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L’impatto ambientale del Salone del Mobile trasformato in opera d’arte dall’analisi dei dati

hub QM durante installazione

È possibile trasformare i dati in un'opera d'arte? Sì, grazie agli algoritmi e all'intelligenza artificiale. A testimoniarlo è StARTgate, l'installazione che spiega l'impatto ambientale del Salone del Mobile.

L’impatto ambientale del Salone del Mobile trasformato in un’opera d’arte generativa: potrebbe essere presentata in questo modo StARTgate, l’installazione che l’agenzia di comunicazione Question Mark ha realizzato nel suo hub meneghino in occasione della Milano Design Week 2022.

«L’analisi dei dati è ormai parte integrante della vita di qualsiasi azienda. StARTgate ha rappresentato in chiave artistica la nostra visione dell’approccio data driven: ha testimoniato come la qualità delle fonti informative e l’uso di algoritmi proprietari customizzati siano la prospettiva verso cui orientare il futuro di questo indispensabile processo interpretativo», ha dichiarato Luca Pirone, general manager di Question Mark.

Dall’analisi dei dati a un’opera d’arte: un’installazione spiega l’impatto ambientale del Salone del Mobile

Messo a punto con la startup JustOnEarth, lo sviluppo creativo di StARTgate è stato determinato dal connubio di tecnologia satellitare e intelligenza artificiale.

Il 6 e il 7 giugno sono stati raccolti dati sull’afflusso di visitatori al Salone del Mobile, sul loro spostamento all’interno dell’area fieristica e sulla quantità di littering prodotta. Estrapolata dalle immagini inviata dai satelliti Esa, questa notevole mole di informazioni georeferenziate è stata quindi elaborata algoritmicamente, sintetizzando la complessità numerica che ne è derivata in sequenze di colori e forme geometriche. Così visualizzati, i dati sono diventati l’elemento fondante di una visionaria installazione d’arte generativa, fatta di proiezioni video e sonorizzazioni curate da Paolo Polcari, tastierista degli Alma Megretta.

Paolo Polcari sonorizza StARTgate

Paolo Polcari sonorizza StARTgate

L’evento “StARTgate, pionieri dell’arte che viene dallo spazio”, svoltosi il 9 e 10 giugno nell’hub QM di via Forcella in zona Tortona, è stata l’occasione in cui l’opera ha preso forma, rivelando le potenzialità del modello analitico alla sua base.

Le informazioni raccolte sono disponibili, infatti, per ulteriori valutazioni in tema di sostenibilità. «A seconda delle richieste poste all’intelligenza artificiale, la nostra tecnologia può fornire una serie di indici. È possibile, per esempio, stabilire quante persone hanno visitato il Salone del Mobile spostandosi con i mezzi pubblici e quanti con mezzi privati; si può quantificare il volume di traffico generato dalla manifestazione e predisporre eventuali correttivi per le prossime edizioni», ha commentato Valentina Piccioli, CEO di JustOnEarth.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Luca Pirone, che ha evidenziato come «l’analisi dei dati realizzata con rigore scientifico e strumenti sofisticati sia indispensabile per lo sviluppo di best practice».

Questa installazione, così, non rappresenta semplicemente un diverso modo di fare arte, nel contemporaneo, ma una dimensione innovativa per le strategie di marketing.

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