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Twitter cambia nome in X Corp. e avvia la (lenta) trasformazione in una super app

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Elon Musk si è spesso riferito a X come a un'ideale "app per tutte le cose": il nuovo nome aziendale di Twitter la richiama e rende esplicite le mire dell'imprenditore (che ha anche cambiato la sede legale della compagnia).

Twitter ha cambiato nome. Della notizia si mormorava già da tempo in Rete, dopo soprattutto che a riprenderla erano state testate di settore come Slate1.

Dei documenti depositati alla corte californiana il 4 aprile 20232 ne hanno dato conferma, rivelando tra l’altro il nuovo nome della compagnia: X Corp.

Twitter cambia nome e diventa parte di una holding con cui Elon Musk proverà a realizzare il sogno di una super app

La notizia secondo cui Twitter ha cambiato nome è in realtà, a ben guardare, la notizia secondo cui Twitter Inc. è stata incorporata all’interno della X Holding Corp., come conferma peraltro il cambio di sede legale da San Francisco – dove rimane comunque, almeno per ora, il quartier generale del social dei cinguettii – in Nevada.

L’ultima è, come spiega The Wall Street Journal, una sorta di società “madre” da cui dipenderanno le varie società con cui Elon Musk proverà a realizzare l’agognato progetto di «X, l’app per tutte le cose»3.

Più volte dopo l’acquisizione di Twitter l’imprenditore ha fatto sapere, infatti, di voler trasformare la piattaforma o, meglio, di volerne sfruttare il successo per accelerare la creazione di una super app sul modello della cinese WeChat su cui gli utenti possano scambiarsi messaggi, ordinare cibo da asporto, giocare, gestire agende e prenotazioni di visite mediche, appuntamenti ma anche e soprattutto i propri pagamenti digitali.

Invitato a parlare a una conferenza della Morgan Stanley, a marzo 2023, Elon Musk avrebbe ribadito la volontà di trasformare Twitter in una piattaforma per i pagamenti mobile peer-to-peer su cui gli utenti abbiano la possibilità di guadagnare da ogni transizione4.

A chi ne ha seguito con più attenzione le vicende imprenditoriali la notizia secondo cui Twitter ha cambiato nome in X Corp. non può non richiamare il precedente di X.com, la startup finanziaria poi venduta a eBay e diventata PayPal. L’idea di una compagnia “X” attiva in più settori, incluso quello finanziario, sembrerebbe essere, cioè, presente in nuce già agli esordi da imprenditore di Elon Musk.

Nel tempo, al di là delle possibilità concrete di creare una “super compagnia” che facesse affari in più settori differenti, la “X” si è trasformata in una sorta di marchio di fabbrica: anche quella che è attualmente l’impresa più longeva e proficua dell’imprenditore sudafricano, la società spaziale SpaceX, l’ha impressa nel nome.

Elon Musk sta lavorando a un nuovo progetto imprenditoriale basato sull’intelligenza artificiale?

Tra le nuove compagnie “figlie” della X Holding Corp. ci sarebbe anche, come alcune fonti hanno fatto notare5, una X.AI di cui non si sa ancora molto, ma che per via del nome fa pensare a un nuovo progetto imprenditoriale nel campo dell’intelligenza artificiale.

L’interesse di Elon Musk per l’ultimo non è nuovo. Nonostante abbia espresso nel tempo pareri molto critici nei confronti delle AI generative, arrivando a chiedere qualche settimana fa di fermare per un semestre la ricerca nel settore6 in modo da arrivare a definire standard di sicurezza più idonei, l’imprenditore è stato tra i co-fondatori di OpenAI, la società sviluppatrice di ChatGPT: aveva abbandonato l’azienda nel 2018 per dedicarsi ad altro, ma il recente successo di ChatGPT potrebbe aver nuovamente convinto Elon Musk a provarci con l’intelligenza artificiale e a sviluppare una propria versione di chatbot multimodale e basato su AI e reinforcement learning da rendere disponibile agli utenti della super app X. Si tratta, comunque, di progetti a lungo termine.

