Home / Comunicazione / Perché TikTok è di nuovo a rischio ban negli Stati Uniti

Perché TikTok è di nuovo a rischio ban negli Stati Uniti

novità tiktok

Ha ricevuto il primo sì, da parte della camera bassa, una norma che se approvata di fatto renderà TikTok non più disponibile negli USA. Le accuse per ByteDance sono quelle, non nuove, di minare la sicurezza nazionale.

La House of Representatives ha votato il 13 marzo 2024 una norma che mette TikTok a rischio ban negli Stati Uniti. Se arriverà il voto favorevole anche del Senato e del presidente americano, ByteDance, la compagnia cinese proprietaria della piattaforma, dovrà disinvestire dai propri asset statunitensi e non continuerà a essere garantita quindi l’operatività nel Paese di un servizio che al momento conta, secondo delle stime, circa 170milioni di iscritti.

TikTok è un pericolo per la sicurezza nazionale americana? Le ipotesi che hanno portato alla discussione di una nuova norma

Le ragioni che hanno visto la classe politica americana unita – la norma appena approvata alla camera bassa ha avuto l’appoggio unanime di repubblicani e democratici – nel sostenere la necessità che ByteDance disinvesta dagli Stati Uniti sono ragioni di “sicurezza nazionale”, come sono state definite ufficialmente.

ByteDance è obbligata infatti, come tutte le altre compagnie cinesi, a condividere informazioni con il governo di Pechino e il sospetto è quello (vecchio) che tali informazioni siano utilizzate a scopi di propaganda, spionaggio e warfare.

Numerosi dubbi sono stati sollevati anche per quanto riguarda la privacy e, cioè, sulla reale capacità della casa madre di TikTok di garantire la riservatezza dei dati dei propri iscritti, nonostante le diverse rassicurazioni a proposito arrivate nel tempo dalla compagnia.

I motivi per cui TikTok è di nuovo a rischio ban negli Stati Uniti sono, insomma, gli stessi per i quali già Trump, all’epoca della propria presidenza, aveva fatto guerra alla piattaforma di casa ByteDance e per cui, più di recente, TikTok è stata messa al bando da alcuni campus americani e dai dispositivi dei dipendenti della Commissione Europea.

Con un inaspettato voltabandiera Donald Trump ora si è detto1 contrario, comunque, a un provvedimento che potrebbe avere come conseguenza l’impossibilità di utilizzare TikTok in America. Se ciò avvenisse ne risulterebbero rafforzati i servizi di Meta: è questa la tesi sostenuta dal repubblicano in corsa per le presidenziali del 2024 che non sembra aver mai superato il fatto di essere stato “depiattaformizzato” da Facebook e Instagram per quanto successo al Congresso durante la cerimonia di ratifica della vittoria democratica del 2020.

In vista del voto americano molti soggetti, giuridici e che si occupano di gestione delle piattaforme, sono a lavoro per stabilire regole più chiare e che scongiurino proprio provvedimenti d’urgenza come il ban sulle principali piattaforme digitali subito da Trump.

La norma che mette TikTok a rischio ban in America ha superato il primo step: cosa succede adesso

L’ultima parola sulla questione spetta ora prima al Senato, che dovrà anch’esso approvare la norma che mette TikTok a rischio ban negli Stati Uniti, e poi al presidente degli Stati Uniti che dovrà firmarla. Dal canto proprio Joe Biden ha più volte ribadito2 pubblicamente di essere pronto a firmare gli atti non appena li avrà ricevuti, nonostante nelle scorse settimane l’avvio della campagna elettorale su TikTok aveva fatto pensare a una maggiore apertura sulla questione.

Dopo la firma del presidente, e salvo la possibilità di fare ricorso entro 165 giorni, ByteDance avrà un tempo di sei mesi per dismettere i propri asset statunitensi. Per farlo, però, dovrà prima ricevere il consenso del governo cinese e Pechino ha già altrettanto pubblicamente ribadito3 di non essere disposto a concederlo.

Se anche la compagnia fosse autorizzata a disinvestire dagli USA si porrebbe comunque, come hanno fatto notare4 alcuni commentatori, un secondo ordine di problemi: trovare aziende o capitali nazionali davvero disposti a rilevare gli asset americani di ByteDance. Ai tempi della prima ipotesi di ban di TikTok negli Stati Uniti non fu semplice farlo, nonostante le presunte trattative avviate con aziende come Microsoft, Oracle, Wallmart.

L’ipotesi più probabile è insomma che, con ByteDance costretta a disinvestire dagli Stati Uniti e nell’impossibilità di trovare una proprietà tutta americana per TikTok, gli app store non potranno più legalmente renderla disponibile per il download agli utenti USA.

Che effetti avrebbe un eventuale ban di TikTok negli Stati Uniti

Non è ancora bene chiaro se la norma in corso di approvazione negli USA avrà a oggetto solo ByteDance, e quindi TikTok, o anche altre compagnie cinesi che con i propri servizi operano negli Stati Uniti, come WeChat o Tencent.

I contrari alla norma che potrebbe risultare in un ban di TikTok negli Stati Uniti hanno fatto notare che il quadro che si prospetta è quello di una grave violazione di un diritto costituzionale, qual è la libertà di parola, a danni di milioni di utenti che utilizzano la piattaforma ogni giorno.

Altri hanno fatto notare che, con il voto per eleggere il prossimo presidente degli Stati Uniti alle porte, bannare TikTok vorrebbe dire privare il dibattito pubblico di un importante terreno di informazione, confronto e partecipazione politica soprattutto per i più giovani.

A questo si aggiungono, come ha fatto notare soprattutto il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, commentando il voto positivo della House of Representatives, i danni economici di un eventuale ban della piattaforma per le tante imprese che vi investono e per i tanti creator che ne fanno un uso professionale.

Note
  1. BBC
  2. Reuters
  3. The Washington Post
  4. The New York Times

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

Resta aggiornato!

Iscriviti gratuitamente per essere informato su notizie e offerte esclusive su corsi, eventi, libri e strumenti di marketing.

loading
MOSTRA ALTRI