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Cambiare veste ma non contenuto: è quello che ha fatto Cibiamoci Festival 2018
Location diversa, tavolo degli esperti, salottino con le interviste di Romanelli: solo alcune delle novità di Cibiamoci Festival 2018.
Da Pistoia a Firenze, da un vivaio a una sala congressi, da tre sale di speech in contemporanea a una plenaria e workshop a pagamento: sono questi alcuni dei principali cambiamenti rispetto all’edizione precedente che hanno caratterizzato Cibiamoci Festival 2018.
Una location diversamente bella
Cibiamoci Digital & Marketing Food Festival – questo il nome completo dell’evento di formazione per produttori dei settori food, wine e ristorazione – si è svolto, infatti, il 21 novembre 2018 al Palazzo degli Affari di Firenze, location che si trova in una zona molto centrale della città, vicina alla stazione di Santa Maria Novella e ben servita, quindi, dai vari mezzi di trasporto.
A chi ha partecipato alla scorsa edizione questo cambio location sarà sembrato sicuramente molto strano, una scelta agli antipodi. Nel 2017 l’evento si era svolto nel vivaio Mati, con una completa immersione nel verde e nella natura, in una zona di Pistoia raggiungibile praticamente solo in auto; la scelta fatta per Cibiamoci Festival 2018 pur perdendo un po’ dell’aspetto esperienziale e sensoriale che aveva connotato la scorsa edizione è stata, invece, sicuramente più funzionale dal punto di vista logistico. È da sottolineare, però, il tentativo da parte degli organizzatori – grazie anche a una partnership con lo stesso vivaio Mati – di preservare un legame dell’evento con territorio e natura: sono stati collocati all’interno della sala plenaria, infatti, piantine e degli alberi.
La presenza di quattro schermi di proiezione delle slide dei relatori che si avvicendavano sul palco al centro della sala plenaria, una funzionale sala per i workshop a pagamento sullo stesso piano (il primo del Palazzo Affari) di un piccolo bar e un’area degustazione al pian terreno, dove trascorrere la pausa pranzo ad assaggiare prodotti locali e confrontarsi con aziende del territorio toscano, sono stati tutti elementi che hanno contribuito a rendere diversamente bella la location scelta per Cibiamoci Festival 2018.
dal tavolo degli esperti al salottino di romanelli
Novità introdotte dal direttore generale, Pietro Fruzzetti – che, tra l’altro, si è riconfermato un presentatore competente, in grado di stare sul palco in modo molto naturale e piacevole –, hanno riguardato anche gli aspetti organizzativi dell’evento.
È stato costituito, ad esempio, il tavolo degli esperti, composto da Gilberto Bertini, Claudiana di Cesare e Bernardo Mannelli, ai quali è spettato il compito di “mettere alla prova” i relatori della giornata, con domande alla fine di ogni speech. Una novità molto apprezzata, perché ha fatto sì che si indagassero aspetti più specifici di ciascun argomento esposto comunque già in maniera abbastanza approfondita dai relatori.
Il direttore artistico di Cibiamoci Festival 2018, inoltre, è stato Leonardo Romanelli, gastronomo, sommelier e giornalista che aveva preso parte a una tavola di discussione della scorsa edizione, parlando, tra le altre cose, di foodtelling.
Un’ulteriore novità, targata Romanelli, introdotta nella giornata formativa è stato il salottino “Le Delizie di Leonardo”, un momento di interviste condotte dal direttore artistico ad alcuni personaggi di spicco dell’ambito food, wine e ristorazione. Nello spazio dedicato al salottino sono stati ospitati, così, Umberto Montano (ideatore e fondatore del Mercato Centrale), Fabio Picchi (Chef fiorentino e proprietario del ristorante Cibrèo) e Carlotta Gori (presidente del Consorzio Chianti Classico).
LA Parola d’ordine di Cibiamoci festival 2018: formazione
«Una delle poche occasioni che ci sono in Italia per parlare di comunicazione del cibo e del vino, ma anche di cibo e di vino, in una maniera molto professionale e veramente utile. Non si fa intrattenimento, il concetto quindi non è quello di venire ad ascoltare la star di turno da un punto di vista mediatico, ma ascoltare chi nei media ci lavora, anche attraverso i social. Quindi, grandi contenuti, grandi capacità di creare elementi di curiosità e spunti per individuare possibili sviluppi della propria attività.»
È con queste parole che Leonardo Romanelli ha definito Cibiamoci Festival 2018 ai nostri microfoni in un racconto a due voci con Pietro Fruzzetti. E noi, che abbiamo partecipato all’evento come media partner, concordiamo senza dubbio con questa descrizione.
Il fine formativo, di focalizzazione sui contenuti accendendo la curiosità dei partecipanti e fornendo interessanti spunti, è stato decisamente raggiunto, anche grazie alla scelta dei relatori della giornata.
Nella Cibiamoci Hall, ovvero nella sala plenaria, sono stati toccati tantissimi aspetti della comunicazione del cibo e del vino. Si sono succeduti sul palco:
- Nicoletta Polliotto, con uno speech in 11 passi per migliorare il proprio business, con consigli orientati al digital food marketing;
- Francesco Mattucci, che ha parlato di come generare follower , engagement e fare brand awareness su Instagram, presentando il caso #aModenaStory;
- Susana Alonso, con un intervento ricco di casi pratici sullo storytelling del vino;
- Nedo Baglioni, che ha portato diversi esempi legati a video marketing e foodporn;
- Matteo Pogliani, che non poteva che parlare di influencer marketing, con un focus su come farlo con low budget ;
Gli obiettivi dell’ #InfluencerMarketing, analizzati nello speech di @MatteoPogliani a #Cibiamoci18:
🔸awareness
🔸fare lead generation
🔸migliorare la brand reputation
🔸thought leadership
🔸incoraggiare all’acquisto— Inside Marketing (@InsideMarketing) 21 novembre 2018
- Giulia Scarpaleggia e Tommaso Galli, che hanno concluso gli speech parlando di fotografia di cibo, con molti consigli pratici frutto della loro esperienza con il blog Juls’ Kitchen.
Come sviluppare il proprio stile nel fotografare cibo?
Ecco alcuni dei consigli di @JulsKitchen a #cibiamoci18 pic.twitter.com/nPTIcVBILL— Inside Marketing (@InsideMarketing) 21 novembre 2018
L’evento si è chiuso ma Cibiamoci continua
In conclusione, possiamo dire che Cibiamoci Festival 2018, pur con alcune differenze rispetto alla scorsa edizione, ha riconfermato qualità dei contenuti e competenza degli organizzatori, tra i quali non si può non menzionare Mariachiara Cheli, punto di riferimento essenziale nel pre-evento e anche durante lo svolgimento. Proprio Mariachiara è salita sul palco insieme a Pietro Fruzzetti per la consegna dei Cibiamoci Awards, i premi dedicati alle aziende che si sono distinte nella comunicazione online (Pasticceria Bonci, All’Antico Vinaio e Vignamaggio).
L’edizione 2018 si è così conclusa, ma la cultura del digital marketing nel settore food, wine e ristorazione no: infatti, a partire da gennaio 2019 Cibiamoci si trasformerà in Academy.
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