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Così il rebranding di Control ci ricorda che l'amore è bello perché è diverso (e imperfetto)

Il brand cambia logo, e in parte anche mission, per promuovere una sessualità più libera, inclusiva e un po' imperfetta: il rebranding di Control
Celebrare quella diversità che ci rende unici e l’amore goffo, imperfetto, sbavato, di tutti i giorni: a questo punta il rebranding di Control. Il noto brand di preservativi e prodotti per il piacere ha di recente reinventato infatti la propria brand identity , rivisto la propria mission aziendale e provato in questo modo a parlare a una community più allargata, e in parte diversa, di potenziali clienti.
Dal logo all’impegno del brand per promuovere una sessualità inclusiva: il rebranding di Control
Non a caso il rebranding di Control è partito dall’identità visiva e in particolare dal logo . Ai tradizionali simboli astronomici incrociati di uomo e donna, il brand ha sostituito due, più neutri, cerchi che formano una sorta di infinito: più dei precedenti è un simbolo, questo, in grado di richiamare l’idea di un amore universale, che sia di tutti e per tutti.
Il riferimento, poco velato, è a una sessualità fluida, dalle tante sfaccettature e meno ingabbiata di un tempo all’interno di stereotipi culturali. Molto più pragmaticamente, per un brand di preservativi e sex toys significa aver chiaro in mente che il proprio target non è più – ammesso che lo sia mai stato davvero – solo quello di coppie eterosessuali.
Conoscere le proprie buyer personas – il cliente tipo, cioè, che più di altri è propenso a comprare ed è affezionato al proprio catalogo di prodotti – è rientrata nel caso di Control in un’operazione più ideologica, di brand activism quasi, che non a caso ha trovato forte apprezzamento da parte della community LGTBQ+. Un “Love Manifesto” ha accompagnato infatti il rebranding aziendale, rendendo espliciti sei principi fondamentali della nuova mission aziendale: esplorare ogni forma del piacere e del dare piacere agli altri; supportare l’idea di una sessualità inclusiva e che abbia come solo requisito la consapevolezza; amare ogni corpo per quello che è; promuovere una cultura del rispetto e del consenso, in qualsiasi tipo di relazione; non porsi limiti di età; innamorarsi degli essere umani, non del loro sesso.
Questa è la sesta voce del Love Manifesto, una serie di principi che abbiamo scritto per ricordarci sempre da che parte stare e per cosa combattere. Sei dei nostri? Ne vuoi proporre degli altri? Unisci la tua voce alla nostra e scriviamo i prossimi insieme! Questo è solo l’inizio.
Posted by Control Italia on Saturday, November 23, 2019
Come ti comunico il rebranding aziendale e l’idea di un amore imperfetto
In altre parole? Amarsi per come si è. Per dare concretezza al proprio manifesto Control ha pensato così a un progetto video-fotografico, dal titolo proprio #LoveAsYouAre, che ha visto la collaborazione di Virgin & Martyr, community Instagram nata come “spazio sicuro” dove sperimentare con la propria sessualità con buona pace di ogni tabù. L’obiettivo? Fotografare quei momenti di intimità semplice e quotidiana che molte coppie si regalano, e un po’ inconsapevolmente regalano agli altri, in strada o nei luoghi pubblici.
L’ hashtag , però, è servito anche per coinvolgere la community e chiunque volesse farsi testimone e mostrare – con brevi video, foto immagini o altri UGC da destinare agli account social aziendali – la propria idea di amore imperfetto.
Anche l’operazione di rebranding di Control, come molte simili, è stata accompagnata del resto da una corposa campagna di comunicazione integrata . Un commercial lungo, da destinare a canali più tradizionali, racconta alcune delle più belle imperfezioni del sesso (proprio #BeautifullyImperfect è il titolo scelto), dallo sguardo insistente degli animali domestici ai genitori che arrivano all’improvviso, passando per l’imbarazzo di indossare per la prima volta un completino sexy.

Dei branded content destinati a Instagram approfondiscono imprevisti, insicurezze, distrazioni che possono avvenire a letto e falsi miti che riguardano la sessualità: in questo modo, forse anche consapevole della giovane età di chi frequenta la piattaforma, Control sembra tra l’altro fare allo stesso tempo intrattenimento di brand e rispondere a un certo bisogno educativo in un campo in cui esistono ancora diversi tabù. Persino gli influencer hanno avuto la loro parte: Control ha chiesto, infatti, ad alcune star più o meno note della Rete come Lorenzo Luporini o Sofia Viscardi di raccontare le proprie esperienze a letto, anche le meno positive o come nell’esplorare con il partner la propria sessualità siano stati condizionati dalla società, dalla cultura, persino dall’immagine patinata del sesso che dà il cinema e non solo porno.
Con toni leggeri e a tratti giocosi, coinvolgendo content creator abituati alle nuove grammatiche social e sfruttando la partecipazione della propria community, insomma, oltre che svecchiare la propria immagine, Control sembra aver svecchiato anche il modo in cui si parla di – e si vede – la sessualità in Italia.
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