Procedimento formale di infrazione contro X: è la prima volta che l'Europa applica il DSA

L’Unione Europea ha aperto un procedimento formale di infrazione contro X: servirà a indagare se la piattaforma di proprietà di Elon Musk ha violato gli obblighi di valutazione del rischio, moderazione dei contenuti, trasparenza e accessibilità dai dati per i ricercatori previsti dal Digital Services Act.

A farlo sapere è stato in un primo momento il Commissario europeo per il mercato interno e i servizi, Thierry Breton, con un post su X e in un secondo momento un comunicato stampa ufficiale della Commissione.

Screenshot da Twitter Profilo Thierry Breton

Perché è stato aperto un procedimento formale d’infrazione contro X e cosa vuol dire

Nell’ultimo si leggono¹ più nel dettaglio sia le ragioni che hanno portato ad aprire un procedimento formale di infrazione con X, per la prima volta in assoluto da quando è in vigore il DSA, sia gli obiettivi che l’Europa intende perseguire in questo modo e quali sono gli step successivi previsti.

Per quanto riguarda le prime, né il report sulla valutazione del rischio, né quello sulla trasparenza presentati dalla compagnia erede di Twitter sembrano aver convinto le autorità europee. Non lo ha fatto soprattutto il modo in cui il team di Elon Musk ha risposto all’ultimatum imposto dalla Commissione a ottobre 2023 quando si temeva che la piattaforma venisse utilizzata da molti utenti, compreso lo stesso patron, per diffondere disinformazione e notizie manipolate sul conflitto arabo-israeliano.

L’ultimatum della Commissione Europea a X, accusato di fare disinformazione sul conflitto arabo-israeliano

Il commissario europeo Thierry Breton ha inviato a Elon Musk una lettera per chiedergli di intervenire contro le informazioni fuorvianti su quanto sta avvenendo in Israele che circolano in queste ore in abbondanza su X.

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Il procedimento formale di infrazione servirà a verificare ora se e come X abbia predisposto un sistema per contenere la diffusione di contenuti illegali in Europa e se le risorse destinate da X alla moderazione dei contenuti siano commisurate ai rischi specifici che si presentano sulla piattaforma.

Sarà attenzionato anche il cosiddetto “Community Notes”, un sistema basato sull’AI introdotto su X allo scopo di identificare le notizie manipolate: obiettivo della Commissione sembra essere soprattutto provarne la tenuta in circostanze ad alto rischio come le elezioni o i dibattiti pubblici. La piattaforma dovrà rispondere anche di dubbi circa la reale possibilità garantita ai ricercatori di accedere ai dati X per fini scientifici e di ricerca.

Anche il sistema delle cosiddette “spunte blue” passerà al vaglio delle autorità europee: il dubbio è, infatti, che per come strutturato possa trarre in inganno gli utenti (il comunicato stampa della Commissione parla a propositi proprio di «deceptive design»).

Comportamenti come quelli appena elencati, se effettivamente messi in atto dalla compagnia o dal suo staff, costituiscono una violazione, in diversi commi, del Digital Services Act.

Cosa succederà ora a X in Europa

L’apertura del procedimento formale di infrazione contro X è, come si legge tra le righe del comunicato ufficiale, una sorta di “atto dovuto” che permetterà alle autorità europee di continuare a raccogliere prove e informazioni, potendo procedere, per esempio, a condurre interrogatori o ispezioni.

Quella che si prospetta nell’immediato è, insomma, un’indagine approfondita che potrebbe eventualmente portare – entro limiti di tempo che non sono definiti dal DSA ma dipendono dalla complessità del caso e da quanto Elon Musk e il proprio team si dimostreranno propensi a collaborare con la Commissione – a misure provvisorie, decisioni di non conformità, ma anche ad accordi che consentano di sanare le questioni al centro del provvedimento.