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Il lato digitale del Sud emerso al TechnologyBiz 2013

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Grazie al lavoro ed al talento di giovani startupper, anche il Sud Italia si fa digitale: è quanto emerso dal TechnologyBiz 2013.

«Colpito dalla prima apparizione di Napoli. Grandi folle, strade belle, edifici alti»: così la descrive Herman Melville. E, in fondo, Napoli è tutto questo e tanto altro: caos, bellezza, modernità, vita e cerca sempre l’alternativa giusta per reinventarsi.

La società è cambiata, il modo di confrontarsi con gli altri o rapportarsi con nuove esperienze ha subito forti scosse e tutti cercano di amalgamarsi al meglio alla nuova realtà, la società diventa digitale. Una concezione che intimoriva e/o meravigliava all’inizio un po’ tutti, ma di cui tutti ora si è pienamente e profondamente assuefatti.

Napoli esce dai cliché e risponde in maniera più che positiva all’ingresso della tecnologia nella società moderna, promuovendo iniziative e giovani proposte che ad oggi hanno un riscontro più che costruttivo.

Il TechnologyBiz 2013

Sono numerosi gli eventi che stanno nascendo o che stanno crescendo sul territorio partenopeo e che puntano l’accento sulle innovazioni tecnologiche e comunicative. Il 28 e il 29 novembre 2013 si è svolto, infatti, un evento che ha promosso il settore della tecnologia e dell’ innovazione : il TechnologyBiz 2013, al quale la nostra Redazione ha partecipato come media partner.

L’evento, arrivato alla sua quinta edizione, si è tenuto al Centro Congressi della Stazione Marittima, una particolare location nella quale sono state allestite diverse zone: un ingresso con alcuni stand e una sala conferenza con uno speech principale al centro dello spazio e vari piccoli interventi agli altri stand. Un’organizzazione logistica che a tratti è apparsa confusionaria, ma non in maniera eccessivamente fastidiosa.

Chi abbiamo incontrato?

Durante il TechnologyBiz abbiamo avuto modo di incontrare numerose realtà consolidate ed altre emergenti del territorio. Abbiamo intervistato ad esempio Antonio Prigiobbo, coach di Vulcanicamente, incubatore di startup editoriali, che mira “a creare un programma culturale di marketing che dà alle idee, di giovani e non, un’ accelerazione continua”. E fra le startup, da lui stesso promosse, abbiamo invece conosciuto il team di Intertwine, di cui abbiamo intervistato l’ideatore, Gianluca Manca. Senza dimenticare poi Buzzoole, altra startup – con a capo Fabrizio Perrone – basata su una piattaforma di influence engine optimization con un lavoro incentrato sulla ricerca di trend setter della propria nicchia di mercato per generare poi  passaparola .

All’evento hanno però partecipato startupper provenienti da tutto il sud Italia per illustrare il proprio lavoro. Fra le varie testimonianze, particolare attenzione è stata dedicata ad H-Art, startup pugliese nata all’interno di H-Farm, leader mondiale di marketing e comunicazione. La startup oggi si è estesa a livello internazionale operando anche su Svizzera ed Inghilterra con un team che ha una media di appena trent’anni di età.

In una realtà come quella che vive il Mezzogiorno, dove le aziende, la modernità e l’innovazione sembrano utopia, si sono affermate e si stanno affermando delle idee innovative, digitali, tecnologiche, dando vita ad un lavoro eccellente, che viene messo in luce anche proprio da eventi come il TechnologyBiz 2013.

Raccontare il Sud è anche questo: promuovere iniziative importantissime per il futuro e non sempre e solo porre l’accento su quello che a Napoli, e nel Sud in genere, non va.

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