Best Global Brands 2023: quali sono i migliori brand globali secondo Interbrand e perché

La società di consulenza sui marchi Interbrand ha presentato, come fa ormai da vent’anni, la classifica Best Global Brands 2023.

Si tratta di uno studio che decreta di anno in anno i 100 brand globali che hanno un maggiore valore economico in cui, come da parole di Gaia Pedinelli, director economics della sede italiana di Interbrand, riportate nella nota stampa, vengono analizzate:

«la performance finanziaria, l’influenza del brand nel processo d’acquisto e la sua forza competitiva, identificando i driver principali di creazione di valore e individuando i brand che si sono distinti chiaramente in termini di leadership, guardando oltre al business».

Alcuni insight presentati da Interbrand per il Best Global Brands 2023

Lo studio effettuato da Interbrand ha fatto emergere un rallentamento nella crescita del valore totale dei cento migliori brand che, mentre nel 2022 era cresciuto del 16%, nel 2023 ha registrato un incremento di solo il 5,7%. Un rallentamento dovuto, secondo Interbrand, a tre fattori in particolare: l’incertezza di previsioni economiche, la mancanza di strategie indirizzate alla crescita e una minor efficacia della brand leadership.

Anche Gonzalo Brujó, global CEO di Interbrand, ha sottolineato questa fase di decrescita:

«dopo alcuni anni di crescita sostenuta, siamo entrati in una fase di stallo che vede una crescita più moderata del valore dei brand, come dimostrato dalla classifica di quest’anno.

Le imprese che hanno assistito a un incremento del valore del loro brand, tra le quali Airbnb (#46), Lego (#59) e Nike (#9), hanno tutte valicato il confine consolidato dei loro settori e svolto un ruolo più incisivo nella società e nelle vite dei consumatori».

In termini di valore è proprio Airbnb, infatti, ha registrato la crescita più rapida.

La top tre dei Best Global Brands 2023 e i brand italiani che compaiono in classifica

Sul podio della classifica di Interbrand, per il quindicesimo anno di fila, compare Apple a cui seguono, per la seconda e terza posizione, Microsoft e Amazon.

In generale, comunque, tutte le posizioni più alte della classifica sono occupate da società che operano in più settori e che hanno una strategia focalizzata sul brand che, da sole, costituiscono quasi il 50% del valore totale dei brand.

La classifica dei migliori brand globali del 2023 secondo Interbrand. Fonte: materiali stampa.

Come ha infatti dichiarato a proposito di Apple Manfredi Ricca, global chief strategy officer di Interbrand:

«un brand come Apple non è più ascrivibile a un solo settore.

Compete in arene molto diverse fra loro: per esempio permette ai suoi consumatori di tenersi in contatto (Connect Arena), di prendersi cura del proprio benessere (Thrive Arena) con l’ultimo Apple Watch, che si posiziona come dispositivo per il monitoraggio della salute, e di gestire le proprie finanze (Fund Arena) grazie al suo nuovo conto deposito, che ha registrato versamenti per quasi 1 miliardo di US$ nei primi quattro giorni dal lancio.

La scelta strategica di competere in arene differenziate ha consentito ad Apple di occupare saldamente il vertice della Best Global Brands per 11 anni consecutivi, dopo aver sorpassato Coca-Cola nel 2013».

Guardando più nello specifico la classifica mondiale, si notano anche tre brand italiani, in ordine di comparsa in classifica: Gucci, Ferrari e Prada, tre brand che, come ha affermato Lidi Grimaldi, CEO della sede italiana di Interbrand, «hanno dimostrato grande resilienza nell’attuale contesto economico e hanno dato prova di saper costruire e consolidare forti relazioni con le proprie audience di riferimento».
Ferrari e Prada, inoltre, rientrano nei quindici brand con una maggior crescita.

I settori con la migliore crescita secondo Interbrand nella classifica 2023

La migliore performance ha riguardato, poi, due settori in particolare: quello del lusso con Prada, Hermès e Dior, che sono tra i brand con il più elevato tasso di crescita nel settore, e quello dell’automotive, che ha registrato la crescita più consistente con BMW che è entrata nella top 10 e con risultati importanti anche per Porsche, Hyundai e Ferrari. «Gli automotive brand che sono avanzati di più in classifica hanno conseguito punteggi migliori su quattro fattori determinanti per la valutazione del brand (affinity, trust, presence e participation), puntando sul rafforzamento delle relazioni con i consumatori» ha precisato Manfredi Ricca.

Ciò su cui si può riflettere dall’analisi di questo studio è quindi, come ha affermato anche Gonzalo Brujó, che le imprese ad avere più successo sono quelle che riescono ad appagare i diversi bisogni dei consumatori operando in più settori:

«continuando a fronteggiare difficoltà economiche e ambientali, emerge la necessità di stimolare gli investimenti futuri e sostenere la crescita sia nei settori tradizionali, sia in altri ambiti.

Solo le aziende che sfruttano il potenziale del loro brand per raggiungere nuove nicchie di consumatori raccoglieranno, nel lungo termine, i frutti di una crescita più sostenuta».