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Cibiamoci Festival 2017, un secondo da gustare freddo

cibiamoci festival 2017

Un bilancio di Cibiamoci Festival 2017, seconda edizione dell'evento dedicato al digitale nei settori food, wine e restaurant.

A una settimana da Cibiamoci Festival 2017, dopo aver organizzato il materiale raccolto, ci troviamo a raccontare la nostra esperienza positiva e per farlo ci serviamo di una metafora a tema: la ricetta di un secondo piatto da gustare freddo e accompagnato da un buon bicchiere di vino.

Chi almeno per una volta si è trovato davanti ai fornelli sa che cucinare richiede una grande passione; un piatto ben riuscito non è semplicemente l’accostamento tecnico di ingredienti selezionati: l’atto del cucinare comincia molto prima ed è fatto di piccoli passaggi e rituali che contribuiscono a conferire al piatto un sapore particolare.

Il piatto che abbiamo degustato nella splendida cornice del Vivaio Mati di Pistoia si chiama “Cibiamoci Festival 2017”, esperimento ben riuscito di cucina fusion toscana e piemontese con materie prime provenienti da tutta Italia. Un secondo (così come lo è l’edizione dell’evento) ricco e strutturato in cui nessun sapore predomina sugli altri, che non appesantisce e che va gustato freddo per assaporare le sfumature che il tempo gli ha conferito.

Gli chef e organizzatori Mariachiara Cheli, Pietro Fruzzetti e Nicoletta Polliotto del comitato scientifico hanno presentato il piatto in conferenza stampa come «frutto dell’interesse a capire le logiche del digital marketing e le possibili sinergie con i produttori e i ristoratori» ed è proprio da questo che riparte Cibiamoci Festival 2017, approfondendo tramite gli speech, i workshop e la tavola rotonda il modo in cui sta cambiando la comunicazione nel mondo del food, wine e restaurant.

La scelta degli ingredienti

Gli ingredienti scelti per Cibiamoci Festival 2017 sono prodotti di nicchia e di gran valore. Suddivisi in tre percorsi formativi dedicati a Food, Wine e Restaurant relatori di altissimo livello hanno parlato di digital unendo al momento formativo anche un’occasione di confronto per tanti professionisti del settore.

Sala Academy – Percorso Restaurant

Cibiamoci Sala academy

Sala academy

Le attività della Sala Academy sono state coordinate da una brillante Nicoletta Polliotto che ha aperto la sessione di interventi paralleli con uno speech dedicato al menù design. Non solo il principio del “Less is more” per rendere chiara e semplice la consultazione ma anche l’intervento del neuromarketing e delle tecniche di eyetracking per la costruzione del menù. Tanti consigli utili per i ristoratori: su tutti, quello più importante è stato l’invito a valorizzare la propria unicità, non cullandosi sull’idea di essere i migliori (anche quando, però, lo si è).

Le molteplici forme in cui si declina il mondo della ristorazione passano anche dal social eating e dall’home restaurant. Un argomento delicato quello della sharing economy che richiede attenzione nei confronti degli attori coinvolti, ma che Marco Perretti e Luca Arcangeli hanno analizzato soffermandosi su come questi nuovi modelli di business impattano sul mondo dell’imprenditoria.

Mauro Rosati, dirigente della Fondazione Qualivita e consigliere del Ministro delle politiche agricole per il Made in Italy, è intervenuto sul tema dello street food conducendo il pubblico in un particolare viaggio attraverso le tradizioni italiane della cucina di strada, la loro certificazione e il loro rapporto con il digitale.

I social sono un valido strumento per incrementare le vendite online e aumentare il numero di prenotazioni nei locali. Riusciranno le aziende e i ristoratori a cogliere il messaggio? Con questo interrogativo Fabrizio Todisco ha stimolato la riflessione dei partecipanti supportando le sue tesi con diverse case history.

Non solo social ma anche blog e a parlarne è Riccardo Esposito, intervenuto a Cibiamoci Festival 2017 con uno speech dedicato ai blog per la ristorazione, valido aiuto per la costruzione di strategie di storytelling e ghiotti consigli per regalare ai clienti storie da gustare.

Gli interventi di Valentina Vellucci si possono definire da collezione. La Vellucci si è “interrogata” e ha interagito con il pubblico, ha risposto alle domande e ha fatto riflettere sulle dinamiche che si nascondono dietro agli scatti di un piatto. Si è parlato molto di visual restaurant e di insight e, soprattutto, per i nostalgici degli anni ‘90, le slide si sono concluse con il visual hammer della Findus, il camaleonte Carletto.

