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Lavoro da remoto

Significato di Lavoro da remoto

lavoro da remoto Il Lavoro da remoto è una modalità di lavoro (nota anche come home working) che consiste nello svolgimento delle proprie mansioni, a casa, utilizzando strumenti digitali adeguati (come PC, smartphone, ecc.) per la realizzazione dei differenti compiti.

Significato di lavoro da remoto e differenzE CON smart working e telelavoro

Sinonimo di espressioni inglesi come “home working“, “remote working” o “working from home“, il “lavoro da remoto” fa riferimento alla realizzazione delle proprie mansioni lavorative a casa. Allo scopo di chiarire meglio il concetto, è opportuno fare una differenza con smart working e telelavoro, poiché spesso questi termini vengono usati indistintamente come sinonimi.

Tra le principali differenze, lo smart working (anche noto come “lavoro agile”) prevede un accordo tra datore di lavoro e subordinato, che presuppone un alto grado di flessibilità e di autonomia trasferito al dipendente in termini di gestione del proprio tempo e del luogo in cui egli decide di svolgere le proprie mansioni. In questo senso, lavorando per obiettivi, egli è libero di lavorare non solo da casa (come nel caso del lavoro da remoto) ma potenzialmente da qualsiasi altro luogo in cui ci siano le condizioni favorevoli e gli strumenti adatti alla realizzazione dei compiti a lui assegnati.

Nel caso del telelavoro, invece, questo deve essere svolto sempre nel rispetto dell’accordo intrapreso tra le parti, dovendo il lavoratore rispettare i vincoli stabiliti nel contratto, in merito al luogo di lavoro (che può essere la propria casa o un’altra postazione, certificata dall’azienda), agli orari e ad altri aspetti stabiliti dal datore di lavoro.

È possibile dunque affermare che l’uso dell’espressione “lavoro da remoto”, inteso come sinonimo di “home working“, non è adatto a identificare nessuna delle modalità sopra indicate, bensì soltanto la realizzazione del lavoro da casa, senza far riferimento ad alcun tipo di vincolo specifico stabilito con il datore di lavoro.

lavoro da remoto in Italia: ulteriori chiarificazioni terminologiche e DIBATTITO sul tema

Il lavoro da remoto, così come anche il lavoro agile e il telelavoro, può rivelarsi utile in diverse occasioni, specialmente in casi in cui, per qualche ragione, non è possibile lavorare nella sede aziendale. Per chiarire ulteriormente il concetto è opportuno far riferimento alla situazione di emergenza sanitaria provocata dalla diffusione del coronavirus che ha portato molte aziende a dover richiedere ai propri dipendenti di lavorare esclusivamente da casa, nel rispetto dei decreti emanati dal governo per il contenimento del virus. L’aumento esponenziale di individui che lavorano in questa modalità ha acceso un dibattito sul tema ma ha anche alimentato la confusione a livello terminologico sulla sua applicazione a questo caso specifico. A questo proposito, in un’intervista, Fiorella Crespi, direttore dell’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano, ha spiegato: «[…] quello che vediamo oggi è una forma nuova e ibrida, che chiamerei “lavoro da remoto“. Attivata in emergenza, non prevede la revisione dei contratti: è stata usata invece una procedura semplificata, ovvero una certificazione propria del lavoro agile; le postazioni sono create all’interno dell’ambiente domestico e, talvolta, mancano le dotazioni informatiche. E, punto centrale, questo lavoro da remoto non ha potuto contare sul cambio di mentalità e di organizzazione aziendale necessario per parlare di uno smart working compiuto, se non nei casi in cui è stato applicato in realtà che già prima avevano sviluppato iniziative di smart working».

Infatti, la pandemia associata alla diffusione del COVID-19 ha sollevato domande sulle problematiche che questa modalità di lavoro ibrida” può comportare per i lavoratori, nei casi in cui non vengono definite delle linee guida chiare relativamente ad aspetti che vanno dal carico orario e la comunicazione tra i collaboratori alla gestione degli obiettivi da raggiungere, oltre ad altri aspetti tendenzialmente resi più chiari e definiti in realtà dove lo smart working e/o il telelavoro erano già una prassi consolidata.

Alcuni Consigli per chi lavora da casa

Sia per una questione di professionalità e di massimizzazione della produttività che di ricerca di un giusto equilibrio tra vita personale e professionale, è importante, per gli imprenditori e lavoratori che operano da casa imparare a rispettare alcune regole o principi fondamentali.

Quando lavorano da remoto, i lavoratori non devono mai trascurare l’importanza della sicurezza, informandosi sui provvedimenti da prendere per garantire la tutela di documenti, informazioni e dati aziendali, ma anche la sicurezza delle comunicazioni con clienti, partner, fornitori e altri collaboratori.

Poiché quando si lavora da casa non esiste un momento fisico di “pausa” dalla postazione di lavoro (che si verifica invece qualora si deve lasciare l’ufficio a fine giornata per tornare a casa), è importante cercare di definire delle regole precise su quando disconnettersi” dal lavoro e dedicarsi alla vita personale e familiare.

Restando ancora in tema “orari”, Stand Out, società europea specializzata in servizi integrati di personal branding , propone altri aspetti importanti che imprenditori e dipendenti dovrebbero prendere in considerazione (anche) quando lavorano da casa. Tra questi, l’azienda sottolinea l’importanza di essere attenti agli orari di invio di email o messaggi, evitando di disturbare clienti o collaboratori in orari meno appropriati, per esempio durante la notte o nel weekend.

L’azienda menzionata consiglia anche di “studiare” le differenti piattaforme che consentono di realizzare videoconferenze (quali Skype, Zoom, Houseparty, Whereby e GoToMeet), in modo da identificare quella che si adatta di più alle proprie esigenze. Importante aver presente anche che, nonostante siano a distanza, si tratta sempre di riunioni di lavoro, per cui è importante mantenere la professionalità, cercando uno sfondo più neutro possibile (per evitare distrazioni anche da parte degli interlocutori) e con buona luminosità, ricordando anche di verificare in anticipo lo stato della connessione per evitare ritardi o interruzioni nel collegamento.

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