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Si può creare un sito web con l'intelligenza artificiale?

creazione siti web

La disponibilità di strumenti come ChatGPT ha spinto molti a provare a creare in autonomia i propri siti web, sfruttando l'intelligenza artificiale. Per tante ragioni, però, è sempre consigliabile rivolgersi a professionisti.

Aziende, liberi professionisti, associazioni non possono pensare di rinunciare oggi a un sito web che presenti al meglio la propria attività.

Per essere certi che il sito sia efficace e ben strutturato è buona norma rivolgersi a degli esperti del settore. Un’azienda interamente dedicata al mondo del web sarà di certo in grado, infatti, di strutturare e realizzare per qualsiasi tipo di realtà, lavorativa o meno, progetti digitali completi di ottimizzazione dei testi in chiave SEO, attività correlate di marketing e via di questo passo. Tra le agenzie specializzate nella creazione siti web Torino DSI Design garantisce ai propri clienti professionalità e vantaggi assicurati e continuativi. A dispetto di quanto appena detto, negli ultimi anni sta sempre più prendendo piede la consuetudine di provare a creare siti web con l’intelligenza artificiale, affidandosi non tanto a studi pregressi o a un’effettiva competenza nel campo quanto a strumenti come ChatGPT.

Cos’è e come funziona ChatGPT

Chat Generative Pre-trained Transformer – questo è il nome completo di ChatGPT – è un chatbot sviluppato dalla società OpenAI che interagisce con le persone tramite dialogo scritto.

Dotato della capacità di esprimersi con un linguaggio il più possibile naturale, è stato istruito con una grandissima quantità di informazioni prese dalla Rete stessa: il suo modello di apprendimento, il deep learning, si ispira al funzionamento cervello umano e garantisce che l’AI continui a imparare anche grazie agli scambi che ha con gli utenti.

Lo scopo con cui ChatGPT è stato sviluppato è in sintesi la possibilità di assistere nel lavoro professionisti di vario tipo, permettendo loro di risparmiare tempo. Questa AI generativa ha la capacità, infatti, di generare contenuti di varia natura cercando di rispondere nel modo più preciso possibile alle richieste degli utenti. Tra questi contenuti ci sono testi, immagini, musica, video e appunto anche codici di programmazione.

Le intelligenze artificiali sostituiranno davvero gli uomini in compiti come la scrittura di codice?

C’è una linea di pensiero secondo cui in breve tempo le AI potrebbero essere in grado di soppiantare gli esseri umani nello svolgimento di molti lavori, rendendo obsoleti e inutili anni di studi, preparazione ed esperienza.

È la stessa linea di pensiero di chi si chiede a cosa serviranno i programmatori se chiunque potrà creare un sito da zero generando il codice su ChatGPT, chi si dedicherà per mesi alla stesura di un romanzo se sarà possibile farlo in modo automatico e se giornalisti resteranno senza lavoro.

Altra criticità fatta notare spesso è che l’AI non sa distinguere tra contenuti protetti da diritto da autore e contenuti liberi: potrebbe per questo prendere spunto da scritti od opere d’arte altrui, o letteralmente plagiarli come sarebbe già successo, senza le dovute attribuzioni .

Se ChatGPT e simili faticano a identificare le fonti, inoltre, è difficile assicurarsi che tutti i loro contenuti siano corretti, non contengano fake news o informazioni sbagliate presentate come veritiere.

La notizia rassicurante è che bastano pochi accorgimenti per identificare testi, disegni o appunto stringhe di codice generati tramite AI e chi li “spaccia” come originali. Quanto al resto, per funzionare al meglio e produrre i migliori risultati, ChatGPT e gli altri sistemi simili avranno sempre bisogno della componente umana.

Le AI nascono in altre parole per aiutare le persone, non per sostituirle: se utilizzate in modo corretto possono essere di supporto per i compiti più lunghi, gravosi o ripetitivi, permettendo di risparmiare tempo.

Non si può non considerare, inoltre, che ChatGPT e le altre intelligenze artificiali hanno – e avranno sempre – dei limiti. Il chatbot di OpenAI, per esempio, attualmente non è in grado di fornire informazioni risalenti a dopo il 2021, può commettere errori di sintassi e dopo una certa quantità di caratteri comincia a ripetere gli stessi concetti. Per queste ragioni non è in grado di ultimare il lavoro, di creazione di un sito web nel caso di specie, in autonomia: il controllo umano è sempre imprescindibile per arricchire, personalizzare e al bisogno correggere i contenuti prodotti. Con i giusti accorgimenti allenandosi a utilizzarlo correttamente, ChatGPT può diventare semmai un ottimo strumento per svolgere parti di lavoro semplici e ripetitive, in modo da alla componente umana i compiti per cui sono necessari originalità, improvvisazione, intuito.

La prospettiva più rosea è, insomma, quella di una totale sinergia tra umani e AI per rendere più semplici e ottimizzare anche le task più quotidiane come la realizzazione di un sito web.

Creare un sito web con l’intelligenza artificiale è davvero possibile? A chi rivolgersi

Il principio che ogni contenuto generato dall’AI deve essere controllato e “validato” da un occhio umano vale anche, come in parte si accennava, per le stringhe di codice.

È quindi sconsigliabile, per tornare alla creazione di siti web con l’intelligenza artificiale, improvvisare e sperare che un chatbot posso fornire soluzioni efficaci.

Altrettanto sconsigliabile è fidarsi di chi usa tali strumenti, senza reali competenze ed esperienza alle spalle: solo chi crea siti web per lavoro può garantire buoni risultati finali.

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