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Nel 2022 Microsoft lancerà Mesh for Teams che consentirà di partecipare a riunioni virtuali con avatar in 3D

Schermata di una call possibile grazie all'introduzione di di Mesh su Teams

Mesh for Teams permetterà agli utenti di utilizzare degli avatar per partecipare a riunioni all'interno di spazi virtuali immersivi e, secondo Microsoft, presto le aziende potranno creare i propri "metaversi" su Teams.

Il 28 ottobre 2021 Facebook Inc. ha annunciato il rebranding della società, ora Meta, per sottolineare il proprio impegno nella creazione del metaverso . Pochi giorni dopo anche Microsoft ha annunciato un’importante novità che sembra mettere quest’azienda in una posizione di vantaggio nella corsa al metaverso: nel 2022 Microsoft lancerà Mesh for Teams, una soluzione pensata per ottimizzare l’esperienza di collaborazione a distanza, sfruttando avatar e spazi virtuali immersivi all’interno di Teams.

Microsoft annuncia Mesh for Teams: in cosa consiste questa novità?

In un articolo pubblicato pubblicato il 2 novembre 2021 sul proprio sito, la big tech ha annunciato Mesh for Teams, una soluzione che mette insieme la “mixed reality1 di Microsoft Mesh con le funzionalità di Microsoft Teams, piattaforma di comunicazione e di collaborazione da remoto.

Mentre Mesh permette alle persone presenti in differenti luoghi fisici di partecipare a esperienze collaborative e di condivisione olografiche, sfruttando degli avatar, Teams possiede diversi tool e funzionalità utili alla realizzazione di riunioni virtuali, condivisione di documenti e collaborazione a distanza.

L’unione di queste due piattaforme si concretizza, dunque, in Mesh for Teams. L’obiettivo è offrire una maggiore sensazione di prossimità e di immersione nelle attività di collaborazione e di lavoro da remoto .

Avatar e spazi virtuali immersivi potrebbero essere il futuro del lavoro da remoto

Come è possibile leggere all’interno del sito aziendale, appena Microsoft lancerà Mesh for Teams sarà possibile per ogni utente accedervi a partire dal proprio smartphone, dal computer o indossando degli headset di mixed reality.

Tra le varie funzionalità gli utenti potrebbero sfruttare vi è sicuramente quella che consentirà di partecipare alle riunioni su Teams utilizzando un avatar personalizzato al posto di una foto o del video. Ovviamente continuerà a essere possibile partecipare tramite video, essere identificati tramite foto o semplicemente con il proprio nome.

Mesh di Microsoft per il metaverso

Esempio dell’uso di un avatar personalizzato in 3D su Teams. Fonte: Microsoft

Un altro aspetto interessante è che, come si legge nel comunicato, nel tempo sarà possibile per le aziende e per le organizzazioni costruire spazi virtuali immersivi personalizzati all’interno di Teams – identificati da Microsoft come “metaversi” – in cui gli avatar potranno interagire come se si trovassero in uno spazio fisico.

Quando Microsoft lancerà Mesh for Teams almeno in una fase iniziale sarà possibile trovare, però, sulla piattaforma diversi spazi già definiti: dalle sale riunioni agli spazi pensati per le attività di socializzazione. Questa possibilità secondo il gigante tech aumenterà la sensazione di presenza e prossimità rispetto alle “tradizionali” riunioni che ora possono essere realizzate su Teams, poiché tutti gli utenti sentiranno di essere all’interno dello stesso contesto o stanza.

Inizialmente la tecnologia creata analizzerà gli input vocali degli utenti (come il tono di voce, le risate, ecc.) per animare i relativi avatar all’interno di riunioni in cui questi verranno utilizzati al posto di una foto o della videocamera. Tuttavia, partecipando a riunioni in 3D all’interno di spazi virtuali gli utenti potranno utilizzare dei bottoni per realizzare movimenti diversi, come alzare la mano o lanciare emoji attorno al proprio avatar.

I primi contenuti di presentazione di Microsoft Mesh sono stati diffusi a marzo 20212, prima ancora dell’annuncio di Horizon Workrooms di Facebook Inc. (ora Meta), una piattaforma di collaborazione in realtà virtuale la cui versione beta è stata lanciata ad agosto 2021.

Con Mesh for Teams Microsoft propone un prodotto che sembrerebbe puntare agli stessi obiettivi di Workrooms (in termini di modalità di comunicazione, interazione e lavoro da remoto), con il vantaggio di poter sfruttare la nota esperienza di Microsoft nel settore della collaborazione a distanza, acquisita grazie allo sviluppo e all’ottimizzazione di Teams.

Con l’abbinamento di questa piattaforma a Mesh – che, stando a quanto riportato da Microsoft sul proprio sito, «consente alle organizzazioni di creare dei metaversi» – l’obiettivo di ricreare esperienze di collaborazione a distanza sempre più immersive, coinvolgenti e produttive sembra essere sempre più a portata di mano.

La visione di metaverso di Microsoft e il lancio di Mesh

La novità annunciata dal gigante tech è collegata al concetto di metaverso, diventato particolarmente di tendenza nell’ultimo anno. Così, attraverso un video contenuto nell’articolo pubblicato dall’azienda, è stato presentato «il punto di vista di Microsoft riguardo al metaverso»: al suo interno l’azienda risponde ad alcune domande più comuni sul tema, che riguardano per esempio cos’è il metaverso o se si tratta di un qualcosa che «già esiste» e se «ci siamo già dentro».

What is Microsoft’s Metaverse?
What is Microsoft's Metaverse?

In un momento storico in cui si parla sempre più della “costruzione del metaverso”, secondo Microsoft quest’ultimo non è più semplicemente una «nuova visione di Internet», ma un qualcosa che è già possibile vivere e sfruttare e che permette di interagire in maniera molto simile all’interazione che avviene nel mondo fisico, come è possibile apprendere dal video. Microsoft in particolare ha ammesso: «attualmente puoi già andare a un concerto e vedere uno spettacolo all’interno di un videogioco insieme ad altre persone; puoi camminare all’interno di una fabbrica vera a casa tua, puoi partecipare da remoto a una riunione, ma essere all’interno della stanza per collaborare con i tuoi colleghi di lavoro: questi sono metaversi».

In effetti, Microsoft presenta Mesh for Teams come una «porta di ingresso verso il metaverso, un mondo digitale abitato da gemelli virtuali di persone, luoghi e cose», come si legge sul sito dell’azienda.

Ai più scettici, che potrebbero vedere negli avatar qualcosa di molto lontano dalla “reale” identità di ciascun individuo, Microsoft risponde parlando del proprio impegno nell’aiutare gli utenti a trovare una rappresentazione realistica di sé nel mondo virtuale. All’interno della pagina di presentazione delle funzionalità di Microsoft Mesh3 l’azienda fa riferimento non solo all’utilizzo di avatar ma anche al concetto di “holoportation4, ossia la possibilità di proiettare se stessi «in maniera fotorealistica tramite mixed reality» in un determinato luogo, interagendo come se si fosse fisicamente lì. Presto questa possibilità potrebbe concretizzarsi dunque anche su Teams, anche se nel comunicato rilasciato di recente, relativo al lancio di Mesh for Teams, non ve ne è ancora menzione.

Note
  1. Sito Microsoft
  2. Sito Microsoft
  3. Sito Microsoft
  4. Sito Microsoft

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