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Una sorta di consulta giovanile aiuterà TikTok a diventare più sicura per bambini e ragazzi

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I quindici membri del TikTok Youth Council, tutti con un'età tra i 15 e i 18 anni, potranno suggerire alla piattaforma modifiche da fare e funzioni da introdurre perché risulti un posto davvero sicuro anche per i minori.

«Ascoltare gli adolescenti e fare cambiamenti sulla base di quanto hanno da dire è uno degli step più importanti che possiamo compiere per continuare a costruire una piattaforma sicura» anche per i più piccoli. Così Suzy Loftus, head of USDS trust & safety, ha commentato la nascita del TikTok Youth Council: una sorta di consulta giovanile che aiuterà ByteDance a riprogettare l’esperienza utente della piattaforma e introdurre nuove funzioni che vadano incontro ai gusti e ai bisogni – di sicurezza, privacy, ma anche di ispirazione, divertimento, eccetera – degli utenti più giovani.

Com’è composto e che compiti ha il TikTok Youth Council

Del TikTok Youth Council attualmente fanno parte quindici ragazzi di un’età compresa tra i 15 e i 18 anni e provenienti da paesi diversi tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Brasile, Indonesia, Irlanda, Kenya, Messico e Marocco.

Durante il secondo incontro del consiglio che si è tenuto a febbraio 2024 e a cui ha partecipato anche il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, i quindici membri hanno chiesto conto alla piattaforma delle recenti modifiche fatte e novità introdotte all’interno dello Youth Portal e di come prosegue l’iter dopo che un utente o un contenuto sono stati segnalati come inopportuni.

Come è raccontato in un post sul blog aziendale, però, già dal primo incontro che si è tenuto a dicembre 2023, lo Youth Council di TikTok ha fissato priorità e obiettivi da raggiungere quest’anno.

Tra questi ci sono «focalizzarsi di più sul benessere degli adolescenti e sull’inclusione e assicurarsi che TikTok continui a essere uno spazio sicuro e accessibile dove i giovani possano mostrarsi per come sono veramente»1.

Da tempo, del resto, policy e linee guida della piattaforma hanno come priorità mantenere «positive e ispirate» le community di tiktoker.

Da dove nasce l’esigenza di una sorta di consulta giovanile di TikTok

Creato in collaborazione con Praesidio Safeguarding, un’agenzia specializzata in sicurezza online, il nuovo TikTok Youth Council sembra essere insomma una risposta alle numerose vicende che hanno visto la piattaforma cinese finire sotto i riflettori e qualche volta sul banco degli imputati per come si prende cura degli utenti minorenni. Per citare solo le più recenti, a inizio 2023 molti campus americani hanno bannato TikTok per dubbi sul profilo della privacy e della sicurezza; nei primi mesi del 2024 invece la Commissione europea ha avviato un procedimento formale contro TikTok per presunte infrazioni del Digital Services Act e in Italia l’AGCM ha comminato una maxi multa da 10 milioni di euro a TikTok per come seleziona e modera i contenuti destinati ai minori, proprio negli stessi giorni in cui la città di New York è stata la prima a fare causa a diversi social media, incluso TikTok, e gli Stati Uniti discutevano una norma che avrebbe potuto avere come esito finale un nuovo ban di TikTok.

Lo studio di YouGov sulle abitudini digitali delle famiglie

A convincere la piattaforma a dotarsi di uno strumento in più per garantire la sicurezza dei bambini online devono essere stati, oltre alle querelle appena citate, anche i dati di una ricerca condotta da YouGov in collaborazione con ConnectSafely su cosa genitori e figli si aspettano quando navigano in Rete e dalle principali piattaforme digitali.

L’insight chiave dello studio è che la maggior parte di adolescenti tra i 13 e i 17 anni e di genitori di ragazzi in quella fascia d’età si aspettano oggi di poter lavorare affianco alle piattaforme digitali.

Un genitore su quattro tra quelli intervistati, più nel dettaglio, utilizzerebbe strumenti per limitare il tempo che i figli trascorrono online o per bloccare l’accesso a determinate tipologie di contenuti o utenti, ma non ne conosce l’esistenza (nel 12% dei casi) o non sa come utilizzarli (nell’8% dei casi). Genitori e famiglie americani risultano più avvezzi, rispetto a quelli di altre nazionalità, a utilizzare impostazioni e strumenti per il parental control.

I risultati di YouGov e ConnectSafely sono meno rosei quando si tratta della capacità di genitori e figli di confrontarsi sull’uso corretto della Rete e degli strumenti digitali. È vero infatti che la maggior parte delle famiglie intervistate discute almeno una volta alla settimana di quello che i figli fanno online e quando utilizzano servizi come TikTok, ma è altrettanto vero che circa due adolescenti su cinque evitano di affrontare con genitori e adulti responsabili argomenti come il bullismo o il body shaming di cui spesso sono vittime online perché non si sentono a proprio agio nel farlo. Lo stesso non si può dire, invece, di argomenti come i contenuti generati dalle intelligenze artificiali che, stando alla ricerca in questione, sono temi che su cui sia adolescenti (nell’82% dei casi) e sia genitori (80%) non provano disagio a confrontarsi.

abitudini digitali famiglie 2024

Fonte: YouGov/ ConnectSafely


Sulla base di queste evidenze e per permettere alle «famiglie di dar vita e godersi momenti memorabili», come ha continuato Suzy Loftus, a corredo delle attività del TikTok Youth Council sono state annunciate per i prossimi mesi campagne educative e iniziative di media literacy con cui la piattaforma si impegna a combattere fake news , contenuti manipolati e che in diverso modo possono avere effetti negativi sulla salute e il benessere degli utenti più giovani.

Note
  1. TikTok

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