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Privacy Day Forum 2015: il racconto della quinta edizione

Inside the Privacy Day Forum 2015

Al Privacy Day Forum 2015 professionisti e studiosi del diritto hanno tenuto un percorso formativo e di riflessione sul tema della privacy.

A pochi giorni dal termine del Privacy Day Forum  2015, al quale la nostra Redazione ha preso parte, proviamo a tirare le somme di questa edizione.

Un impegno notevole per Federprivacy nel tentativo (riuscito!) di offrire ai partecipanti un percorso formativo e di riflessione di altissimo profilo. Quattro sale differenti (Auditorium, Accademia, Caudini e Taurini) nelle quali si sono susseguite relazioni di circa mezz’ora ciascuna svolte da docenti e professionisti esperti di privacy. Molteplici i temi connessi alla Privacy, trattati non solo da un punto di vista teorico, ma piuttosto concreto, pratico, calato nella realtà empirica con cui – prima o dopo – i professionisti della privacy dovranno (inesorabilmente) misurarsi.

Alcuni degli interventi al Privacy Day Forum 2015

Tra le tante interessanti relazioni si segnala quella dell’Avv. Luca Giacopuzzi (founder dello Studio Legale Giacopuzzi) sul tema “Web e privacy, le nuove regole per i cookie” che, dopo un breve inquadramento tecnico-giuridico dei profili della cd. cookie law (c. tecnici, analytics e di profilazione), ha evidenziato le differenze del regime esistente tra cookie analytics assimilati o non assimilati ai cookie tecnici. Sfumature con rilevantissime ricadute pratiche. Nel primo caso, infatti, tali cookie, essendo assimilabili ai tecnici, saranno sottoposti ad un regime normativo di gran lunga più permissivo rispetto a quelli volti alla profilazione degli utenti.

Parimenti degni di nota sono gli interventi del Dr. Giovanni Buttarelli su “Big data, Big data protection, le sfide dell’UE per il Mercato Unico Digitale” e del Dr. Antonello Soro su “La protezione dei dati bussola nel futuro digitale“, rispettivamente Garante della Privacy europeo e Garante della Privacy italiano. Al centro delle loro relazioni, ovviamente, il Safe Harbour e la recente sentenza della Corte di Giustizia che ha dichiarato insufficiente il livello di protezione dei dati offerto dagli Stati Uniti d’America rispetto a quello previsto dalla normativa europea. Il Dr. Soro non ha mancato di sottolineare l’impatto dirompente che tale pronuncia avrà sulle relazioni e gli equilibri economici tra USA ed UE. Entrambi, inoltre, hanno sottolineato l’importanza di un nuovo accordo, un Safe Harbour II insomma, che sia in grado di ristabilire regole condivise e rispettose del diritto fondamentale alla privacy.

«Non possiamo, in nome del progresso tecnologico, rinunciare ai diritti fondamentali», prosegue il Garante Soro «non sempre ricordiamo che nel mondo digitale i dati sono persone!». Parole certamente condivisibili in un momento storico in cui il mondo parrebbe governato da bit informi, neutri, inanimati. Tuttavia, quei bit, pur privi di ontologica essenza, son pur sempre espressione, personificazione, sotto forma di codice binario, di pensieri, opinioni, idee, sogni!

Si segnala, infine, l’eccellente relazione dell’Avv. Rosario Imperiali (founder dello Studio Legale Imperiali) sull’argomento “La compliance aziendale con il nuovo Regolamento Privacy europeo“. Spunti molto interessanti, soprattutto in tema di “accountability“. Un’attenta analisi soprattutto in chiave empirica della nuova disciplina.

Insomma: un evento che addetti e appassionati di settore non possono perdere.

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