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Lean Startup Machine Naples: costruire modelli di business sostenibili

Lean Startup Machine Naples 2015: costruire modelli di business sostenibili

Successo per la Lean Startup Machine Naples 2015, dedicato all'apprendimento pratico del metodo Lean Startup di Eric Ries.

Sono 4.704 le startup italiane iscritte al Registro delle Imprese secondo i dati raccolti a settembre 2015. Il 17,4% si trova al Sud e la sola provincia di Napoli ne conta 143. Questi dati non sono solo numeri, bensì possono essere letti come l’indice di grande fermento, di voglia di innovare e creare nuove imprese sul territorio. A Napoli sta quindi nascendo un ecosistema significativamente in continua crescita.
E proprio qui dal 23 al 25 ottobre, presso lo spazio di coworking 137A, è stato organizzato per la prima volta nel Sud Italia Lean Startup Machine Naples 2015.

Lo svolgimento

Durante i 3 intensi giorni di formazione i 21 partecipanti, suddivisi in 5 team, hanno avuto la possibilità di imparare come sviluppare la propria  idea di business per  renderla un caso di successo applicando i principi del metodo Lean (Lean Startup Machine è considerato uno dei format di maggiore successo al mondo per l’apprendimento pratico del metodo ideato da Eric Ries). Secondo questo approccio per lanciare idee o attività innovative è fondamentale individuare un percorso di business sostenibile e ridurre costi e tempi per evitare così errori e casi di fallimento. Diventa necessario quindi applicare costantemente un processo di ideazione-verifica-modifica per comprendere quali sono davvero i bisogni del mercato e dei clienti che la propria soluzione deve essere in grado di soddisfare. 

I tre giorni di Lean Startup Machine Naples 2015

Lean Startup Machine Naples: costruire modelli di business sostenibili

Una foto dal Lean Startup Machine Naples 2015.

L’edizione partenopea del format Lean Startup Machine è iniziata venerdì 25 ottobre, quando alcuni dei partecipanti hanno presentato brevemente la propria idea di business. Dopo aver scelto le idee migliori si sono formati 5 team di lavoro che hanno sin da subito iniziato a lavorare all’Experiment Board per iniziare a testare l’idea insieme e fare delle prime ipotesi.

Il secondo giorno è stato dedicato al “get out of the buiding”: i team sono usciti per intervistare direttamente i loro potenziali clienti: una prima volta per validare le ipotesi di partenza individuate e poi una seconda volta per validare la soluzione.
Questi due momenti di interazione con i potenziali clienti sono stati necessari per confrontarsi con il mercato e capire come orientare la propria idea secondo le necessità dei clienti. In questo modo “si impara ad imparare” a costruire un modello di business sostenibile attraverso un ciclo di feedback continui, importanti per capire se cambiare o continuare a lavorare a quella determinata idea. Dopo la fase di validazione è stato spiegato da mentor esperti come scegliere un MVP (Minimum Viable Product = Minimo Prodotto Attuabile), ovvero uno strategia specifica per sviluppare con la massima rapidità un prodotto o servizio che il mercato richiede.

L’ultimo giorno di Lean Startup Machine Naples 2015 ha visto nuovamente i team interagire con i potenziali clienti cercando di vendere la loro soluzione e al ritorno i giudici hanno raccolto dati e le presentazioni dei team per la valutazione finale.

Gli organizzatori

La prima edizione di Lean Startup Machine a Napoli è stata organizzata da Antonio Savarese, giornalista specializzato in innovazione tecnologica, e Antonio Russolillo , CEO di Metan Tecno e Business Angel. «Lean Startup Machine Naples 2015 – ha affermato ai nostri microfoni Russolillo – è stata un’esperienza davvero positiva. Nei 3 giorni di formazione i team hanno lavorato applicando scientificamente la metodologia lean e sono stati molto motivati nel farlo. Questo è stato possibile anche grazie ai tanti mentor presenti: professionisti provenienti da diverse realtà lavorative che lavorano quotidianamente seguendo la metologia lean».

I progetti realizzati durante l’evento

I progetti sviluppati applicando il “metodo lean” sono stati 5:

  1. Menù: applicazione con cui si possono geolocalizzare i ristoranti più vicini che preparano un piatto specifico di cui sarà possibile anche leggere le recensione di altri utenti;
  2. Sfreedo: web app che consente  di scegliere e/o acquistare prodotti alimentari prossimi alla scadenza, evitando sprechi alimentari;
  3. Ō Promise: una nuova linea di prodotti sicuri e 100% naturali per bambini, da acquistare online e consegnati direttamente a casa;
  4. social commerce : applicazione web per monetizzare le interazione generate sui social;
  5. Ticare: soluzione per gestire le code d’attesa per esami diagnostici o altre visite specialistiche.

Inoltre tutti i progetti, una volta definito il proprio modello di business, potranno essere selezionati per presentare il proprio pitch a uno degli appuntamenti mensili di networking organizzati da NAStartup.

Intervista al team vincente

Il team vincitore è stato quello di Ō Promise che ha vinto l’accesso diretto al percorso di formazione/accelerazione offerto da 012factory e la membership full di tre mesi in Talent Garden.

«Ō Promise nasce come promessa di cambiamento di una madre verso il proprio figlio, – ci ha raccontato in un’intervista il team – dal desiderio di migliorare e dalla convinzione che il cambiamento siamo noi. La nostra sfida è innestare il cambiamento, convinte dello straordinario potere di “contagio” di un’idea positivaŌ Promise vuole essere un “movimento” digitale ma anche “fisico” di mamme che come noi avvertono il bisogno di sicurezza in campo alimentare e non per i propri bambini.»

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