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Il regista Švankmajer si affida al fundraising per la sua ultima opera

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Il famoso regista Jan Švankmajer ha deciso di utilizzare il fundraising per la realizzazione del suo ultimo film, "Insects".

Probabilmente sarà il suo ultimo film e per realizzarlo Jan Švankmajer, leggendario regista surrealista ceco, conosciuto specialmente per i suoi film di animazione, ha deciso di affidarsi completamente al fundraising in rete, lanciando la propria idea sulla piattaforma di autofinanziamento Indiegogo, che dal 2008 aiuta startupper e artisti a far diventare i loro progetti realtà grazie a chi in quell’idea ci crede davvero.

Se si è appassionati di arte e film surrealisti non si può di certo evitare di aiutare anche Švankmajer. Il film che egli intende girare, insieme al suo produttore storico Jaromír Kallista (77 anni), si chiama “Insects e ha tutte le caratteristiche di una storia molto strana. Non si conoscono ancora i dettagli della trama, ma si sa con certezza che è ispirato a “The Insect Play” dei fratelli Čapek e a “La metamorfosi” di Franz Kafka e che vedrà gli attori del film nascere, trasformarsi in insetti e morire, durante le prove di uno spettacolo.

Ad oggi Švankmajer e soci hanno conquistato la fiducia di 1909 contribuenti da tutto il mondo che hanno permesso al regista di raggiungere la prima soglia minima per iniziare le riprese del film, cioè 150mila euro. In tutto l’opera dovrebbe costare, però, 400mila euro.

«Ci siamo rivolti al fundraising perchè il nostro non è un film commerciale  ha spiegato Jan Švankmajer – non ha prodotti da pubblicizzare, non è un blockbuster e non abbiamo un cast stellare». Insomma, non si tratta di un prodotto per le masse o di un’opera che una casa produttrice potrebbe facilmente decidere di realizzare. Dunque, questa sembrava essere l’unica strada da percorrere per vedere il film prendere forma e, probabilmente, è il solo mezzo utile anche per molti altri progetti indipendenti che non riescono a trovare finanziatori tradizionali.

Piattaforme come Indiegogo, infatti, consentono a moltissime persone di poter dare una mano concreta alla realizzazione di opere e idee di nicchia che proprio per questo non vengono viste come meritevoli di un finanziamento da banche o businessmen, ma che col contributo minimo di tanti fan possono finalmente nascere.
Inoltre, pubblicare la propria idea sulle piattaforme di fundraising può rivelarsi un ottimo banco di prova per testare il progetto e capire se è valido, se avrà un futuro e se la comunicazione che si sta adottando per veicolare l’idea è corretta o meno: quale miglior modo di dichiararsi convinto del successo di un progetto se non quello di finanziarlo direttamente?

Che sia rimasta, quindi, davvero questa l’unica possibilità di riuscita per i progetti indipendenti?

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