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Gli spot di Sanremo 2023 tra gag, tormentoni, effetto nostalgia e un omaggio all'Italia

spot di sanremo 2023

Otto spot diversi con protagonisti Amadeus e Gianni Morandi e girati in varie località italiane hanno segnato in queste settimane l'avvicinarsi del Festival di Sanremo, richiamando temi cari alla kermesse e alimentando l'hype

Non si può certo dire che ne avesse bisogno, essendo com’è il Festival della Canzone Italiana ancora uno dei programmi più attesi dell’intera stagione televisiva, eppure gli spot di Sanremo 2023 sembrano puntare tutto sull’alimentare l’hype. Per pubblicizzare la kermesse, infatti, la Rai non ha pensato quest’anno a un solo spot, ma a otto spot diversi da mandare in onda in TV e sui canali digitali secondo un cronoprogramma ben definito e che ha scandito nelle ultime settimane l’avvicinarsi del Festival.

Da Napoli a Sanremo: la lunga maratona in attesa del Festival

Il primo spot di Sanremo 2023 è stato rilasciato il 18 dicembre 2022 durante l’intervallo della finale dei Mondiali del Qatar. Un timing tutt’altro casuale con cui la produzione del Festival sembra aver voluto imitare le strategie messe in atto dai brand durante il Super Bowl per esempio, ben consapevole che anche un passaggio di pochi secondi durante le pause pubblicitarie di un programma campione di audience e di share può avere un roi non indifferente (è la stessa ragione per cui il listino pubblicitario di Sanremo ha ogni anno voci che superano i cento milioni di euro a passaggio).

Amadeus e Gianni Morandi, i due principali protagonisti di questa edizione, sono sul lungomare di Napoli, a 868 chilometri da Sanremo, e da qui partono per una lunga maratona che li porterà nella città dei fiori in tempo per il Festival.

Screen da TV Italy

Screenshot da canale YouTube TV Italy
Il primo spot di Sanremo 2023, rilasciato a dicembre 2022

Ogni nuovo spot è una nuova tappa della maratona e segna il progressivo avvicinarsi al Teatro Ariston. Lo fa visivamente con un cartello che conta quanti chilometri mancano alla meta, sempre meno man mano che i due conduttori arrivano a Roma, Udine, Bolzano (alcuni giornali locali hanno raccontato come, a due settimane esatte dall’inizio del Festival, la stessa città abbia fatto da set1 per girare l’ultimo spot di Sanremo 2023 ancora da mandare in onda. Il richiamo è al countdown che i fan di Sanremo staranno facendo già da tempo e, se fosse poco chiaro, ci pensa Amadeus a rimarcarlo quando con impazienza a ogni spot chiede a Morandi «quanto manca a Sanremo?».

Le gag tra Amadeus e Gianni Morandi protagoniste degli spot di Sanremo 2023

Non è l’unico gioco di parole presente nel parlato degli spot di Sanremo 2023. Basti pensare l’intera linea narrativa della campagna si sviluppa a partire da un equivoco: quando Amadeus lo ha chiamato alla co-conduzione del 73° Festival della Canzone Italiana Gianni Morandi ha accettato di corsa, per ritrovarsi a metà dicembre sul lungomare di Napoli in abbigliamento sportivo e con tanto di pettorina numero 73 a provare a raggiungere, letteralmente correndo, la città di Sanremo.

Di qui in avanti è un crescendo di qui pro quo tra i due conduttori che, come in una classica coppia comica, sono agli antipodi quanto a personalità e interessi: Morandi è lo sportivo mai stanco, sempre pronto ad allungare il tragitto, pieno di energie e che se potesse non si fermerebbe mai, mentre Amadeus è la classica persona poco abituata a fare sport e che volentieri farebbe una deviazione, sì, ma per godersi un piatto di tortellini.

Screen da Sanremo 2023

Screenshot da canale YouTube Sanremo 2023
Il settimo e penultimo spot di Sanremo 2023.

