’utilizzo di un linguaggio aulico o accademico che a lungo andare potrebbe annoiare e infastidire gli ascoltatori. In genere al pubblico piace ascoltare la storia dello speaker ed anche il background culturale;
  • essere diretti, senza girare intorno alle parole: l’uomo non è fisiologicamente predisposto a mantenere un’attenzione costante per lunghi periodi di tempo e per questo motivo è auspicabile far capire subito le ragioni del proprio intervento.

Tutti questi espedienti possono dare un grande aiuto nell’ottenere l’interesse dell’audience durante tutte le fasi dell’esposizione.

Fonte: blog.vikingop.it

3.Puntare sulle emozioni

Le emozioni sono il motore della vita umana e in virtù di questa certezza non si possono tralasciare nel contesto di un public speaking che si rispetti. Ad esempio, modulare il proprio tono di voce in modo da trasmettere gioia e passione per ciò che si dice può dare grandi risultati in termini di successo del discorso, anche perché in virtù del contagio emotivo – fenomeno per cui si è contagiati dall’emozione preponderante di chi ci sta intorno – l’atteggiamento con il quale ci si approccia al discorso influenza il pubblico. Quindi, se si è freddi e distaccati anche il pubblico lo sarà; se al contrario ci si mostrerà entusiasti e passionali, la platea si sentirà emotivamente più coinvolta e più propensa ad ascoltare.

4.Seguire un filo logico

Dare alla propria esposizione un senso logico permette al pubblico di seguire il discorso con più semplicità e costanza. Dunque, per essere chiaro ed efficace il discorso deve essere strutturato secondo una sequenza basata su logiche spaziali e temporali specifiche. Ad ogni modo, risulta essenziale decidere a priori che direzione ed impostazione voler dare all’esposizione, in modo da rendere il proprio public speaking coerente e preciso.

5.Essere consapevoli del linguaggio del proprio corpo evitando una comunicazione ambigua

È fondamentale tenere sotto controllo la propria gestualità e, quindi, la propria comunicazione non verbale per non rischiare di apparire incoerenti e per non distrarre troppo il pubblico con movimenti ‘eccessivi’.

6.Aiutarsi con dei dispositivi visivi

Dal momento che la vista è il senso che l’uomo sfrutta di più, il potere emotivo delle immagini – siano esse fotografie, video, slide – cattura l’attenzione 25 volte in più delle semplici parole ascoltate. Questo giustifica il sempre maggiore ricorso a supporti visivi.

7.Ottenere dei feedback dal pubblico

Come? Trasformando la propria esposizione da passiva a interattiva coinvolgendo il pubblico. Partendo dalla definizione di campi comuni – argomenti che accomunano tutti – si deve tentare di coinvolgere la platea spronandola ad impegnarsi a superare le reticenze, tipiche dell’ascoltatore, e a lasciarsi andare al flusso informativo.

Fonte: blog.vikingop.it

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