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Dove (e come) i social network diventarono un fenomeno globale

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Fonte: Depositphotos

Se si dovesse intraprendere un viaggio alla scoperta della storia dei social network, la meta principale sarebbero senza dubbio gli Stati Uniti: qui è nato, infatti, un fenomeno destinato a diventare presto globale.

I social network hanno rivoluzionato il modo di vivere e le abitudini delle persone, prima di diventare un potente mezzo di comunicazione utilizzato anche dalle grandi aziende per ampliare l’orizzonte del proprio business.

Agli albori della storia dei social network

I social network sono comparsi, di fatto, con la diffusione di Internet nelle case dei semplici cittadini. Inizialmente l’intento era permettere la comunicazione tra persone distanti migliaia di chilometri; solo in un secondo momento ci si accorse delle enormi potenzialità soprattutto per fare business e condividere contenuti di ogni genere.

La storia dei social network è piuttosto lunga e articolata, cioè, e inizialmente il panorama era ben differente rispetto a quello attuale, dominato da grandi giganti del settore come Facebook, Instagram, Twitter (ora diventato X).

Il primo sito che può essere considerato un social network si chiamava SixDegrees ed era frutto dell’intuizione di un avvocato americano di nome Andrew Weinreich che, nel 1997, creò uno spazio virtuale dove mettere in contatto persone affini per fascia di età ed estrazione sociale. Questo spazio non era visto ancora come un vero e proprio social network, tant’è che il termine fu coniato solo sei anni più tardi. Il progetto non decollò mai e già nel 2001 arrivò la chiusura di SixDegrees.

Negli anni successivi ne nacquero altre varianti tra cui Friends Store, frutto dell’idea di un ingegnere canadese di nome Jonathan Abrams. L’obiettivo era questa volta quello di mettere in comunicazione le persone garantendo loro la massima sicurezza. Nonostante il successo iniziale, Friends Store non ebbe un grande seguito dal momento che c’erano dei limiti tecnici e che gli scambi erano consentiti soltanto tra amici. Gli amministratori dovettero richiedere il pagamento di una quota per utilizzare il sito e questo indusse un numero elevato di utenti ad abbandonarlo per sempre e virare verso altre soluzioni che nel frattempo stavano nascendo, come è il caso di MySpace ideato da Chris DeWolfe e Tom Anderson.

L’ultimo venne molto sfruttato dagli artisti per mettere a disposizione del proprio pubblico contenuti e informazioni sulla propria attività, in maniera da creare un canale diretto. Tante altre persone utilizzavano MySpace, però, semplicemente per accrescere conoscenze e amicizie e questo contribuì al successo del sito.

L’avvento delle grandi piattaforme per il social networking

Arrivati al 2003 c’erano, insomma, diverse piattaforme che cercavano di creare uno spazio di condivisione tra gli utenti.

Tra queste Facebook diventerà “il” social network per eccellenza, grazie a un indovinato investimento fatto dall’allora giovanissimo studente Mark Zuckerberg. L’idea iniziale era di creare una sorta di album di contenuti che fosse interattivo e permettesse a tutti gli studenti universitari di interagire tra di loro: per questo in un primo momento l’iscrizione a Facebook era limitata agli studenti di Harvard. Visto il successo ottenuto e la crescita esponenziale, però, si decise in un secondo momento di allargare la possibilità di creare un account a tutte le persone che avessero un’età minima di 13 anni. Facebook spopolò immediatamente sia tra i ragazzi che tra gli adulti e la crescita che ha continuato ad avere anche negli anni successivi ne ha consolidato il potere e ne ha fatto un punto di riferimento soprattutto per la Generazione X, ossia i nati tra il 1965 e il 1980, e per le persone nate tra il 1980 e 1995, i Millennials.

Oggi i più giovani sono soliti utilizzare altri social network come Instagram, che permette una certa interazione e di condividere ogni momento della propria giornata tramite Storie (introdotte da Instagram e poi arrivate anche su Facebook).

Tra le piattaforme che oggi sono utilizzate in maniera più trasversale per come permettono di condividere contenuti multimediali di vario genere c’è YouTube.

Il successo dei social network è un viaggio a stelle e strisce

Un aspetto interessante se si analizza la nascita e la storia dei social network è che i principali sono a stelle e strisce.

Segno che l’innovazione tecnologica, che negli Stati Uniti viene particolarmente presa in considerazione, ha dato i propri frutti permettendo ad aziende con sede in California e in altre zone di avere sopravvento rispetto ad altri competitor di diverse parti del mondo.

Ma, anche, un motivo in più oggi per scoprire il fascino degli Stati Uniti d’America: organizzarvi un viaggio, a prescindere da quale sia la location, può essere l’occasione giusta per scoprire nuove tendenze, fenomeni sociali e trend che influenzeranno il mercato.

Per fare questo bisogna occuparsi, certo, di questioni burocratiche come l’ottenimento del visto ESTA: è un permesso che deve essere richiesto prima della partenza e permette di restare in territorio americano per un massimo di 90 giorni. Per più dettagli e informazioni su come richiedere il visto per il viaggio in USA, può essere utile consultare il sito visto-usa.it.

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