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Il futuro cookieless della pubblicità digitale secondo Ilaria Zampori di Quantcast

Con la deprecazione dei cookie di terza parte su Chrome inizia una nuova era per la digital advertising: Ilaria Zampori di Quantcast analizza in un'intervista tendenze, sfide e opportunità dallo scenario cookieless.

L'intervista a:

Nonostante il «fermento e il panico» con cui è stata accolta la notizia della dismissione da Chrome dei cookie di terza parte, è ancora troppo «presto per determinare l’impatto del trail cookieless avviato da Google» a gennaio 2024, sottolinea in un’intervista a Inside Marketing Ilaria Zampori, VP Italy & Spain di Quantcast. Solo l’1% degli utenti è, infatti, attualmente coinvolto nella sperimentazione: «una percentuale troppo bassa per dare priorità all’alternativa proposta da Google, Privacy Sandbox». Questo non vuol dire, però, che il futuro della pubblicità senza cookie non sia un tema rilevante e di cui l’industry farebbe bene a occuparsi già da adesso.

Già metà dell’audience globale è cookieless: sfide e vantaggi per i marketer

Sebbene apprezzino gli annunci personalizzati e, per molti versi, si aspettino di poter vivere esperienze di brand customizzate, gli utenti si mostrano sempre più preoccupati della propria privacy e di come le aziende utilizzano i propri dati personali: sarebbe così per almeno 8 utenti su 101.

Di fatto, se si considera l’uso sempre più diffuso degli adblocker e l’abitudine non meno diffusa di consumare contenuti al di fuori dei browser, continua Ilaria Zampori, «la metà dell’audience globale è già cookieless».

Marketer e inserzionisti italiani sono davvero pronti, però, ad affrontare un futuro senza cookie?

«I dati farebbero pensare di no. Nonostante […] il 44% dei marketer abbia dichiarato che la preparazione all’epoca post-cookie sia una priorità, la maggior parte dell’industry continua a utilizzare nel processo di ad buying del programmatic segnali provenienti dai cookie di terze parti»,

racconta l’esperta che durante l’intervista non ha avuto dubbi suggerendo i possibili vantaggi delle soluzioni cookieless, soprattutto in termini di visione «olistica e più sofisticata» di comportamenti e abitudini dei consumatori.

I consigli di Ilaria Zampori e Quantcast per affrontare il futuro senza cookie della pubblicità digitale

I consigli di Quantcast per chi si trova al momento a sperimentare con soluzioni alternative ai cookie, ma che ne uguaglino l’adressability, sembrano essere soprattutto provare a immaginare scenari futuri non solo a breve termine, tenere conto che una sola soluzione potrebbe essere limitante e non garantire performance adeguate, cominciare quindi a testare più soluzioni diverse e, soprattutto, farlo subito.

In chiusura dell’intervista con Inside Marketing, partendo dalla deprecazione dei cookie di terza parte che senza dubbio sarà uno dei principali, Ilaria Zampori ha provato a individuare tendenze e trend futuri della digital advertising. Secondo l’esperta non si potrà più fare a meno soprattutto di «raggiungere il consumatore indipendentemente dallo schermo che sta utilizzando e dallo stadio del funnel di vendita in cu si trova» e ciò è sinonimo di un futuro sempre più omnicanale anche per la pubblicità digitale.

Note
  1. Pew Research Center

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