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Twitter testa il formato stories: Twitter Fleet arriva anche in Italia

Anche Twitter testa il formato stories: in arrivo Twitter Fleets

Dopo Instagram, WhatsApp e LinkedIn, anche Twitter testa il formato Stories lanciando Twitter Fleets: quali sono state le reazioni della rete?

Dopo la fase di test delle LinkedIn Stories, anche Twitter segue la scia degli altri social e introduce Twitter Fleet: si tratta di una nuova funzione simile alle Stories, disponibile da novembre 2020 per tutti gli utenti della piattaforma dai cinguettii.

TWITTER FLEET: COME FUNZIONANO?

Ad annunciarlo è il project manager di Twitter Mo Al Adham in un post pubblicato il 4 marzo 2020 sul  blog  ufficiale dell’azienda. «A partire da oggi in Brasile testeremo una nuova funzionalità chiamata Twitter Fleets, un nuovo modo per iniziare le conversazioni da ciò che vi passa per la testa. Questi post scompariranno dopo 24 ore e non hanno retweet, mi piace o commenti pubblici», ha precisato il portavoce della piattaforma. Insomma, nome diverso ma stesse funzionalità. Proprio come le Instagram Stories, i Fleet non sono mostrati sul profilo del singolo utente, ma hanno una sezione dedicata nella parte alta della home. L’ engagement è garantito dalla possibilità di interagire con i singoli contenuti attraverso reaction e messaggi privati nell’arco delle 24 ore. Quanto allo spazio disponibile, anche per i Fleet è in vigore il limite di 280 caratteri valido per i tweet che, però, potranno essere accompagnati da foto, video e GIF animate. Nel corso del tempo sono state poi aggiunte nuove funzionalità come la possibilità di usare il grassetto, cambiare colore al testo e allo sfondo o spostare i contenuti che si vogliono utilizzare in modo creativo. Per ciò che riguarda invece l’integrazione con gli altri contenuti pubblicati sulla piattaforma, da novembre 2020 è possibile condividere i tweet all’interno dei Fleet cliccando sull’icona della condivisione posta in basso a destra.

 

Insomma, la principale (se non unica) differenza sembrerebbe essere la gesture che accompagna la visione dei contenuti: una sorta di swipe up verso il basso rispetto al classico tap ai lati dello schermo.

Le motivazioni che hanno spinto il social network di San Francisco a puntare sul formato Stories sembrano risiedere in quello stesso “Futuro privato” di cui qualche tempo fa parlava Mark Zuckerberg. «Twitter punta a stimolare conversazioni sui temi a cui tenete di più, ma alcuni di voi ci hanno spiegato che non si sentono del tutto a loro agio a twittare perché i post sono pubblici, restano per sempre e dispongono di un conteggio pubblico come i retweet e i like. Vogliamo rendere possibili conversazioni inedite, con meno pressione e più controllo, oltre ai tweet e ai messaggi diretti», ha spiegato Mo Al Adham.

Al di là della sua popolarità, soprattutto tra i più giovani, il formato Stories consente di creare un canale di comunicazione tra gli utenti molto più diretto e spontaneo, meno esposto alla valutazione sociale e alle infinite discussioni che accompagnano i classici tweet. Se il feed è per contenuti curati, fatti e pensati per durare a lungo, le Stories sono pensate per una narrazione quotidiana e per certi versi più autentica.

La nuova funzione è stata testata per la prima volta in Brasile, paese dove Twitter è molto diffuso, lo scorso marzo. Dai primi test è emerso un sostanziale aumento del numero di conversazioni avviate sia tramite i tweet che i Fleet e un numero minimo di segnalazioni, il che ha spinto la piattaforma a lanciare la novità anche nel nostro Paese. Dal 22 maggio 2020, infatti, Twitter Fleet è disponibile anche in Italia per le ultime versioni delle applicazioni per Android e iOS. Come ha sottolineato il product manager di Twitter, Mo Aladham, «gli italiani sono propensi a interagire e seguire su Twitter i propri connazionali, creando sulla piattaforma una grande comunità e dando frutto a volte a conversazioni estremamente interessanti e coinvolgenti. Siamo perciò curiosi di scoprire come useranno i Fleet, perché nelle nostre ricerche preliminari abbiamo rilevato che le persone si sentono più invogliate a condividere i propri pensieri con questa funzione, proprio perché consente di farlo in maniera temporanea».

la risposta della rete: #RIPtwitter diventa trending topic

Come ogni novità che arriva dal mondo dei social, l’annuncio ha scatenato fin dal primo momento il buzz della Rete. Se per le LinkedIn Stories le reazioni sono state perlopiù moderate, per i Fleets i toni si sono mostrati accesi fin dal primo momento. Basti pensare che l’hashtag #RIPTwitter, lanciato dagli utenti per l’occasione, il giorno successivo all’annuncio era già un trending topic.

Scorrendo i tweet, le principali perplessità degli utenti riguardano l’effettiva utilità di una funzione come Twitter Fleet, auspicando a feature diverse. In molti, per esempio, si sono interrogati circa la possibilità di introdurre la modifica ai tweet dopo la loro pubblicazione, una funzione che avrebbe richiesto meno impegno da parte della piattaforma e che sicuramente avrebbe riscosso maggiore successo tra gli utenti.

La protesta è diventata subito virale e anche nel nostro Paese gli utenti si sono sfidati a colpi di meme e post ironici, seguendo l’ hashtag del momento.

Se i Fleet saranno un successo o meno è ancora presto per dirlo. Tuttavia, questa non è la prima volta che gli utenti di Twitter si sono mostrati insoddisfatti di una scelta del social network. Basti pensare ai timori che qualche anno fa seguirono la decisione di abolire il limite di 140 caratteri imposto dalla piattaforma ai suoi utenti e che poi si sono dimostrati essere infondati.

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