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Nuvenia continua a sfatare i tabù parlando di sport e ciclo mestruale nella campagna "Libera di muoverti"

Campagna di Nuvenia
Fonte: Nuvenia

«Come vivi il ciclo nello sport?» è la domanda posta da Nuvenia a sei campionesse sportive per la campagna "Libera di muoverti", con cui il brand rinnova il proprio impegno nel combattere i pregiudizi sul mondo femminile.

«Chi è abituata ad abbattere tutti i record è pronta a combattere ogni tabù»: è così che Nuvenia presenta la nuova campagna “Libera di muoverti” che, come si legge in una nota stampa, conta sulla partecipazione di sei testimonial , campionesse in diverse discipline sportive.

La campagna è stata ideata e diretta dall’agenzia di comunicazione Next14, con strategia media guidata dall’agenzia Zenith secondo quanto si apprende dallo stesso comunicato stampa, rilasciato dall’azienda nel mese di giugno 2023.

Cosa significa essere “libera di muoversi”, secondo Nuvenia

La scelta di un concept legato alla “libertà di movimento” permette all’azienda, specializzata in prodotti per l’igiene femminile, di comunicare qualcosa di più sulle caratteristiche dei propri assorbenti e proteggi slip e in particolare come siano pensati per permettere alle consumatrici di sentirsi comode e a proprio agio nello svolgere qualsiasi attività anche durante le mestruazioni.

Come si legge sulla pagina dedicata a “Libera di muoverti“, la nuova campagna Nuvenia su sport e ciclo mestruale è stata lanciata per promuovere la linea di proteggi slip Nuvenia che grazie al design e alla tecnologia Cour V garantiscono, o almeno così promette l’azienda, «la massima libertà, anche di movimento».

Il concept si ricollega bene, però, anche con il mondo dello sport. Michela Marabini, marketing manager di Intimate Hygiene di Essity, la multinazionale proprietaria di Nuvenia, ha fatto notare nel comunicato stampa sulla campagna come l’ultimo sia un mondo che «visto dal punto di vista femminile, mette di fronte a nuovi tabù da combattere insieme». Si tratta di miti e tabù legati in particolare alla possibilità di conciliare ciclo mestruale e attività sportive.

Sei campionesse dello sport rispondono alle domande tabù di Nuvenia

Per la campagna di Nuvenia “Libera di muoverti” sono state coinvolte, così, sei atlete che hanno accettato di partecipare a delle brevi interviste basate su domande personali e in alcuni casi anche molto intime. 

Sono stati pianificati sei appuntamenti, racchiusi in un format da 120 secondi, ciascuno dedicato a un’atleta diversa. Le prime tre puntate sono già andate in onda su Real Time e Food Network, sul sito nuvenia.it e sui canali social del brand .

Su suggerimento del brand, nei video ogni testimonial condivide diverse esperienze personali. Lo fa all’interno di quello che nella nota stampa viene definito come «uno spazio sicuro che Nuvenia ha costruito in anni di campagne e progetti pensati per supportare le donne e farle sentire libere di raggiungere ogni traguardo». Per la campagna, infatti, l’azienda ha ricreato il «salotto Nuvenia»: uno spazio fisico allestito con i colori, il logo e i prodotti del brand all’interno del quale le testimonial compaiono sedute comodamente su un divano, di fronte a un tavolino con diverse carte. Ognuna carta contiene una domanda differente: le atlete, dopo aver scelto una carta a caso, la girano per scoprire la domanda nascosta alla quale devono rispondere.

Libera di Muoverti – Puntata 1 con Danielle Madame
Libera di Muoverti -  Puntata 1 con Danielle Madame

Danielle Madam, che per cinque volte è stata campionessa italiana nel getto del peso, è stata la protagonista della prima puntata lanciata da Nuvenia e condivisa sul canale YouTube del brand il 19 giugno. Tra le varie domande poste all’atleta, c’era anche quella che Nuvenia definisce «la domanda tabù», ossia una domanda sul praticare attività sportiva durante le mestruazioni.

Anche Vanessa Ferrari, campionessa olimpica di ginnastica artistica, e Antilai Sandrini, break dancer che si sta attualmente preparando per le Olimpiadi del 2024, hanno risposto a domande come “come vivi il ciclo nello sport?” oppure “è possibile conciliare ciclo e sport?“.

Libera di Muoverti – Puntata 2 con Vanessa Ferrari
Libera di Muoverti - Puntata 2 con Vanessa Ferrari

Libera di Muoverti – Puntata 3 con Antilai Sandrini
Libera di Muoverti - Puntata 3 con Antilai Sandrini

L’argomento, pur essendo alquanto intimo, non può che essere tra quelli di maggior interesse per un brand che si è dimostrato anche in passato impegnato a fare informazione e combattere gli stereotipi su ciclo e salute femminile.

Questa campagna apre così il dibattito su un argomento spesso ritenuto tabù mentre promuove dei prodotti specifici, quelli di Nuvenia. Gli ultimi compaiono spesso nel corso delle tre interviste: nella puntata dedicata a Vanessa Ferrari, per esempio, la sportiva racconta di utilizzare dei proteggi slip negli ultimi giorni del ciclo ed è in questo momento che l’azienda coglie l’occasione per presentare i propri “proteggi slip dailies, pure sensitive” riprendendoli in primo piano.

Sport e ciclo mestruale: perché Nuvenia ha scelto di affrontare questo tema nella nuova campagna

L’intera strategia di comunicazione di Nuvenia degli ultimi anni rivela la volontà dell’azienda di combattere i pregiudizi più radicati riguardo all’universo femminile.

Nella campagna “Viva la Vulva” lanciata nel 2020, per esempio, il brand ha deciso di parlare apertamente degli organi genitali femminili per far fronte alla scarsa informazione e ai pregiudizi esistenti sul tema. Da allora, e nonostante le numerose critiche ricevute, Nuvenia si è impegnata a continuare a fare chiarezza e ad abbattere i tabù riguardo a svariate tematiche come il benessere femminile, l’igiene intima, la scoperta del proprio corpo o – come nell’ultima campagna – la pratica di attività fisica durante il ciclo mestruale che spesso diventa motivo di imbarazzo e non raramente è oggetto di disinformazione.

La scelta di dare voce ad atlete e campionesse che per poter raggiungere diversi traguardi hanno dovuto «lottare contro i pregiudizi legati a contesti prettamente maschili» ha peraltro permesso a Nuvenia di fare luce sugli stereotipi che più in generale inondano il mondo dello sport. Basti pensare a come le competizioni femminili (di pallavolo, calcio, ecc.) tendano ancora a essere considerate dal pubblico “meno importanti” o “meno interessanti” rispetto a quelle maschili, nonostante catturino sempre più l’interesse delle donne.

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