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Unilever dice no alla pubblicità di cibo e bevande rivolta ai bambini: ecco come inciderà sugli adv dei gelati Algida e non solo

Ecco come Unilever cambierà il modo di promuovere i prodotti di cibo e bevande, a livello globale e sui diversi canali pubblicitari.

Entro la fine del 2020 Unilever smetterà di rivolgere le proprie pubblicità di cibo e bevande ai bambini sotto i 12 anni sui canali tradizionali e sotto i 13 anni sui canali social: è quanto annunciato in un comunicato pubblicato sul sito della multinazionale, detentrice di marchi come Algida, Ben & Jerry’s e Lipton, fra tanti altri.

Unilever: i nuovi principi guida per la pubblicità di prodotti di Food & beverage

L’Organizzazione Mondiale di Salute identifica l’obesità come uno fra i più gravi problemi di salute pubblica del nostro secolo. Così, in un comunicato rilasciato a febbraio 2020, Unilever ha presentato questo problema come una delle ragioni principali che hanno portato a un cambiamento nelle proprie politiche di marketing e nelle pubblicità di cibo e bevande rivolte ai bambini.

Anche se non sempre risulta automatica l’associazione tra questo brand e il grande numero di prodotti (alimentari e non) da esso venduti, Unilever possiede un ampio ventaglio di marche ben note ai consumatori di tutto il mondo: solo sotto il brand Algida, ci sono una serie di altre marche di gelati ben note come Kinder Ice Cream, Cornetto, Calippo e Twister, molti dei quali hanno come principali target i più giovani.

Unilever

Fonte: Algida, Unilever.

Proprio per questo motivo l’azienda ha deciso di «aiutare genitori, educatori e bambini a compiere delle scelte informate relativamente agli alimenti e alle bibite». In questo modo, i cambiamenti riguarderanno tutta la strategia comunicativa di Unilever (per quanto concerne la categoria di bibite e beni alimentari) a livello globale, comprendendo non solo le azioni di marketing tradizionale (quali annunci televisivi, radiofonici e cartacei) ma anche tutte le attività online, quelle sui social media  e sulle app, le strategie di relazioni pubbliche, i giochi online e le azioni di product placement . Inoltre, l’azienda specifica che questi cambiamenti riguarderanno anche «nuove tecniche di marketing o canali che possano essere sviluppati in futuro».

COME CAMBIERà LA PUBBLICITà DI PRODOTTI COME I GELATI ALGIDA?

L’azienda spiega inoltre che il settore dei gelati «guiderà l’implementazione di questo approccio [comunicativo] e la messa in pratica di questi principi»: un riferimento esplicito è stato fatto, nello specifico, al brand Algida che, secondo l’azienda, «diventerà il primo brand globale di gelati con la promessa “Responsibly Made for Kids“».

unilever algida responsibly made for kids

Fonte: Algida, Unilever.

Quest’ultima prevede tre punti principali, da come si può leggere sul sito aziendale:

  • i gelati Algida per bambini saranno comunicati in maniera responsabile. L’azienda menziona, a tal proposito, diversi cambiamenti nella propria strategia di marketing come, per esempio, il fatto che non saranno scelti influencer che abbiano come principale target i bambini sotto i 12 anni, né influencer con meno di 12 anni. Tra le altre misure previste, Unilever non farà product placement né sponsorizzerà film che abbiano come principale target i bambini con età inferiore a 12 anni;
  • i prodotti verranno venduti in maniera responsabile. Unilever userà quindi il logo di “Responsibly Made for Kids” per aiutare i genitori a identificare i prodotti più adatti ai bambini più piccoli, inserendolo all’interno dei cataloghi e delle comunicazioni presenti nei punti di distribuzione per facilitare l’identificazione di questi prodotti;
  • i gelati di Algida verranno prodotti in maniera responsabile. L’azienda dichiara che entro la fine del 2020 i gelati rivolti ai bambini non avranno più di 110 calorie e conterranno un massimo di 12 g di zucchero a porzione.

IMPEGNO DI UNILEVER VERSO UN ECOSISTEMA PUBBLICITARIO Promotore di benessere

Non è la prima volta, comunque, che l’azienda si pronuncia in materia di promozione di un ecosistema pubblicitario più sicuro e promotore di benessere. Già nel 2003 l’azienda aveva pubblicato una lista di principi che avrebbero guidato la comunicazione di tutti i suoi prodotti di food & beverage: essi prevedevano l’esclusione di contenuti pubblicitari che in qualche modo contrastassero con la promozione di una dieta salutare ed equilibrata e con uno stile di vita attivo. Questa lista è stata poi aggiornata con la nuova policy globale annunciata a febbraio.

Nel 2010 l’azienda si era già unita a 18 delle più grandi aziende produttrici di beni alimentari, firmando la Children’s Food and Beverage Advertising Initiative e dichiarando che ai bambini tra i 6 e i 11 anni avrebbe rivolto soltanto pubblicità di prodotti che rispettassero degli standard nutrizionali specifici.

Nel 2018 l’azienda ha espresso un’altra presa di posizione per quanto concerne invece la presenza di contenuti estremisti o illegali sui canali social. Unilever ha infatti avvertito Facebook e Google che potrebbe rimuovere le proprie pubblicità dalle loro piattaforme nel caso in cui essi non si impegnassero di più nel regolare la pubblicazione di fake news e di contenuti pornografici, razzisti o terroristi.

Essendo Unilever tra i più grandi inserzionisti pubblicitari al mondo, la più recente iniziativa descritta potrebbe però avere un impatto davvero importante: altre aziende del settore alimentare potrebbero essere spinte a prendere quello della multinazionale come un modello da seguire in materia di pubblicità.

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