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Influencer marketing: i principali trend per il 2024

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Content creator e influencer si muoveranno, nei prossimi mesi, al ritmo dell'innovazione tecnologica. Preponderante sarà così il ricorso a più piattaforme e ai loro sistemi di monetizzazione e all'intelligenza artificiale.

L’ influencer marketing «continuerà a muoversi al ritmo delle innovazioni tecnologiche e a modellarsi attraverso la sinergia tra creator, brand e piattaforme»: così scrive Buzzoole introducendo i principali trend dell’ influencer marketing per il 2024.

Seguire l’evoluzione tecnologica, nei mesi a venire, consentirà agli influencer di incrementare i guadagni

La prima tendenza individuata dalla piattaforma è la crossmedialità: molti creator stanno provando a sfruttare la propria creatività e le proprie capacità di intrattenimento per emergere anche lontano dagli ambienti digitali, sugli schermi televisivi, i palcoscenici dei teatri e più in generale nel mondo dell’intrattenimento tradizionale. È il caso, per restare agli esempi citati da Buzzoole, di Kabhy Lame – l’influencer italiano più seguito al mondo – che ha fatto da giudice nell’edizione 2023 di “Italia’s Got Talent” su Disney+ o di Valeria Angione che nell 2024 sarà in giro per l’Italia con la tournee teatrale di “Binario 24 e ¾”.

Tra i trend dell’influencer marketing per il 2024 c’è anche la nascita di nuovi brand ideati da o in diverso modo collegati agli influencer. Quella verso l’imprenditorialità è, infatti, una naturale evoluzione della carriera dei creator digitali, sostenuta dalla possibilità di trasformare la propria popolarità in un marchio ben riconoscibile. Nei mesi a venire si assisterà, dunque, al fiorire di nuovi prodotti o servizi e nuove collezioni creati direttamente dagli influencer o in licenza da terzi: più appariranno in linea con i messaggi veicolati degli influencer, genuini e meritevoli della fiducia delle community e più avranno successo.

Più che in passato, quindi, quello di creator sarà percepito come un lavoro a tempo pieno. Fondamentale sarà così incrementare il più possibile il flusso dei ricavi. Per farlo gli influencer sfrutteranno tanto gli strumenti per la monetizzazione ormai disponibili sulla maggior parte delle piattaforme social, quanto piattaforme appositamente pensate per crowdfunding e padronage e servizi che forniscono formazione e corsi.

Forse il principale trend dell’influencer marketing per il 2024 evidenziato da Buzzoole ha a che vedere comunque con la “tiktokizzazione delle piattaforme digitali. Sui social, cioè, si sta sempre meno per entrare in contatto con la propria cerchia di familiari e amici e sempre più a puro scopo di intrattenimento: conferma ne è l’arrivo di nuovi formati short, incentrati sulle immagini e che premiano il coinvolgimento. La sfida per i creator diventa, così, riuscire a creare contenuti di qualità sempre maggiore ma capaci di stabilire connessioni profonde con le community.

Neanche il mercato dell’influencer marketing sarà immune, nei mesi a venire, dalla rivoluzione imposta dall’intelligenza artificiale e dalle sue molteplici applicazioni. Sfruttare sistemi come ChatGPT, Bard, Dall-E, Midjourney consentirà ai creator di sviluppare idee originali, creative, inedite.

I trend dell’influencer marketing nel 2024 e il successo inscalfibile degli UGC

Che ne sarà invece di leve tradizionalmente sfruttate da brand e influencer come gli user generated content ? È la domanda a cui ha provato a rispondere Skeepers nella propria analisi dei trend dell’influencer marketing per il 2024.

I contenuti generati spontaneamente da creator – grandi e piccoli – continueranno a circolare nei mesi a venire anche a fronte di una sempre maggiore “professionalizzazione” della figura dell’influencer.

Particolare successo continueranno ad avere soprattutto contenuti video come live session, video interattivi o in realtà aumentata.

Gli UGC verranno utilizzati, più che in passato, anche negli annunci a pagamento: percepiti dai destinatari come più genuini e spontanei, infatti, secondo alcune stime farebbero aumentare il CTR degli ultimi fino al +300%, ottimizzando l’investimento.

Secondo la compagnia, saranno soprattutto micro influencer e nano influencer a continuare a sfruttare gli UGC per rafforzare l’idea di vicinanza e affinità con le proprie community e di expertise in un preciso campo: più i contenuti vengono percepiti come “amatoriali”, infatti, e più tendono a essere percepiti come genuini e simili a una forma di passaparola spontaneo.

Non si può non tenere conto, del resto, sottolineano da Skeepers che la nuova generazione di consumatori è «pronta a investire in un prodotto a patto che vi sia un legame emotivo con il brand: i contenuti generati dagli utenti (UGC) sono lo strumento ideale per instaurare una relazione di fiducia e costruire una community attorno al brand».

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