Cibiamoci Hall – Percorso Food

La Cibiamoci Hall è stato il cuore pulsante dell’evento, il luogo in cui si sono aperti i lavori e in cui si è fatto un bilancio dell’evento appena concluso. Fra i protagonisti di questa sala un sempre attento Claudio Gagliardini che con uno speech sulla forza dirompente delle immagini ha fornito le giuste indicazioni per pensare ad una strategia di visual content marketing . Il relatore ha parlato di obiettivi, strategie ma soprattutto dell’importanza di essere autentici, il vero segreto per dare valore al proprio operato.

Uno dopo l’altro, due speech strettamente collegati sono stati quelli di Francesco Mattucci e Paola Buzzini: il primo ha fornito una serie di consigli su come promuovere i propri scatti su Instagram, facendo molta attenzione agli hashtag da utilizzare e segnalando interessanti case history da cui prendere spunto; la seconda ha fornito, invece, consigli su come scattare fotografie al cibo, messi poi in pratica durante il laboratorio di Food Photography tenuto al termine dell’intervento.

Cibiamoci hall

Cibiamoci hall

Il mondo del food, così come quello del wine, non si muove solo entro i confini nazionali allora è bene conoscere le principali strategie di internazionalizzazione. A tal proposito Sonia Pira, attraverso un breve ma completo intervento, ha fornito le indicazioni chiave per permettere alle aziende di aprirsi a mercati esteri.

Quella di Granoro, invece, è stata una case history in grado di far leva sulle emozioni: si tratta, infatti, di un blog per chi lontano dalla Puglia sente l’esigenza di vivere i sapori di casa propria anche a chilometri di distanza. Fra gli autori Cristiano Carriero che nel suo speech ha raccontato l’esperienza con l’azienda che ha da subito creato un rapporto human to human, un’esperienza del Made in Italy fatta di pasta e di pastatelling.

A far da filo conduttore agli interventi nella Cibiamoci Hall l’uomo dal papillon personalizzato, un frizzante Pietro Fruzzetti che, armato di cellulare per dirette Facebook, ha reso tutti partecipi (online e offline) dell’evento in corso. Il suo è stato un intervento sulla food brand strategy e, attraverso la sua simpatia, ha fatto passare messaggi importanti, uno su tutti quello sulla creatività come scintilla che avvia il motore della macchina ma che, affinché funzioni, necessita di una valida strategia.

Focus Lab – Percorso Wine

Cibiamoci - Focus lab

Cibiamoci Focus lab

Si può andare oltre il solito gioco di parole “di vino/divino”? A Cibiamoci Festival 2017 i sei interventi dedicati hanno insegnato che lo si può fare e lo si deve fare affermando, ad esempio, la presenza online dei produttori, svolgendo attività di personal branding – come insegna Andrea Galanti – ma anche raccontando la propria azienda acino dopo acino, come consiglia Gilberto Bertini. Chi è, però, il consumatore online e come si comporta? Un piccolo vademecum a cura di Massimo Rosati ha completato le informazioni di Giovanni Cappellotto sulla vendita online e quelle sulla promozione sui social a cura di Andrea D’Ottavio.

Un percorso sensoriale è invece quello compiuto da Susana Alonso che in 40 minuti ha conquistato l’aula con una degustazione virtuale, ma soprattutto grazie ad un viaggio che attraversa tutti i continenti. Le case history presentate provengono da diverse parti del mondo e hanno come tratto comune la familiarità degli elementi chiave. Parafrasando la citazione di Edoardo VII, con la quale Susana Alonso ha aperto il suo speech, un intervento ad un evento è come il vino: non si beve soltanto, si annusa, si osserva, si gusta, si sorseggia e se ne parla. E del suo intervento se ne parlerà tanto. 

