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UNDRESSED: la campagna che ha riempito di pregiudizi le strade di Milano per richiamare l'attenzione sull'importanza della salute mentale

Dopo diversi giorni, è stato svelato l'autore della campagna che ha invaso le strade milanesi: la startup Unobravo. Lo scopo di UNDRESSED però era chiaro sin dall'inizio: abbattere gli stereotipi legati alla salute mentale.
Maggio è il mese dedicato alla consapevolezza sulla salute mentale, un tema di grande rilevanza che, purtroppo, è ancora troppo spesso legato a una serie di pregiudizi. Questi ultimi tendono spesso a ostacolare il ricorso alla psicoterapia e fanno sì che molte persone non si sentano a proprio agio nell’intraprendere un percorso psicologico. La campagna UNDRESSED è nata, dunque, per affrontare una sfida che riguarda l’intera società: nella città di Milano la startup specializzata in servizi di psicologia online, Unobravo, ha deciso di appendere diverse magliette di colore arancione con differenti slogan rappresentativi dei principali cliché associati alla salute mentale.
Con la campagna UNDRESSED Unobravo vuole aprire il dibattito sugli stereotipi che ruotano attorno alla salute mentale
“Mi serve una vacanza. Non uno che mi ascolti”, “ma figurati, non sono mica matto!”, “se mi apro, chissà cosa scopro”, “se lo sanno in giro mi sotterro”: ecco alcuni dei pregiudizi e delle paure che frenano molte persone dal cercare l’aiuto di un professionista per prendersi cura della propria salute mentale.
Oltre 20 slogan come questi, scritti su delle magliette arancione con il logo della campagna UNDRESSED di Unobravo, sono stati diffusi in diverse piazza e vie di Milano (tra tante altre: piazza Duomo, Via Torino, Navigli, Porta Ticinese, Corso Como), come si apprende da un comunicato stampa rilasciato il 22 maggio.
Sulle magliette in questione, appese la mattina dello stesso giorno, è possibile inoltre leggere che “i pregiudizi sono barriere di cui spogliarsi. Il percorso verso il benessere psicologico inizia da qui”. Proprio da quest’idea nasce il titolo della campagna “UNDRESSED” che vuole incentivare le persone a non aver paura di intraprendere un percorso volto a migliorare la propria salute mentale.
Una campagna che punta a normalizzare il ricorso alla terapia: le iniziative messe in atto
Anche se sempre più aziende si dimostrano impegnate nella promozione della salute mentale, c’è ancora un importante lavoro di consapevolezza da fare nel nostro Paese (e non solo). Così, per diffondere al meglio l’iniziativa, a inizio maggio è stato lanciato anche un sito web e un account Instagram (@undressedexperience) dove si trovano le stesse frasi proposte sulle magliette che sono comparse nel centro di Milano.

Screenshot da Instagram pagina Instagram UNDRESSED
Per accrescere la curiosità del pubblico, Unobravo ha deciso di non svelare, almeno in una fase iniziale, chi aveva ideato la campagna. Sui differenti canali menzionati (così come sulle magliette) non c’era infatti nessun riferimento a questa startup fino al 24 maggio, quando è comparso, finalmente, sulla homepage del sito dedicato alla campagna UNDRESSED[1] il logo di Unobravo.
Per promuovere questa campagna, è stato diffuso anche un video in cui si vedono più nel dettaglio le frasi presenti sulle magliette ma, soprattutto, viene mostrato che appeso a ogni gruccia c’è anche un piccolo cartellino che invita i passanti a recarsi in Largo la Foppa a Milano, zona Moscova, il 27 e 28 maggio per “mettersi a nudo”.

Come si apprende da un articolo condiviso il 24 maggio sul sito di Vogue[2], per farlo essi potranno registrare un audio messaggio dove esprimono i propri pensieri, emozioni e stati d’animo. Oltre a quest’esperienza che avrà luogo nei due giorni sopracitati, al centro di Milano, Unobravo darà a tutti la possibilità di registrare dei messaggi vocali e di condividerli sul sito dedicato all’iniziativa, dal 27 maggio al 10 giugno.
Alcune delle frasi raccolte verranno selezionate e usate per la costruzione di un audio-racconto oltre che per la creazione di contenuti da condividere sul canale Instagram di Undressed Experience.
In questo modo, Unobravo propone agli italiani un’esperienza collettiva volta alla normalizzazione del ricorso alla terapia da parte della popolazione, cercando di abbattere lo stigma ancora presente nell’attuale società.
Al contempo, viene proposta un’esperienza individuale di condivisione pensata per offrire a ogni individuo l’opportunità di esprimersi liberamente e, eventualmente, di cercare l’aiuto di un professionista specializzato nella salute mentale.
Proprio per questa ragione, sul sito sopracitato, la startup poneva agli utenti la seguente domanda, al centro dell’intera campagna: “Troverai il coraggio di metterti a nudo?“.
La frase in questione potrebbe rimandare all’idea già citata che invita a “spogliarsi da stereotipi“, ignorando i cliché associati alla figura dello psicologo e dello psicoterapeuta. In questo senso, essa rappresenta anche un invito ad aprirsi con qualcuno, più nello specifico con un professionista con il quale poter parlare apertamente di tutto ciò che spesso costituisce un ostacolo al proprio benessere psicologico.
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