Marketplace: come sono cambiati nel tempo e come funziona Channel Engine

Essere presenti sui marketplace sembra essere diventato ormai particolarmente importante per i retailer, in quanto può incidere in maniera considerevole sulle vendite online. Questo succede, come ha affermato Antonio Pirozzi, partner manager & account executive Channel Engine, in un’intervista realizzata al Netcomm Forum 2023,

«perché i clienti sono lì. Una volta il cliente cercava il prodotto da acquistare direttamente sul motore di ricerca, oggi invece tutti abbiamo lo smartphone e andiamo a cercare quello che vogliamo comprare direttamente sull’applicazione di quel marketplace.

E quindi per i rivenditori è importante essere presenti lì dove sono i propri clienti e questo permette anche di far crescere la visibilità del brand e avere la possibilità di espandersi a livello globale, non solo vendere ai clienti locali».

Come sono cambiati i marketplace e cosa si aspettano i consumatori

Quando si decide di essere presenti su un marketplace, però, occorre considerare che questi ambienti per la vendita online sono molto cambiati rispetto a un tempo.

Innanzitutto, ha sottolineato Antonio Pirozzi, un tempo non c’erano molte alternative («io venti anni fa ho iniziato a vendere su eBay e, all’epoca, eBay era l’unico dei marketplace, non c’erano alternative», ha infatti specificato). Oggi, invece, ci sono numerose alternative diverse: marketplace generalisti, marketplace verticali, e così via.

«Questo porta ovviamente ad aver bisogno anche di qualche esperto che possa indicare quali sono le giuste strategie», perché è diventato complesso identificare qual è il canale più giusto per proporre il proprio prodotto.

Oltre a questo, bisogna tenere in considerazione anche che le aspettative dei clienti cambiano con il contesto.

«Per il futuro – ha sottolineato il partner manager & account executive Channel Engine –, sicuramente il cliente vorrà uscire anche dall’interno del mercato tradizionale e quindi vedere anche a mercati nuovi, come può essere in questo momento il mercato asiatico, e ovviamente tutti quei nuovi canali di vendita, come il metaverso o gli acquisti direttamente in auto.»

Che cos’è e come funziona Channel Engine

Utile, oltre al rivolgere a degli esperti per individuare le strategie di vendita più adatte per il proprio prodotto, può essere anche individuare una piattaforma per eCommerce adatta alle proprie esigenze.

Tra le altre, c’è Channel Engine, che, come ha spiegato Antonio Pirozzi,

«dà la possibilità a rivenditori, distributori e chiunque venda online di collegare il proprio sistema e di vendere i propri prodotti su oltre 200 marketplace globali, quindi non sono in Italia, in Europa […].

È una piattaforma che dà diversi vantaggi: il principale è quello di collegarsi a un unico sistema, piuttosto che andare ad agganciarsi a ogni singolo marketplace, e questo abbassa i costi di sviluppo della connessione su ogni singolo canale e permette a ogni cliente di agganciarsi semplicemente alla nostra piattaforma e poi inviare tutti i prodotti su questi canali di vendita.

Il vantaggio, oltre a questo, è quello di poter creare strategie di prezzi e di catalogo e differenziarle per ogni tipo di marketplace o anche ogni tipo di country […].

C’è la possibilità di creare della mappature, perché ovviamente andare a gestire ogni singolo marketplace è piuttosto complicato, ci sono molte difficoltà e la piattaforma permette di andare a ottimizzare questo tipo di operazioni che solitamente si fanno in manuale».