Lo staff di Cibiamoci

A completare la lista degli ingredienti scelti dagli chef per la realizzazione del loro piatto, una menzione speciale va all’intero staff di Cibiamoci Festival 2017 cui non manca professionalità, voglia di lavorare e di mettersi in gioco. Fin dal primo momento disponibili per rendere impeccabile ogni fase dell’organizzazione dell’evento, Andrea Massetani, Simone Loiacono, Gabriele Pieretti e Andrea Tasselli hanno curato tutta la parte tecnica e tecnologica; Barbara Guerrini si è dedicata al progetto grafico e Stefania Scavuzzo, oltre a curare la parte amministrativa, si è dimostrata una valida “guida” fra gli sterrati di Pistoia. Le attività dell’ufficio stampa sono state guidate da Gilberto Bertini, mentre il coordinamento social è affidato a Carlos Bellini. Armato di papillon a tema, Alessio Sorrentino ha organizzato le attività di blogging con l’aiuto di Elena Mazzali, Monia Taglienti, Simone Roveda e Valentina Spinetti.

Tempi di preparazione

Alle spalle di Cibiamoci Festival 2017 ci sono mesi di lavoro iniziato già al termine della prima edizione del festival, svoltasi ad ottobre 2016. Il primo appuntamento a fare da apripista è il CibiamociMeet, un momento di confronto per raccontare la propria realtà o progetto imprenditoriale, fornendo – a chi li richiede – consigli concreti su cosa e come sviluppare il proprio business. A partire da gennaio, poi, si sono susseguite le tappe del tour che dopo Pistoia, hanno visto Perugia a febbraio e Firenze a marzo protagoniste di una serie di workshop itineranti il cui scopo è far conoscere agli operatori del settore Food strategie, strumenti e attività di digital e marketing per migliorare o consolidare la propria presenza online e creare sinergie fra coloro che vi operano.

Abbinamenti possibili

Cosa si può accostare ad un piatto come il Cibiamoci Festival 2017? Quali sono i partner che rendono unico un evento di questo tipo?

Cibo e ospitalità sono le due facce del turismo in Italia e se da una parte l’aspetto culinario è curato in ogni particolare della cena al Toscana Fair, l’ospitalità prende forma nelle partnership con le strutture ricettive che hanno accolto i partecipanti di Cibiamoci Festival 2017. Nel nostro caso l’agriturismo La Romagnana gestito dalle sorelle Michela e Valentina Becheri. Un piccolo angolo di paradiso immerso nelle verdi colline toscane, il luogo perfetto in cui bleisure e digital detox possono convivere.

Cibiamoci stand degli sponsor

Stand degli sponsor

Il percorso fra gli stand è cominciato con Latte Maremma, gli artigiani del latte toscano che insegnano ai visitatori a degustare un calice di latte. Un’esperienza non comune e che incuriosisce.

Proseguendo il nostro viaggio fra gli stand, tradizione e innovazione nella lavorazione dei salumi toscani le abbiamo incontrate nello stand del salumificio Verdiani e Magni e nel vicino stand di Cruditaly, primo progetto italiano di cucina crudista gourmet.  

Dal cibo al vino, sorsi di web ma anche di buon vino con il rosato dell’eclettica cantina La Svolta (nel nome la scelta radicale del proprietario Niccolò Lari di rivoluzionare la propria vita lasciando il lavoro in banca e dedicandosi alla terra) e con il Verdicchio ottenuto da criomacerazione della Cantina Socci. Quest’ultima un esempio di come attraverso operazioni di personal branding si può creare una brand identity diffusa e riconosciuta.

A completare il quadro, gli stand dedicati al gluten free del Forno della Salute e all’alimentazione vegana con Vegan Delicious.

Conservazione

Cibiamoci Festival 2017 è un evento che lascia un segno a chi vi prende parte: lo fa attraverso la qualità dei contenuti e la qualità delle relazioni instaurate. La traccia che lascia sui social è quella di un evento che ha generato sentiment positivo intorno all’hashtag #cibiamoci17. Il networking sui social, facilitato dalla straordinaria connessione Oscar WiFi all’interno del Vivaio Mati, ha avuto seguito all’interno del CibiamociMeet, gruppo Facebook all’interno del quale si organizzano aperitivi e degustazioni in cui approfondire temi di interesse comune.

A circa una settimana dal Cibiamoci Festival 2017 portiamo a casa una grande lezione sull’organizzazione degli eventi, imparando che c’è una grande differenza fra preparare da mangiare e cucinare: una differenza fatta di emozioni e passione e Cibiamoci Festival 2017 è un evento che ha fatto la differenza.

cibiamoci festival 2017 - Taklwalker

Analisi conversazioni online su hashtag #cibiamoci2017 – TalkWalker

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