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«La notte è dei vaccinati»: così lo spot di Heineken per promuovere le vaccinazioni spinge i no vax a boicottare il brand

Campagna di Heineken The night is young. Uomo anziano balla in discoteca.

In un video che celebra la possibilità di ritornare alla normalità, senza restrizioni, grazie alla campagna vaccinale – ora che buona parte della popolazione anziana è stata vaccinata – Heineken vuole incentivare anche i giovani a fare lo stesso.

«Un brindisi ai vaccinati. È giunta l’ora di unirci a loro» è quanto si legge in un tweet di presentazione dello spot di Heineken The night is young” in cui, appunto, la “notte è giovane” e i più anziani ballano liberamente fino all’alba, senza distanziamento sociale né mascherine, come nel periodo pre pandemia.

Il nuovo spot e l’impegno di Heineken per contrastare la pandemia

La nuova campagna di Heineken “The night is young” «celebra il ritorno alla vita sociale», presentando una serata in discoteca con protagonisti degli anziani – tra i primi gruppi demografici a essere vaccinati nella maggior parte dei paesi – senza mascherine, distanziamento sociale o qualunque altra misura anticontagio adottata in tempo di pandemia.

Lo spot riprende la nota canzone degli anni ’70 “You make me feel mighty real” di Sylvester, creando in questo modo un collegamento con la generazione dei protagonisti dello spot, che ballano in discoteca e poi sulla spiaggia.

L’idea è «incoraggiare anche i giovani a fare il vaccino» poiché, secondo Heineken, «la notte è dei vaccinati». Il brand intende così sottolineare il contributo fondamentale della vaccinazione per il ritorno alla normalità.

La diffusione del COVID-19 e le conseguenti chiusure e restrizioni imposte ai locali e ai ristoranti hanno comportato danni importanti per molti operatori del settore. Anche Heineken ha subito notevolmente l’impatto negativo della crisi sanitaria, che avrebbe portato l’azienda a tagliare 8mila posti di lavoro.

Per questa ragione Heineken ha deciso di sostenere in particolare i bar presenti in diversi paesi: tra le varie iniziative, durante il lungo periodo di chiusura dei locali nel 2020, il brand ha deciso di sfruttare le serrande abbassate dei bar come spazi pubblicitari, finanziando così i locali mentre erano chiusi, come si evince da un video di presentazione dell’iniziativa “Shutter Ads“.

Heineken | Shutter Ads

The bar industry has been one of the most affected during the lockdown, but Heineken found a way to support bars, even when they’re forced to close down.Heineken’s newest platform, “Shutter Ads” turns bars’ closed shutters into a new media outlet, helping them cope through the crisis. #ShutterAds #BackTheBars

Posted by Publicis Italy on Wednesday, December 16, 2020

La reazione dei no vax allo spot di Heineken “The night is young”

Da quando è partita la campagna vaccinale a livello globale, molti sono stati i brand che hanno scelto di incentivare i consumatori a fare il vaccino o che hanno supportato in maniera diretta le campagne.

Quanto fatto da Heineken non è stato però apprezzato da tutti: lo spot ha ottenuto diverse reazioni negative da parte di utenti che sembrano sostenere il movimento no vax e, inoltre, sui social, è stato diffuso l’ hashtag #boycottheineken, oltre a diversi contenuti che hanno criticato l’azienda per aver preso posizione in favore della campagna vaccinale anti-COVID.

C’è chi ha deciso di pubblicare video in cui viene buttato via il prodotto o post in cui, in segno di protesta, si invitano altri utenti a farlo.

Un utente, poi, ha pubblicato un tweet con un’immagine che riprende il frame di chiusura dello spot in cui è stata sostituita la frase “la notte è dei vaccinati” con “la notte è delle persone“.

Qualcun altro ha messo in discussione, più nello specifico, la decisione di un’azienda non legata al mondo sanitario di incentivare i cittadini a compiere una scelta di questo tipo. Un utente, per esempio, ha affermato in maniera ironica: «Pensavo Heineken fosse un’azienda di bevande e che pubblicizzasse i propri prodotti non dei vaccini. Molto strano. Meglio iniziare a bere un’altra marca».

Mentre Twitter e Facebook provano a contrastare la pubblicazione di annunci e di altri contenuti no vax sulle proprie piattaforme, altri contenuti correlati che però non sembrano promuovere (almeno non in maniera diretta) la disinformazione sul tema, come nel caso degli esempi riportati, non vengono banditi.

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