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Sfruttare al meglio le potenzialità di LinkedIn: i suggerimenti di Pamela Serena Nerattini
In occasione del WMF 2023 abbiamo chiesto alla consulente Pamela Serena Nerattini come studenti, freelance e lavoratori alla ricerca di un nuovo impiego possano sfruttare al meglio LinkedIn e le sue diverse funzioni.
LinkedIn offre numerose – e interessanti – opportunità per chi è in cerca di un nuovo lavoro che gli garantisca maggiori possibilità di fare carriera o un migliore work life balance , per i liberi professionisti che vogliano ampliare la propria base clienti, per gli studenti che si preparano a entrare nel mercato del lavoro. Al WMF 2023 – We Make Future Fiera Internazionale e Festival sull’ innovazione Tecnologica e Digitale ne abbiamo parlato con Pamela Serena Nerattini, consulente LinkedIn e comunicazione interna.
Interagire con gli altri membri è la chiave del successo su LinkedIn secondo Pamela Serena Nerattini
Dall’esperta arriva innanzitutto una rassicurazione: «normalmente su LinkedIn le persone sono gentili» e propense a rispondere e interagire con gli altri iscritti.
Questo vuol dire per esempio che chi, cavalcando il trend delle Grandi Dimissioni, stia pensando di licenziarsi e intraprendere un nuovo percorso professionale in un campo completamente differente da quelli in cui ha già lavorato potrebbe «cercare dei mentor, persone che fanno già quel mestiere e andare a chiedere loro il dietro le quinte: quali sono i passi sbagliati da non fare, qual è la parte più difficile, eccetera».
Più in generale, il consiglio per chi sta provando a costruire la propria presenza sul social professionale di casa Microsoft è di non farlo in ottica push: «quando una persona che non conosciamo prova a venderci qualcosa non siamo mai contenti – sottolinea infatti Pamela Serena Nerattini – e lo stesso vale su LinkedIn».
Meglio provare ad attrarre nuovi datori di lavoro, recruiter e potenziali clienti attraverso i contenuti. Tramite ciò che si scrive su LinkedIn e come lo si fa è più probabile, peraltro, attrarre persone con cui si condividono interessi e visioni, persone simili a sé e con cui si lavorerà meglio.
Usare LinkedIn al meglio: qualche consiglio per studenti, liberi professionisti, chi sta cambiando lavoro
I tanti liberi professionisti che oggi frequentano la piattaforma, attratti anche dagli appositi strumenti LinkedIn per freelance, per esempio, potrebbero provare a raggiungere nuovi clienti proponendo casi di studio:
«in questo modo dimostriamo di essere competenti, di aver già lavorato in qual campo e di aver trovato delle soluzioni. Un piccolo trucco [è condividere] casi di studio veri o verosimili: non è detto che abbiamo tutti i casi di studio possibili e immaginabili verso il target che voglio raggiungere, ma possiamo sempre costruirli».
Gli studenti farebbero bene a usare LinkedIn, invece, soprattutto in funzione d’ascolto e, cioè, per guardare a cosa fanno le aziende in cui vorrebbero lavorare, studiare cosa condividono manager e prendere spunto da questo per cominciare a costruire il proprio brand personale.
L’invito è, in vista dell’ultimo obiettivo, a non avere paura di mostrarsi su LinkedIn per quello che si è veramente. «I recruiter – ha ribadito, infatti, Pamela Serena Nerattini durante l’intervista al WMF! 2023 – sono persone come noi e spesso cercano la persona più che il professionista. Far capire che persone siamo, che valori abbiamo, in che modo ci poniamo» è un buon punto di partenza.
Certo non bisogna sottovalutare la privacy, né che controllare i profili social dei candidati durante il processo di selezione è un pratica ormai diffusa nella maggior parte dei reparti risorse umane (pratica detta, in gergo, “ social recruiting ”) e che sarebbero da evitare per questo post controversi, foto compromettenti e ogni altro contenuto che potrebbe mettere in cattiva luce agli occhi di selezionatori e potenziali datori di lavoro.