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Meta è stata obbligata dall'Antitrust a riprendere le trattative con la SIAE

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La musica italiana potrebbe tornare su Facebook e Instagram prima del previsto: l'AGCM ha chiesto infatti a Meta, oltre che di riprendere le trattative con la SIAE, anche di ripristinare i singoli brani previa autorizzazione.

L’Antitrust obbliga Meta a riprendere le trattative con la SIAE per quanto riguarda la licenza d’uso sulle proprie piattaforme dei brani della musica italiana coperti da copyright in catalogo della collecting.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato era già intervenuta sull’accordo saltato tra Meta e SIAE lo scorso 4 aprile 2023, quando aveva aperto un’istruttoria e prospettato misure cautelari nei confronti di Meta, accusata di abuso di dipendenza economica.

In breve, la tesi sostenuta dall’AGCM era stata allora che la compagnia di Zuckerberg avesse approfittato del minore potere economico della Società Italiana Autori ed Editori per proporre una cifra «inadeguata» per il rinnovo della licenza d’uso dei brani musicali, rifiutandosi peraltro di fornire informazioni che avrebbero potuto rivelarsi utili all’ultima per valutare la «congruità» della stessa proposta.

Le memorie scritte e le audizioni delle parti sembrano aver confermato l’authority nella propria decisione e a procedere con le misure cautelari: è per questo che ora l’Antitrust obbliga Meta a riprendere le trattative con la SIAE immediatamente e a farlo «mantenendo un comportamento ispirato ai canoni di buona fede e correttezza»1, come si legge nella nota ufficiale dell’AGCM.

Cosa succede ora che l’Antitrust obbliga Meta a riprendere le trattative con la SIAE

Nella pratica, Meta sarà obbligata a fornire alla SIAE tutte le informazioni che questa reputi necessarie a portare a buon fine la trattativa sulla licenza d’uso per i brani musicali del proprio catalogo.

In caso di disaccordo tra le parti su quante e quali siano tali informazioni necessarie a finalizzare l’accordo è già previsto l’intervento di un fiduciario «terzo, indipendente e in possesso di adeguata competenza tecnica», nominato dalla stessa authority.

Tra le righe del provvedimento dell’Antitrust sembra di leggere, insomma, la necessità di arrivare velocemente a un accordo su una questione che, come la stessa ha sottolineato in precedenza, rischia di turbare le dinamiche del mercato musicale e creare danni economici ingenti a una considerevole quantità di soggetti.

La musica italiana sta per tornare su Facebook e Instagram?

L’impossibilità di usare la musica italiana su Facebook e Instagram, infatti, ha causato e continua a causare danni e perdite di ricavi non indifferenti ad artisti e case discografiche, ma anche ai numerosi creator e alle aziende che sono soliti utilizzare brani e tappeti musicali all’interno delle proprie condivisioni.

È anche per questa ragione che non solo l’Antitrust obbliga Meta a riprendere le trattative con la SIAE, ma anche a rendere nuovamente disponibile la musica italiana sulle proprie piattaforme.

Qualcosa si era già mosso in questo senso nelle scorse settimane quando, grazie alla collaborazione con altre collecting italiane come Soundreef, Meta aveva ripristinato2 alcuni brani, quelli scritti e interpretati solo ed esclusivamente da autori e compositori che non fossero amministrati da SIAE: insieme all’accordo saltato con l’ultima, che rappresenta ancora una larga fetta degli artisti italiani, era saltata infatti anche la possibilità di condividere su Facebook e Instagram qualunque brano avesse anche solo come co-autore o co-interprete qualcuno iscritto alla società.

Ora Meta potrà ripristinare sulle proprie piattaforme anche brani scritti o interpretati da o in partecipazione con artisti in catalogo alla SIAE, chiedendo preventivamente l’autorizzazione della società almeno finché non si sarà giunti a un accordo definitivo.

Le reazioni al provvedimento dell’AGCM che spinge Meta e SIAE verso un accordo

Le reazioni nei confronti della decisione dell’Antitrust, come prevedibile, non sono tardate ad arrivare.

La SIAE ha fatto sapere di essere «molto soddisfatta» per la decisione dell’AGCM e di volere «tornare a sedere al tavolo della trattativa in maniera paritaria, avendo dal colosso Meta tutte le informazioni necessarie per consentirci di ristabilire un equilibrio nell’intero rapporto commerciale»3. Sono le parole del presidente Salvatore Nastasi che si è detto anche convinto che si apra in questo modo «una nuova pagina nella storia dei rapporti tra questa grande piattaforma tecnologica e il diritto d’autore nazionale».

Un portavoce di Meta ha fatto sapere invece che, pur non condividendo la decisione dell’authority, la compagnia accoglie «con favore l’opportunità offerta a tutte le parti coinvolte di tornare al tavolo delle trattative per raggiungere una soluzione condivisa».

Note
  1. Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato
  2. Soundreef
  3. Società Italiana Autori ed Editori
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