- Interviste
- 3' di lettura
- In collaborazione con: SaleCycle
Le strategie di remarketing più efficaci per il problema dei carrelli abbandonati secondo SaleCycle
Sono molte le motivazioni che spingono gli utenti ad abbandonare il carrello di un sito eCommerce. Silvia Scandali di SaleCycle ce ne ha esposte alcune, consigliando anche alcune strategie utili per arginare il problema.
- Silvia Scandali - Regional Head of Italy SaleCycle
La questione dei carrelli abbandonati è una delle difficoltà che gli eCommerce devono superare. Ma come mai gli utenti sono spinti ad abbandonare un carrello di un negozio online? «Abbiamo individuato diverse problematiche che possono portare a questo comportamento di abbandono del carrello» ha affermato ai nostri microfoni Silvia Scandali, regional head of revenue Italy di SaleCycle, durante il Netcomm Forum 2023.
Alcune tra le problematiche più comuni che portano all’abbandono dei carrelli
Tra le problematiche più ricorrenti c’è, secondo SaleCycle, il «discorso di impulso allo shopping che poi si trasforma in “non ero pronto ad acquistare”. E il 34% degli abbandonisti oggi lo fa per questo».
Il secondo motivo identificato è
«la complessità di un acquisto, quindi per esempio arrivare fino in pagina di check out e poi non trovare i dettagli di spedizione, avere dei tempi di consegna che poi si scoprono troppo lunghi, oppure una procedura di check out troppo complessa».
«Può esserci anche un discorso di volontà di confrontare i prezzi», ha continuato Silvia Scandali, per controllare se su un sito concorrente è presente lo stesso prodotto a un prezzo più conveniente; o, ancora, l’utilizzo da parte degli utenti della «pagina carrello come lista della spesa, per poi acquistare in negozio»; oppure «la problematica di opzioni di pagamento limitate».
«In penultima posizione anche il discorso di problemi tecnici […]
Il 40% di chi abbandona oggi spesso lo fa se una pagina prodotto, una pagina carrello si carica troppo lentamente. Quindi [occorre] fare attenzione anche alla fruizione mobile o connessione più lenta, fare in modo che il sito eCommerce sia non troppo pesante per evitare problemi di loading.»
Una problematica più recente è, infine, il discorso di sicurezza dei dati. «I clienti vogliono essere rassicurati sul fatto che i loro dati saranno protetti, che la sicurezza informatica sarà presente durante il loro processo d’acquisto».
Le strategie di remarketing più efficaci consigliate da SaleCycle
Sono diverse, quindi, le motivazioni che spingono gli utenti ad abbandonare il carrello di un sito eCommerce: come poter cercare di ovviare a questo problema?
Naturalmente, «le strategie di remarketing sono da modificare a seconda del settore in cui si è e dall’utenza che si cerca di fidelizzare». Una buona strategia, secondo la regional head of revenue Italy di SaleCycle, è un’email di abbandono carrello post-navigazione. Anche l’SMS può risultare efficace.
Nella tendenza degli ultimi anni si adoperano anche metodi come il remarketing push o remarketing display per incentivare la fidelizzazione dell’acquisto degli utenti dei siti eCommerce.
Per quanto riguarda le strategie messe in campo, in tal senso, da SaleCycle, Silvia Scandali ha precisato che i diversi esperti di cui dispone l’azienda aiutano i brand a raggiungere i propri obiettivi operando in tre aree principali:
«la primissima è di ritenzione on site, quindi con dei dispositivi che aiutano i siti eCommerce e i brand con i quali lavoriamo a trattenere l’utenza al prospetto caldo e restare sul sito;
un’area di identificazione per permettere a coloro che vengono su un sito eCommerce di lasciare, identificarsi, riconoscere quegli utenti che magari rimangono in anonimo o guest in una prima fase;
e, da ultimo, proponiamo ai nostri brand anche una strategia di re-engagement, quindi di ricontattare i clienti che lasciano sfortunatamente un carrello o una navigazione con dei dispositivi nei canali email e SMS soprattutto, adeguati a quella che è la strategia dell’eCommerce in questione».
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