Il rapporto degli italiani con le tecnologie di realtà immersiva secondo una ricerca del Metaverse Marketing Lab del Politecnico di Milano

Realtà aumentata, realtà estesa, realtà virtuale e metaverso sono espressioni e termini ormai molto diffusi a livello globale. Per scoprire quanto sono informati gli italiani su questi argomenti e quanto sono abituati a utilizzare le tecnologie di realtà immersiva, il Metaverse Marketing Lab del Politecnico di Milano ha condotto uno studio sul tema i cui risultati sono stati diffusi in una nota stampa rilasciata il 22 giugno 2023.

La ricerca è stata realizzata in collaborazione con Izi Metodi, Analisi e Valutazioni Economiche e, secondo Stafano Lalli, partner di questa società, lo studio in questione «rappresenta un primo passo per misurare la diffusione di una tecnologia e il suo impatto sulla società in una fase di prima adozione».

Diffusione delle tecnologie di realtà immersiva in Italia: la ricerca del Metaverse Marketing Lab

Anche se negli ultimi mesi alcune aziende hanno scelto di ridurre gli investimenti collegati al metaverso, il tema resta un trend a livello globale e continua a stuzzicare la curiosità degli utenti anche in Italia. Molte persone, enti e imprese hanno così iniziato a utilizzare il termine “metaverso” per riferirsi a esperienze di realtà immersiva che riguardano l’utilizzo di tecnologie come la realtà virtuale e la realtà aumentata, per esempio. Occorre però precisare a tal proposito che esperti come il fondatore e CEO di Meta Mark Zuckerberg presentano invece il metaverso come un «progetto a lungo termine» che è ancora in fase di sviluppo, come riportato in un articolo di The Guardian pubblicato a maggio 2023.

Anche se il concetto di “metaverso” potrebbe non essere ancora ben chiaro e definito, sembra che gli italiani abbiano invece più familiarità con l’argomento realtà immersiva e con le tecnologie che, come fatto notare, vengono spesso collegate a quello che dovrebbe essere, in futuro, il metaverso.

Proprio su questo tema si è focalizzato lo studio condotto dal Metaverse Marketing Lab basato su un campione di mille italiani con un’età compresa tra i 16 e i 50 anni. La ricerca si è focalizzato nello specifico sul grado di conoscenza e di utilizzo delle tecnologie di realtà immersiva (con cui si fa riferimento all’interno dello studio a «AR, VR, XR e metaverso») in Italia, come si legge nel comunicato stampa).

Conoscenza del metaverso e utilizzo della realtà immersiva nel nostro Paese

Secondo la ricerca in questione, tra gli intervistati sono davvero tanti quelli che ammettono di conoscere il metaverso e le differenti tecnologie di realtà immersiva: per la precisione, come si legge nella nota stampa, l’88,9% ha già sentito parlare di AR, VR, XR e del metaverso.

Si tratta di un dato non indifferente, considerata la maggiore conoscenza di questo macroargomento rispetto a quella di altre tecnologie “di tendenza” come la blockchain (di cui solo il 51,2% degli intervistati ammette di averne sentito parlare) e l’intelligenza artificiale (62,7%). Anche le criptovalute, però, sarebbero tra le tecnologie con cui si ha particolare familiarità: il 94,5% dei soggetti intervistati ha dichiarato infatti di conoscerle.

Anche se le esperienze immersive sembrano non essere più una novità per gli italiani, sono un numero ristretto coloro che hanno avuto un contatto diretto con le relative tecnologie: soltanto «il 9,7% di chi conosce il metaverso dichiara di aver già usato tecnologie di web 3D», come si legge nella nota stampa.

Considerato che la popolazione italiana con un’età comprese tra i 16 e i 50 anni corrisponde a circa 25 milioni di individui, il Metaverse Marketing Lab ha stimato che almeno 2,1 milioni di italiani abbiano già provato la realtà aumentata, estesa o virtuale almeno una volta. Poiché però molte della applicazioni di web 3D si rivolgono a un target più giovane rispetto ai 16 anni, come si apprende dal comunicato stampa è probabile che almeno 2,5 milioni gli utenti abbiano già sperimentato queste tecnologie.

Dai soggetti intervistati che hanno risposto di aver già fatto uso delle tecnologie di realtà immersiva il 36% ammette di averle utilizzate nel contesto dei videogiochi in ambiente 3D come Roblox o Fornite; il 34% ha menzionato invece delle applicazioni di realtà aumentata per lo smartphone; il 33% ha menzionato l’utilizzo di visori di realtà virtuale. Soltanto il 10% degli intervistati ha dichiarato di aver fatto uso di piattaforme di mondi virtuali come Decentraland e The Sandbox.

Mentre sono in tanti coloro che hanno già sperimentato queste tecnologie, sono molti di meno gli utenti che ne fanno uso quotidianamente (o quasi): si tratta infatti perlopiù di persone che le usano a scopo professionale oppure appassionati di videogiochi 3D (che corrispondono, secondo il comunicato, al 21% del totale degli utilizzatori).

Come fanno notare Lucio Lamberti e Giuliano Noci, responsabili scientifici del Metaverse Marketing Lab, i risultati in questione «testimoniano sì una fase seminale della diffusione della tecnologia, ma anche una forte curiosità e un atteggiamento aperto e non pregiudizievole nell’approccio alle tecnologie immersive e del metaverso». Come aggiungono gli esperti, sarà interessante notare come evolverà la situazione nel nostro Paese dove ci potrebbe essere un aumento della base di utenti oppure un incremento dell’intensità di utilizzo di queste tecnologie da parte degli utenti esistenti.