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Picture-based Ads: il potere dell'immagine!
Anche Twitter si unisce al trend dei picture-based Ads: e la pubblicità sui Social diviene sempre più integrata nel flusso di conversazioni degli utenti.
In principio furono i Pin Sponsorizzati, che consentono l’inserimento di contenuti promozionali nel flusso di immagini delle board del noto social network . Sono poi seguiti i Visual Ads di Instagram – foto o video etichettati come sponsorizzati. Per molti versi entrambi figli dei Post Sponsorizzati di Facebook, che consentono di accompagnare il messaggio di testo ad una immagine. Ora, tra i picture-based Ads – i formati pubblicitari che ricorrono all’uso di immagini che si inseriscono direttamente nel news feed o nel flusso di conversazioni – ritroviamo anche i Tweet Sponsorizzati. Già da qualche settimana, infatti, tutti i tweet – che siano o meno sponsorizzati – che riportano in allegato un’immagine, ne mostrano un’anteprima ritagliata immediatamente visualizzabile dagli utenti nel flusso di conversazioni man mano che procedono nello scorrimento propria della timeline.
I picture-based Ads si rivelano dunque un formidabile strumento di advertising e la loro forza è tutta nella capacità di irrompere nel flusso di conversazioni dei Social con un linguaggio e un visual in grado di coinvolgere in maniere efficace la propria audience di riferimento. Accompagnare la sintesi del messaggio pubblicitario di un Tweet Sponsorizzato con un visual eye-catching, in grado di creare interesse e attrarre l’attenzione degli utenti vuol dire potenziare in maniera significativa un formato pubblicitario dando una nuova linfa al già prolifico habitat delle conversazioni on-line.
Il segreto per sfruttare a meglio un picture-ads su Twitter si riassume in tre C: composizione, comunicazione, creatività.
L’immagine che accompagnerà i Tweet dovrà innanzitutto essere composta in modo da risultare perfettamente integrata nel flusso di comunicazione della Timeline: un visual pensato male e che non rispetta le dimensioni di visualizzazione dell’anteprima pregiudica l’efficacia del messaggio proprio come un tweet che non rispetti i 140 caratteri di lunghezza. Un visual ottimizzato per la Timeline necessariamente deve comunicare: ciò vuol dire che l’anteprima dell’immagine deve contenere un messaggio chiaro capace di attirare l’attenzione degli utenti che scrollano il flusso di Tweet – che sia solo una immagine d’autore, un richiamo ad una campagna brand o anche una call to action o una headline che rafforza il messaggio del Tweet dipende dagli obiettivi di comunicazione che ci si pone.
Infine, non va sottovalutata la creatività. Sfruttare l’anteprima di un’immagine che compare nel flusso di Tweet non implica necessariamente trasformarla in un banner pubblicitario: anzi, così facendo si rischia di vanificare l’efficacia della picture-ads, perché gli utenti si abituano facilmente ai messaggi pubblicitari e imparano presto a distinguerli dal flusso di tweet, su cui concentrano la propria attenzione.
Il motivo per cui i Tweet Sponsorizzati – così come qualsiasi altra piattaforma che supporta le picture-ads – è che sono privi di quell’aggressiva invadenza tipica dei formati pubblicitari on-line e risultano perfettamente integrati nel flusso di comunicazione, indipendentemente dal device che si utilizza per la sua fruizione: è bene ricordarlo quando si stabilisce il tono della comunicazione del copy o delle headline che compongono il visual della picture ads.