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Stabili le letture dei giornali in Italia (che si fanno, però, sempre più digitali)

giornali italiani e stranieri

Secondo i dati Audicom sistema Audipress, il numero di lettori italiani di quotidiani e periodici è rimasto stabile quest'anno. Sono aumentate le letture in formato digitale, trasversalmente tra i diversi gruppi demografici.

Secondo gli ultimi dati sulla lettura di quotidiani e periodici in Italia disponibili, il comparto è essenzialmente stabile, con 31.7 milioni di italiani che leggono o sfogliano almeno un titolo stampa su carta e/o digitale ogni mese: nello specifico, oltre sei italiani su dieci tra quelli che hanno più di 14 anni.

I dati sono stati ottenuti da rilevazioni di Audicom – sistema Audipress 2023/I e riportano e l’ultimo, in particolare, registra una percentuale in crescita di appena lo +0.9% rispetto all’edizione precedente realizzata nel secondo trimestre del 2020, in piena emergenza coronavirus.

lettori di giornali in italia quanti sono nel 2023

Si consolida l’abitudine degli italiani a leggere quotidiani e periodici digitali

Durante lockdown e quarantene i consumi culturali e mediali degli italiani cambiarono repentinamente: ci fu un boom di connessioni a Internet, per esempio, che per quanto riguarda i giornali si tradusse in un aumento di letture digitali (il loro valore sarebbe più che triplicato da metà 2020).

A distanza di tre anni e a pandemia conclusa, quegli stravolgimenti sembrano essersi trasformati in abitudini consolidate: basti pensare a come sono continuati a crescere sia la penetrazione e sia il consumo abituale di Internet.

Secondo gli ultimi dati sulla lettura di quotidiani e periodici in Italia di Audicom/Audipress il formato replica – e, cioè, la versione digitale dei giornali – viene letto da 7 milioni di lettori: il 3.6% in più rispetto alla precedente edizione.

La crescita dei lettori di giornali in formato digitale è stata trasversale nei vari segmenti socio-demografici.

È una tendenza, quella all’incremento dei lettori replica, di cui dà conferma anche il dato riferito agli ultimi 30 giorni: rispetto all’edizione 2020/II gli individui che in questo orizzonte temporale hanno letto o sfogliato almeno un titolo stampa in digitale sono stati 4.8 milioni in più, passando da poco più del 4% della popolazione con più di 14 anni al 13.5%.

aumento lettori replica ultimi 30 giorni 2023

I dati sulla lettura di quotidiani e periodici confermano la centralità della stampa nelle diete mediatiche degli italiani

Altri dati sulla lettura di quotidiani e periodi in Italia emersi dal sistema Audipress 2023/I rilevano che: nel giorno medio il 22.5% degli italiani legge uno dei principali quotidiani su carta e/o digitale replica (si tratta di 11.7 milioni di lettori, con quasi 17 milioni di letture); nell’arco dei sette giorni ci sono oltre 13.1 milioni di letture per i settimanali (con 8.6 milioni di lettori, cioè il 16.5% degli adulti con più di 14 anni); ogni mese ci sono quasi 12.5 milioni di letture per i mensili (per un totale di 8.4 milioni di lettori, il 16% degli italiani over 14).

Le frequenze di lettura prevalenti sono quelle medie e alte rispetto a quelle solo occasionali, a conferma che i lettori di quotidiani e periodici in Italia sono perlopiù lettori regolari.

giornali comportamenti di lettura degli italiani 2023

Nell’insieme questi insight suggeriscono, dunque, che «la stampa rimane un importante riferimento in un contesto sociale caratterizzato da una complementarietà di mezzi di comunicazione e pluralità di esposizione», come scrivono da Audicom/Audipress.

Il valore ancora riconosciuto dal lettore al mezzo giornale si può dedurre anche dalle quote di lettura di copia comprata: il 61.5% delle letture di quotidiani sono riferite a quotidiani acquistati personalmente o in famiglia o per cui si ha un abbonamento e lo stesso vale per il 77.1% delle letture di settimanali e per il 72.2% di mensili (secondo i dati sulla lettura di quotidiani e periodici in Italia precedenti, le stesse quote erano nel 2020/II per i quotidiani il 47.2%, il 62.3% per i settimanali e il 60,5% per i mensili).

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