I toni leggeri e spensierati sembrano essere gli stessi che la direzione artistica di Amadeus ha provato da qualche anno a dare al Festival della Canzone Italiana. Certo, dopo un paio di release, l’impressione potrebbe essere di continuare a rivivere gag ed espedienti narrativi già visti e rivisti nelle scorse edizioni e che con ogni probabilità accompagneranno anche quest’anno l’esibizione dei cantanti in gara. A tratti viene da pensare, anzi, che gli spot di Sanremo 2023 giochino volutamente con cliché come la guerra tra Baudo e Morandi a chi ha condotto più edizioni.

Forse, del resto, se “Sanremo è Sanremo” – come ha recitato per anni il payoff del Festival – è anche per momenti “ cringe ” come non ne sono mai mancati sul palco dell’Ariston, sedimentati nell’immaginario collettivo e capaci di rendere la kermesse un fenomeno cult e che resiste al tempo e alle mode.

Anche quest’anno il Festival punta ad avvicinare quanto più pubblico possibile, anche giovanissimo

Sanremo, sempre più vicino” è non a caso il claim scelto per questa edizione del Festival.

Amadeus e Morandi continuano a ripeterselo a vicenda, a mo’ di incoraggiamento, mentre a ogni spot si avvicinano alla meta e mentre a ogni tappa della maratona vengono raggiunti da sempre più giovani, appassionati di musica e «follower» di Sanremo, come li definisce uno dei conduttori.

Screen da la tv che mi piace

Screenshot da canale YouTube la tv che mi piace
Il secondo promo di Sanremo 2023

Difficile non cogliere il riferimento a come le ultime siano risultate, stando ai dati, le edizioni di Sanremo più social di sempre anche grazie a una strategia multicanale adottata dalla produzione.

Da qualche anno è possibile guardare il Festival anche on demand sulla piattaforma streaming della Rai, oltre che in diretta su Rai Uno, ma più in generale la visione di Sanremo si è fatta “aumentata” grazie a una serie di contenuti digitali disponibili in esclusiva sui canali social della manifestazione, realizzati in collaborazione con influencer e content creator o condivisi spontaneamente dai fan della manifestazione in una forma di second screen .

L’obiettivo principale è coinvolgere le generazioni più giovani, abituate a un tipo di consumo mediatico più frammentario per quanto per molti versi bulimico. La cosiddetta “snack culture” è agli antipodi, infatti, della dieta mediatica tipo del pubblico per cui furono originariamente pensate le cinque serate di kermesse musicale.

Che i consumatori giovanissimi della generazione z e i millennials siano un target d’oro per la Rai, e forse più ancora per i suoi investitori, lo conferma il cast di questa edizione di Sanremo: non mancano autori delle hit più popolari del momento su TikTok, né protagonisti della scena musicale degli Anni Novanta, dagli Articolo 31 a Gianluca Grignani e Paola e Chiara, in una poderosa operazione nostalgia.

Facendo tappa in zone diverse d’Italia, gli otto spot di Sanremo 2023 richiamano almeno un’altra missione a cui il Festival della Canzone Italiana non sembra voler rinunciare, neanche nella sua versione “rivisitata” e adattata ai più giovani: fare da collante, come i programmi della vecchia TV erano soliti fare, riuscendo a essere per una settimana almeno il tema di cui tutta l’Italia (o quasi) parla.

Le immagini sullo sfondo di Castel dell’Ovo, i Fori Imperiali, la campagna toscana, la costa ligure trasformano in un attimo gli spot di Sanremo 2023 in un’operazione di marketing territoriale, richiamando ai seguaci più attenti della kermesse gli spot delle regioni che da qualche anno, non senza qualche polemica, vengono mandati in onda durante la gara canora.

Disponibile in eurovisione e sui canali Rai visibili all’estero, del resto, il Festival della Canzone Italiana può essere considerato a tutti gli effetti un prodotto “d’esportazione”. Non sorprende, così, anche in virtù dei numeri di pubblico a cui si è già accennato, la volontà di farne vetrina per il territorio italiano e le sue ricchezze.

Volontà che appare tanto più ragionevole quanto più si considerano dati, come quelli diffusi da Airbnb 2 e ripresi da numerose testate, secondo cui il Festival è ogni anno capace di aumentare l’attrattività di Sanremo e le zone limitrofe, facendo impennare il numero di prenotazioni proprio durante la kermesse.

Note
  1. SanremoNews
  2. Airbnb

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