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User experience designer: cosa fa e quali competenze sono necessarie?

User experience designer: cosa fa e quali competenze sono necessarie?

Quali sono le mansioni e le competenze di una figura professionale multitasking come quella dello user experience designer?

«Guardati intorno e noterai che ogni cosa è stata progettata, dal modo in cui dormi a quello in cui mangi e in cui comunichi: tutto attorno a te è stato ideato da qualcuno. In altre parole, lo user experience design è ovunque: dal modo in cui interagisci con il tuo smartphone al design della tua casa», le parole di Mads Soegaard, co-fondatore dell’Institute Design Foundation. In realrà, però, «non tutte le esperienze sono state ideate bene», come ha aggiunto. Il lavoro dello  user experience designer, allora, risulta importante, poiché può contribuire a rendere più semplice e più entusiasmante la vita delle persone, in tanti modo diversi. Lo user experience designer è il professionista che si occupa della progettazione dell’esperienza di interazione tra utenti e prodotti oppure siti, applicazioni, software, curando non solo l’interfaccia, ma sviluppando uno stile visuale e interattivo distintivo e in grado di rispondere alle esigenze e alle preferenze degli utenti.

Perché questa figura professionale è una risorsa importante all’interno di un’azienda? E, più nello specifico, quali sono i suoi compiti e quali le competenze richieste?

USER EXPERIENCE DESIGNER: L’Importanza di UNA figura multitasking

Il compito dello user experience designer è, in linea generale, quello di immaginare e progettare come sarà l’esperienza di un utente mentre utilizza un prodotto, sito o software. Come si legge sul sito dell’Interaction Design Foundation, comunque, la mansione non si limita all’ottimizzazione dell’usabilità e dello user interface design, cioè l’interfaccia tra utente e software/prodotto: questi sono infatti soltanto due tra i tanti aspetti da considerare quando si parla di user experience.

Infatti, l’attività di questo professionista si estende all’intero user journey e, come spiegato all’interno del sito sopracitato, «comprende aspetti relativi a branding, design, usabilità e funzionalità». In questo senso, il compito dello user experience designer è quello di progettare qualsiasi prodotto o software, tenendo in mente non solo la funzionalità del prodotto ma anche tutte le motivazioni che possono aver portato un utente a cercarlo (anche per quel che riguarda valori o status associati al possesso o all’uso di un determinato prodotto) e il modo in cui questo verrà utilizzato.

Nonostante sia focalizzata sull’esperienza dell’utente digitale, anche la scheda profilo elaborata dal Gruppo Web Skills Profiles per descrivere le mansioni dello user experience designer mette in evidenza la natura multitasking del ruolo in questione:

«Lo user experience designer ha il compito di integrare i requisiti dell’utente, i requisiti dell’applicazione, i vincoli di accessibilità e di usabilità in una interfaccia visuale e in un modello di interazione il più possibile uniforme e integrato. Allo user experience designer compete lo sviluppo di uno “stile visuale e interattivo che possa allo stesso tempo caratterizzare l’applicazione web (dotandola di caratteri distintivi) e garantire il raggiungimento efficace (portarlo nel punto giusto) ed efficiente (fargli fare il giusto numero di click) degli obiettivi dell’utente».

La crescente consapevolezza delle aziende italiane nei confronti della digital trasformation è riscontrabile nei risultati della ricerca “La digital transformation e l’innovazione tecnologica delle PMI italiane nel 2018” in cui, non a caso, lo user experience designer viene presentato come una delle figure professionali più richieste attualmente. Il 20% delle PMI italiane infatti ammette di essere intenzionato ad assumere un esperto di user experience o di user interface design nei prossimi tre anni.

Fonte: Talent Garden

Cosa fa lO user experience designer?

Per riuscire a progettare dei prodotti che rispettino i requisiti di funzionalità, efficienza, estetica, usabilità dell’interfaccia, ma anche di piacere e soddisfazione nell’utilizzare i prodotti (tenendo anche conto del contesto d’uso), occorre mettere in atto diverse attività che consentano di raccogliere e analizzare informazioni relative agli utenti target e al mercato di riferimento. In questo senso le mansioni dello user experience designer possono variare molto a seconda dell’azienda e del prodotto, sia quindi che si tratti della progettazione di esperienze di tipo digitale (per esempio ideazione di software o applicazioni), sia che si tratti di altre tipologie di prodotti.

Tra le principali attività svolte da questo professionista vi sono:

  • user e product research: comprende indagini relative sia al mercato di riferimento, sia agli utenti target. Per quanto riguarda le prime, lo user experience designer deve individuare i requisiti e gli standard di riferimento all’interno dell’industria in questione e comprendere quali possono essere eventuali opportunità ed elementi grazie ai quali il prodotto da ideare potrà distinguersi dai competitor in termini di user experience. L’analisi e l’osservazione di bisogni, esigenze, aspettative, motivazioni e comportamenti degli utenti nei confronti dei prodotti viene svolta attraverso l’utilizzo di tecniche come sondaggi, focus group o interviste. Come spiegato da Mike Kuniayski, si tratta di «comprendere l’impatto del design sull’audience»;
  • creazione delle personas: si tratta dell’individuazione di gruppi di utenti e della creazione di buyer personas che siano rappresentative dei diversi gruppi target e che consentano ai professionisti di progettare avendo in mente un’idea più concreta e tangibile degli individui che utilizzeranno il prodotto;
  • creazione di contesti o scenari di utilizzo: egualmente importante è l’individuazione di possibili scenari o contesti nei quali le diverse buyer personas potrebbero utilizzare prodotto, sito o software in questione. Sul blog di Adobe è possibile trovare l’esemplificazione grafica (sotto forma di storyboard) di un possibile scenario relativo all’utilizzo dell’applicazione Heartline creata per dare supporto a persone affette da depressione. Gli scenari di utilizzo sono descrizioni della giornata tipo delle buyer personas oppure situazioni specifiche in cui i prodotti creati o da progettare possono contribuire a migliorare la loro vita. Questi scenari, inoltre, consentono di adeguare le funzionalità dei prodotti o delle applicazioni alle esigenze degli utenti, tenendo conto di eventuali restrizioni o peculiarità relative al loro contesto d’uso;

