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Una buona strategia digitale per l'immobiliare? Ecco da cosa partire

strategia digitale immobiliare

Per agenzie e professionisti immobiliari è ormai indispensabile, ma non sempre la semplice presenza online assicura buoni risultati: ecco allora qualche accorgimento per rendere più efficace la propria strategia digitale.

Oltre il 90% degli americani che intendono comprare casa effettua almeno una ricerca su Internet1 a un certo punto del “funnel” che li porterà all’acquisto e per una buona fetta di questi (il 42%) proprio la Rete è la prima fonte di informazione e di ispirazione quando si tratta di valutare il miglior affare. I dati risalgono a un’era pre COVID-19 ed è difficile immaginare che, intervenuta come ha fatto a modificare profondamente le abitudini di acquisto e a rendere il “viaggio” del consumatore più ibrido, la pandemia non abbia avuto conseguenze su come si compra casa: oggi, sempre più di un tempo, anche grazie alle tecnologie.

Presidiare i diversi ambienti online è essenziale, insomma, per gli operatori del settore, esattamente come lo è poter farlo contando a monte su una buona strategia digitale per l’immobiliare.

Dai social al sito: sono i contenuti il cuore di una buona strategia digitale per l’immobiliare

Fino a qualche anno fa per un’agenzia immobiliare una buona strategia di social media marketing era già un ottimo punto di partenza. Oggi, tra il calo endemico del traffico organico e il continuo emergere di piattaforme tematiche e dai target verticali, essere semplicemente presenti con profili aziendali sui principali social media non basta più e per raggiungere i propri pubblici potrebbe essere indispensabile, per esempio, investire in contenuti a pagamento, sponsorizzate e pubblicità sui social.

Questo non vuol dire che la presenza su piattaforme come Facebook, Instagram o, perché no, anche Pinterest non sia ancora utile alla buona riuscita della propria strategia digitale per l’immobiliare: questi ambienti sono quelli in cui è più facile – e a buon prezzo –dare visibilità al proprio brand, raggiungere il proprio target di riferimento, facendolo con contenuti originali e coinvolgenti, o interagire in maniera diretta con i propri potenziali clienti rispondendo a dubbi e perplessità.

A patto di avere tempo e risorse per farlo in maniera costante e attivamente, sui social si potrebbero presidiare anche i numerosi gruppi di annunci immobiliari e che più o meno ufficialmente mettono in contatto chi vende o affitta casa con chi è alla ricerca di una sistemazione abitativa. Usati in funzione di ascolto, per un’agenzia immobiliare i social possono essere, ancora, un ottimo strumento per non perdersi novità, trend del settore e soprattutto per restare aggiornati su verso dove si stanno muovendo i propri competitor.

Per quanto all’apparenza “âgé”, anche un sito aziendale ben strutturato e con contenuti sempre aggiornati è fondamentale per una buona strategia digitale. Per l’immobiliare ciò è tanto più vero dal momento che è sul sito dell’agenzia o del singolo professionista che gli utenti si aspettano di “atterrare” quando consultano gli annunci immobiliari. Una volta qui, poterli filtrare sulla base della tipologia di immobili a cui si è interessati, alle zone di proprio gradimento o al budget a disposizione rende più facile la navigazione ed è solo uno dei piccoli accorgimenti che si possono adottare per migliorare la user experience del proprio sito.

Le best practice non mancano: ci sono realtà come Link Immobiliare che hanno rinnovato il proprio sito costruendo un motore di ricerca interno più performante e che renda più facilmente navigabili non solo gli annunci ma anche le altre sezioni del sito.

Con un mercato immobiliare in profonda trasformazione, chi compra casa – alla ricerca di un primo immobile o con la volontà di investire in seconde case oppure in immobili da destinare all’ospitalità – rivolgendosi a intermediari come quelli di un’agenzia apprezza che questi sappiano trasformarsi in figure guida e dispensare consigli utili.

Per farlo può bastare anche una sezione blog sul proprio sito da aggiornare con contenuti di valore come dati aggiornati sulle valutazioni zona per zona, trend e previsioni sull’andamento del settore, miniguide per la ristrutturazione degli immobili o per accedere a bonus e sgravi fiscali.

Più in generale, puntare sul content marketing potrebbe rendere più originale e distinguere la propria strategia digitale per l’immobiliare soprattutto se le risorse a propria disposizione permettono di realizzare contenuti più unici che rari, come lo sono per esempio rendering immersivi degli immobili.

Come rendere trovabile e riconoscibile online il proprio brand immobiliare

Di qualunque natura siano, i contenuti di un sito immobiliare vanno resi “trovabili” sui motori di ricerca, così come più in generale “trovabile” su Google e simili va reso il proprio business, considerato che è a strumenti come questi che si rivolge in prima istanza la maggior parte di chi effettua ricerche immobiliari online.

La voce SEO non può mancare, insomma, tra quelle di una buona strategia digitale per l’immobiliare. Più ancora agenzie e professionisti dell’immobiliare farebbero bene a puntare su una buona strategia di local SEO, cioè a mettere in atto alcuni accorgimenti che, quando qualcuno nella propria zona effettui ricerche per annunci o opportunità immobiliari, possano assicurargli i primi posti tra i risultati.

A proposito di strategie di marketing “locale”, un buon punto di partenza potrebbe essere compilare e mantenere aggiornata la propria scheda Google My Business perché le proprie sedi siano visualizzate tra i risultati nelle mappe quando qualcuno voglia cercare un immobiliare vicino a sé.

Se è vero che ormai si compra casa anche affidandosi completamente a intermediari online e digitali – in pre-pandemia lo avrebbe fatto l’80% degli investitori americani – per molti acquirenti rimane fondamentale, infatti, il supporto in fase di ricerca e di trattativa di un professionista che conosca al meglio il mercato e il contesto in cui ci si muove.

Non si può sperare nella buona riuscita della propria strategia digitale per l’immobiliare senza investire, infine, sulla costruzione di un brand ben riconoscibile. È probabile – e vantaggioso – che per gli immobiliari in franchising linee guida e tip provengano dall’alto; non è detto però che i business più piccoli non possano copiare le strategie di branding dei più grandi.

Se la propria azienda ha una lunga tradizione familiare, per esempio, si potrebbe puntare sull’heritage nel settore. Anche raccontare i propri casi di maggior successo contribuisce alla costruzione di un brand memorabile e riconoscibile. Da non trascurare sono però anche racconti, recensioni e feedback dei propri clienti che spesso sono ciò da cui, da (futuri) acquirenti, si valuta l’affidabilità di un brand immobiliare.

Note
  1. National Association of REALTORS(C) Research Group
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