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Il Black Friday di Lush è «etico»: invita a combattere l'eccesivo potere delle big tech

campagna lush black friday 2023

Acquistando The Cloud, una bomba da bagno in limited edition, si sostiene People vs Big Tech: il movimento globale partner della campagna di Lush per il Black Friday 2023 che combatte per un'Internet libera e sicura per tutti

Si intitola “ESC Big Tech” la campagna di Lush per il Black Friday 2023: una campagna «etica», come la definisce l’azienda in un comunicato stampa, che ha come obiettivo principale contrastare il forte potere assunto dai grandi gruppi e dalle grandi piattaforme digitali e promuovere un’Internet più libera e più sicura per tutti.

Una bomba da bagno per riprendere il controllo della propria vita digitale: la campagna di Lush per il Black Friday 2023

Da qualche anno il black friday è diventato soprattutto un momento in cui «le aziende Big Tech raccolgono enormi profitti», ha sottolineato Annabelle Baker, global brand director di Lush. «È importante chiedersi a quale prezzo», ha continuato, presentando un’iniziativa che si distingue da quelle tipiche di questo periodo perché non propone sconti o promozioni, ma un momento di riflessione e la possibilità di sostenere attivamente con i propri acquisti una causa di interesse pubblico.

Da venerdì 24 novembre 2023, infatti, sugli ecommerce Lush di diversi paesi – tra cui l’Italia – si potrà acquistare The Cloud: una speciale bomba da bagno all’essenza di limone siciliano e black rose e dalla forma di una nuvola che evoca quella, ben più immateriale, dove le aziende tecnologiche conservano la grande mole di dati e informazioni sugli utenti che hanno a disposizione.

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Fonte immagine: Lush

L’invito dell’azienda è abbastanza chiaro già così: meglio concedersi un bagno rilassante, piuttosto che cercare ossessivamente le migliori offerte Black Friday per prodotti di cui non si ha davvero bisogno, e in questo modo «riprendere il CTRL» della propria vita digitale.

L’intero ricavato dalla vendita di The Cloud – al netto dell’IVA – sarà devoluto da Lush a People vs Big Tech: un movimento globale di cui fanno parte oltre cento organizz azioni differenti e che da anni opera per contrastare l’eccessivo potere delle Big Tech e assicurare a tutti pari diritti e un futuro digitale migliore.

“ESC Big Tech”: così Lush ribadisce il proprio impegno per la ribellione digitale

La campagna di Lush per il Black Friday 2023 invita, in altre parole, a trasformare quello che rischia di essere un momento esclusivamente consumistico in un’occasione di riflessione e per «unirsi alla Big Tech Rebellion».

Nell’ambito di “ESC Big Tech”, infatti, i clienti di Lush avranno anche l’opportunità di firmare la “Dichiarazione del popolo1: una sorta di manifesto per chiedere di fermare quei meccanismi che consentono ai giganti digitali di raccogliere indebitamente, e in qualche caso senza consenso, dati personali dei cittadini e usarli a scopo di profilazione, quando non di sorveglianza, e l’accesso per tutti i cittadini a informazioni e infrastrutture libere.

Quello per promuovere un maggiore benessere digitale non è un impegno nuovo per Lush. Nel 2021 l’azienda ha lasciato i social chiudendo i profili con cui fino a quel momento era presente su TikTok, Snapchat e sulle piattaforme di Meta come atto simbolico e per accendere i riflettori sugli effetti negativi che l’utilizzo dei social media può avere sulla salute fisica e mentale delle persone.

«Da allora abbiamo preso una posizione ancora più netta contro le Big Tech, intraprendendo una roadmap di disinvestimento digitale per opporci fermamente alla morsa che le Big Tech esercitano sulla nostra attività, sulle nostre famiglie e sulle nostre comunità»,

ha raccontato Jack Constantine, CDO dell’azienda, commentando obiettivi e risultati attesi della campagna di Lush per il Black Friday 2023.

Secondo una ricerca che la stessa Lush ha condotto2 in collaborazione con The Future Laboratory, del resto, oggi una grossa fetta di persone – oltre il 70% del campione – è convinta che servano interventi normativi a livello globale per proteggere gli utenti online.

Sono le stesse persone – o quasi: la percentuale scende in questo caso al 65% – che già oggi negano il consenso alle big tech per quanto riguarda l’utilizzo a scopo commerciale dei propri dati personali.

Persone a cui “ESC big Tech” propone ora di combattere

«per un mondo online migliore nel quale i bambini siano tutelati e protetti da applicazioni che creano deliberatamente dipendenza, nel quale sia possibile fidarsi dei contenuti che compaiono nei propri feed, dove ci sia spazio per imparare, esplorare e connettersi con i propri cari senza la paura di essere costantemente controllati»,

come ha sottolineato Tanya O’Carroll, la fondatrice di People vs Big Tech.

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