Ragioni economiche e legali potrebbero aver spinto Musk a spostare la sede legale di Twitter in Nevada

Già il solo sviluppare una super app costa e, com’è stato fatto notare spesso dopo l’acquisizione, Twitter è tutt’altro che una compagnia solida dal punto di vista finanziario. Il suo valore stimato è di circa venti miliardi di dollari7, meno della metà del prezzo di 44 miliardi di dollari a cui è stata acquistata, e anche novità come le spunte blu a pagamento introdotte per rimpinguare le finanze della compagnia non sembrano aver dato fin qua i risultati sperati.

Ci potrebbero essere, in altre parole, anche altre ragioni per cui Twitter ha cambiato nome e ha trasferito la propria sede legale in Nevada. Come continua a spiegare The Wall Street Journal, quella del Nevada è sotto diversi punti di vista una legislazione più favorevole per i business: basti pensare, per esempio, che sono previste meno responsabilità per chi dirige o si trova in posizioni apicali all’interno della compagnia e pene meno severe in caso si venga meno alle stesse. Sono per questo numerosi gli americani che fanno impresa in Nevada: lo stesso Elon Musk ha già altre aziende in Nevada oltre alla nuova X Holding Corp. e la “figlia” X Corp..

Sul cambio di sede di Twitter/X Corp. da Delaware al Nevada possono aver inciso, però, anche i trascorsi tutt’altro che rosei con la corte di Delaware: è stata quella davanti a cui Elon Musk è stato chiamato a rispondere dei continui tira e molla sull’acquisizione di Twitter.

Twitter ha cambiato nome ma su Twitter (quasi) nessuno se n’è accorto

Fin qui dalla compagnia non è arrivato comunque alcun commento ufficiale, né alla notizia secondo cui Twitter ha cambiato nome in X Corp. ed è stata inglobata all’interno della X Holding Corp. e né a quella del trasferimento della sede legale da San Francisco in Nevada.

Non essendo più una compagnia pubblica, del resto, Twitter non ha più bisogno di comunicare alla SEC, l’ente americano preposto al controllo delle società quotate in borsa, cambiamenti di questo tipo8.

Quando ancora The Wall Street Journal ha provato a chiedere maggiori spiegazioni via Twitter all’imprenditore ha ricevuto come unica risposta l’emoji della cacca che Elon Musk ha impostato da qualche tempo come risposta automatica per i giornalisti. Con un fare enigmatico che non gli è nuovo, però, qualche giorno fa Elon Musk aveva twittato una semplice «X»9, evidentemente alludendo al nuovo nome della compagnia.

Al tweet non era stata data molta importanza, forse anche perché erano gli stessi giorni in cui alcuni utenti avevano notato che l’iconico logo con l’uccellino azzurro di Twitter era scomparso in versione desktop. Al suo posto c’era uno dei meme più amati della Rete, lo Shiba Inu, che è anche il logo della criptovaluta Dogecoin: secondo alcune ricostruzioni10 Elon Musk aveva fatto momentaneamente cambiare il logo di Twitter con quello della valuta virtuale in segno di protesta contro una causa multimiliardaria che lo vedrebbe accusato di averne gonfiato intenzionalmente il valore.

Non era passato molto tempo, peraltro, da quando l’imprenditore aveva preso in giro dipendenti e utenti affezionati della piattaforma raccontando di voler escludere la W dal nome della compagnia11. È un gioco di parole vecchio quello tra “Twitter” e “Titter”, che allude alla presenza di un gran numero di contenuti espliciti sulla piattaforma, anche per via dei numerosi bot che la popolano e che la vecchia proprietà non sarebbe stata affatto capace di eliminare, quale è stata una delle principali accuse su cui si è arenata la trattativa per l’acquisizione di Twitter.

Note
  1. Slate
  2. Northen District of California, San Francisco Division, Case 3:22-cv-02646-LB
  3. The Wall Street Journal
  4. Forbes
  5. Il Post
  6. CNBC
  7. The Verge
  8. TechCrunch
  9. Twitter/@elonmusk
  10. Wired
  11. Snopes

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