    Fonte: Blog di Adobe

  • progettazione di user experience e user testing: una volta analizzati tutti i dati raccolti si passa al processo di progettazione e di design vero e proprio, basato sui feedback ottenuti e sugli obiettivi del business per creare delle user experience il più “user-centric” possibile. Successivamente, attraverso i metodi di testing, lo user experience designer deve approfondire la reale efficacia del modello di interfaccia creato. È compito di questa figura professionale, infatti, creare rappresentazioni o schemi di come sarà il prodotto finale, cioè l’architettura dell’informazione, la disposizione delle diverse sezioni e pulsanti e le diverse possibilità di interazione tra utente e prodotto. È dunque suo compito osservare come gli utenti utilizzano il prodotto o un eventuale prototipo per individuare possibili difficoltà, esigenze o preferenze riguardo a funzioni, accessibilità e usabilità. Per fare ciò, la creazione di prototipi, paper prototyping (schemi del prodotto realizzati su carta, più economici e utili per testare interfacce web, applicazioni o siti prima del lancio) o altri strumenti che consentano di testare la funzionalità di un prodotto (come i test di usabilità e di accessibilità) si rivelano essenziali. Se si intende testare la user experience su siti o applicazioni è importante stabilire la distinzione tra la creazione di wireframe e quella di prototipi, poiché i primi sono delle rappresentazioni semplificate di tutte le possibili interazioni di un utente con il prodotto o l’applicazione creata, ma che non consentono all’utente di interagire davvero questi (lo stesso vale per i paper prototyping), come potrebbe avvenire invece con un prototipo. La soluzione ideale per la realizzazione della fase di testing, dunque, è creare dei prototipi quanto più simili alla versione finale del prodotto, consentendo così agli utenti di testare tutte le diverse funzioni;

Esempio di Paper Prototyping. Fonte: Cathy Fisher

  • creazione dei documenti di progetto: lo user experience designer deve anche essere in grado di comunicare il progetto in maniera efficiente al team che si occuperà della realizzazione del prodotto. Per farlo, come spiegato da Maria Cristina Lavazza in “Comunicare la user experience“, questi professionisti devono realizzare dei documenti di progetto, cioè «documenti che conducono alla realizzazione del prodotto» e che possono essere suddivisi in
    • documenti di strategia, che riguardano la strategia alla base del progetto, la relativa descrizione in termini di vantaggio competitivo, dall’organizzazione dei contenuti al sistema di valori alla base del design e della creazione;
    • documenti sui bisogni degli utenti, che riguardano invece pianificazione, descrizione e analisi dei risultati di interviste, focus group e tecniche di testing;
    • documenti di progettazione esecutiva, incentrati sulla descrizione dettagliata del progetto che serve da guida per lo sviluppo del prodotto finale.

LE Competenze richieste

Come si evince dall’infografica realizzata da Tag Innovation School, la maggior parte delle aziende cerca user experience designer con esperienza nel settore da uno a quattro anni. Che tipo di competenze bisogna acquisire per diventare uno user experience designer?

È possibile affermare che quello della user experience è un settore multidisciplinare, motivo per cui sono richieste competenze molto varie che vanno dall’interaction design al visual design (tipografia, layout, colori, etc.), fino alla psicologia e alla programmazione.

Conoscenze importanti sono anche quelle che riguardano l’architettura dell’informazione, poiché allo user experience designer viene chiesto di rendere fruibile e facilmente ricercabile l’informazione richiesta dall’utente. Questo professionista, allora, deve essere in grado di organizzare i contenuti in modo da rendere la ricerca semplice ed intuitiva, sia che si tratti di un sito web, sia che si tratti di esperienze all’interno di luoghi fisici come ospedali, biblioteche o punti vendita o, ancora, che si tratti di esperienze multicanale (sito web e punto vendita corrispondente). Per quanto riguarda la user experience online vengono richieste conoscenze di base di HTML, CSS e Javascript ed esperienza con Abobe Creative Suite.

Tra le soft skill più importanti, comunque, vi sono creatività, sensibilità nel riuscire a immedesimarsi nei bisogni o nelle preferenze degli utenti, empatia; le skill communicative, invece, sono ritenute indispensabili per poter spiegare i motivi delle scelte di design, ma anche per riuscire a lavorare in squadra, collaborando con il team di sviluppo del prodotto/sito, e per la conduzione degli user test con gli utenti. Ovviamente il lavoro dello user experience designer non termina con il lancio di un prodotto, poiché questa figura professionale deve essere sempre aggiornata sulle novità del settore, in modo da poter apportare eventuali miglioramenti in futuro, puntando sempre all’ottimizzazione della user experience.

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