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Generazione x

Significato di Generazione x

Generazione X Per Generazione x si intendono i nati tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta. Sono, cioè, uomini e donne che nel 2020 hanno tra i 40 e i 55 anni. Ancora per lo più protagonisti del mondo del lavoro, hanno un forte potere d’acquisto e, per questo, appaiono interessanti agli occhi dei marketer.

Generazione X: chi sono e quando sono nati i suoi membri

Come sempre, quando si tratta di tracciare confini tra una generazione e l’altra, i limiti sono tutt’altro che netti e le incongruenze tra i diversi studi che provano a farlo possono essere anche significative. Per comodità e per rilevanza vale la pena così adottare la definizione di Gen X fornita dal Pew Research Center: si tratta dei nati, appunto, tra il 1965 e il 1980. La discriminante ha a che vedere, per questa generazione più che per tutte le altre, con pattern demografici e di fertilità della popolazione mondiale: se la generazione precedente, quella dei baby boomers , è figlia infatti del boom demografico seguito alla Seconda Guerra Mondiale, la Generazione X è figlia invece di una nuova, successiva, contrazione delle nascite.

Gen X e Baby Boomers: un legame – e un gap – generazionale

Nonostante non si tratti certo della definizione oggi più accreditata e condivisa di Generazione X, vale la pena accennare a come – e dove – MetLife individui le origini dei quaranta-cinquantenni di oggi. Secondo molti studi demografici la Gen X non sarebbe che un sottoinsieme della generazione precedente: riprendendo questi stessi studi, e a patto di estendere il range di riferimento quanto ai possibili anni di nascita dei Baby Boomers, MetLife bolla quindi i membri della Generazione X come «younger boomers», già incapaci di riconoscersi in – e in non pochi casi addirittura insofferenti verso – valori e abitudini dei boomers più anziani. Un’ipotesi come questa, insomma, spiega una delle caratteristiche più segnanti per la Gen X: un gap generazionale molto accentuato.

membri della Generazione X: caratteristiche segnanti

Quella di chi ha oggi tra i quaranta e i cinquant’anni, insomma, è stata la prima generazione a cercare, con forza, di distinguersi dai genitori e farlo in maniera evidente e in molti campi diversi, dall’istruzione alla carriera, passando inevitabilmente per i consumi anche culturali.

La musica è, in questo senso, una  buona cartina al tornasole (proprio per l’importanza che la musica ha avuto nel loro percorso di crescita, tra l’altro, c’è chi si riferisce alla Gen X anche come generazione MTV). Chi era adolescente tra la fine degli anni Sessanta e gli inizi degli anni Settanta è stato protagonista, infatti, di una rivoluzione musicale segnata dal punk, dal grunge, dall’hip hop, generi musicali certamente di rottura rispetto al panorama che esisteva fin lì.

C’è un fattore demografico importante, però, che non si può non considerare: i bambini della Generazione X sono i primi cresciuti, in non pochi casi, con genitori separati. Il tasso di divorzi era già cominciato a duplicare, infatti, nella seconda metà degli anni Sessanta prima di arrivare al suo picco negli anni Ottanta. Ciò non potè non tradursi in valori come l’indipendenza e la realizzazione di sé che assunsero una netta priorità rispetto a quelli, tradizionali, della famiglia. Semplificando, così, molti studiosi ricollegano proprio queste contingenze a una maggiore mentalità imprenditoriale dei membri della Generazione X.

La Gen X oggi: dal mondo del lavoro alla felicità percepita

Questo significa che la maggior parte dei membri della Generazione X sono, oggi, degli imprenditori? Probabilmente, la tanto decantata propensione all’imprenditorialità di questa generazione andrebbe letta più in senso figurato, come la capacità di inventarsi pattern di carriera nuovi, versatili e inediti, in parte legata tra l’altro a un mercato del lavoro in profonda trasformazione e nettamente diverso da quello con cui si confrontavano invece le generazioni precedenti. Ci sono, però, anche studi come quello di Sage Group secondo cui oggi il 55% delle nuove attività di business sono condotte da un quaranta-cinquantenne appartenente alla Gen X. Sono dati incoraggianti, che cozzano però con quelli, altrettanto numerosi, secondo cui un membro della Gen X guadagna oggi oltre il 12% in meno di quanto non facesse suo padre alla stessa età e il corollario è, com’è semplice capire, una flessione negativa del reddito annuale che peggiora per le generazioni più giovani.

Oggi nella maggior parte dei casi nel pieno della sua mezza età, la generazione X è descritta comunque come tra le più competenti, efficienti e con un’etica forte, quando si guarda al mondo del lavoro. I suoi membri, però, sarebbero i primi lavoratori e dipendenti sensibili davvero al tema della work life balance .

Al di fuori del mondo del lavoro, infine, la Generazione X condurrebbe una vita bilanciata, attiva e nella maggior parte dei casi felice: degli studi longitudinali, infatti, avrebbero fissato a 8.5-9, su una scala da 1 a 10, il livello medio di felicità percepita dai membri della Gen X.

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