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Com'è cambiato in un anno il traffico di ricerca secondo Semrush

ricerche sui motori di ricerca

Che argomenti sono stati cercati di più sui motori di ricerca e in che modo? Come stanno cambiando le SERP e perché? Semrush prova a rispondere a queste (e altre) domande con "Stato della Ricerca 2023".

Con “Stato della Ricerca 2023” Semrush torna ad analizzare cosa gli utenti hanno cercato quest’anno su Google e gli altri motori di ricerca e soprattutto come lo hanno fatto e a offrire ai marketer tips utili per rendere più efficaci le proprie strategie digitali.

Il traffico web (e quello di ricerca) è in calo a livello globale

Come anche altri studi, quello di Semrush conferma innanzitutto che il traffico web si è normalizzato negli scorsi mesi e man mano che il mondo usciva dalla pandemia di COVID-19.

All’inizio del 2022 il traffico di ricerca ha contribuito, infatti, al 16% del traffico complessivo sui siti web analizzati – i primi 50mila domini americani per numero di visite, secondo il SEO tool dell’azienda – mentre nello stesso periodo del 2021 rappresentava il 21%.

Più nel dettaglio, i livelli di traffico sono crollati da marzo a giugno 2022 per riprendersi solo a fine anno e «ci sono stati picchi prevedibili a marzo in seguito all’invasione russa dell’Ucraina e cali correlati all’aumento dei prezzi e ai licenziamenti delle big tech nella seconda metà del 2022», come ha raccontato Valentina Pacitti, responsabile delle comunicazioni aziendali di Semrush Italia.

Se si considerano i risultati dell’interno anno, comunque, quello proveniente dalle ricerche su Google e gli altri motori di ricerca rappresenta quasi un quinto – oltre il 18% – del traffico totale sui siti in esame.

Che cosa si cerca di più sui motori di ricerca e come

All’interno di “Stato della Ricerca 2023” Semrush ha individuato le categorie leader nella ricerca e quelle che, invece, sono risultate in calo.

Negli scorsi mesi gli utenti hanno effettuato ricerche soprattutto su elettronica, media, ristoranti, food delivery e bellezza & cosmetica: questo vuol dire che chi opera in tali settori ha ancora buone opportunità di crescere tramite una strategia SEO efficace e su misura.

Al contrario, le ricerche online riguardo a moda e abbigliamento sono crollate nel corso del 2022 e un calo più moderato è stato riscontrato anche per quelle su formazione online, viaggi, assistenza & tecnologia: il corollario è che la competizione sul traffico si è fatta più serrata e che una semplice keyword strategy non basta più – e sempre meno lo farà in futuro – per attrarre traffico sui siti di questi settori. Il consiglio degli esperti di Semrush è, così, di diversificare e integrare quanti più canali possibili nella propria strategia digitale.

traffico di ricerca per settore 2023 semrush

Fonte infografica: Semrush

Proprio a proposito di parole chiave e keyword strategy, lo studio ha mostrato come almeno il 29% degli utenti passi da una parola chiave all’altra prima cliccare su un risultato: provare a posizionarsi per quante più keyword possibili è, così, un consiglio utile per ogni business.

numero di keyword per intento di ricerca 2023

Fonte infografica: Semrush

Nello studio “Stato della Ricerca 2023” Semrush esplora le principali tendenze del momento

Un’altra delle tendenze SEO individuate dallo studio di Semrush sul traffico di ricerca nel 2023 è il forte aumento (42%) su desktop della comparsa di immagini e caroselli tra i risultati organici. Per quanto riguarda le ricerche effettuate da mobile si è registrato, invece, un importante incremento dei video, con i “prodotti popolari” che rappresentano oggi un quarto delle ricerche (percentuale in crescita del 17% rispetto allo scorso anno). In altre parole? Le SERP di Google stanno diventando sempre più visuali per velocizzare la navigazione ed è un aspetto che non si può ignorare nel definire la propria strategia SEO.

L’aumento delle connessioni mobili ha avuto come conseguenza il sorpasso del CTR medio dei dispositivi mobili su quello del desktop e tanto dovrebbe bastare, come sottolineano dalla compagnia, per cominciare a pensare ai propri contenuti – se ancora non è così – con un approccio «mobile-first».

Tra le altre cose impossibili da non ignorare quando si definisce la propria strategia SEO c’è infine, sottolinea Semrush nello studio “Stato della Ricerca 2023”, la svolta sempre più commerciale che Google sta dando alle proprie SERP. Se le pagine dei risultati di ricerca sono più orientate all’acquisto cambiano anche le parole chiave prominenti che, non a caso, sono risultate quest’anno le keyword commerciali (apparse nel 2022 lo 0.7% in più rispetto all’anno precedente) e le keyword transazionali (+4.7%).

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