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Social Media Marketing Day Italia 2017: la riconferma di un evento di qualità

Social Media Marketing Day Italia 2017: la riconferma di un evento di successo

Tra conferme e miglioramenti la qualità del Social Media Marketing Day Italia 2017 cresce anno dopo anno. Il nostro racconto da Media Partner

L’evento organizzato da Andrea Albanese è un appuntamento annuale al quale non si può mancare, uno dei pochi del settore che si riconferma di anno in anno una certezza di qualità. Possiamo dirlo ancora una volta avendo partecipato – anche quest’anno da Media Partner – al social media marketing Day Italia 2017.

Stessa formula di sempre, con un susseguirsi di eventi in sala plenaria, possibilità di streaming a distanza, tempo dedicato alle domande dal web a fine di ogni speech, stessa location e stessa impeccabile organizzazione, nonché continui miglioramenti, per una giornata di formazione intensiva sugli argomenti legati al social media marketing.

Come è ormai noto, la buona riuscita di un evento è il risultato di un mix di elementi che devono integrarsi e incastrarsi perfettamente tra loro. Analizziamo quelli del Social Media Marketing Day Italia 2017.

La location: i vantaggi di riconfermarla ad ogni edizione

Il Social Media Marketing Day Italia 2017 si è tenuto (anche per quest’anno) nell’Auditorium de Il Sole24ore a Milano. Succede che spesso per alcuni eventi si cambi ogni anno location o, addirittura, città – cosa che sicuramente ha anche degli indubbi punti di forza –, mentre nel caso del SMMdayIT la sede scelta dagli organizzatori, anche per questa edizione la stessa – come sottolineato in precedenza –, è perfettamente funzionale, sia per gli spazi che per la posizione (facilmente raggiungibile con i mezzi di trasporto pubblici di Milano e vicinissima alla fermata della metro). Tornare, poi, ogni anno in un posto in cui tutto è uguale per certi versi – disposizione delle sale, suddivisione degli spazi – ma anche diverso per altri – specie nei contenuti – aiuta anche a rafforzare, nella mente di chi vi partecipa, un’idea chiara legata al brand Social Media Marketing Day Italia.

Il team organizzativo del SMMdayIt

parte dello staff del social media marketing day italia 2017

Parte dello staff del Social Media Marketing day Italia 2017

Un evento di successo ha sempre alle spalle un team vincente.
Prestare attenzione ai dettagli organizzativi, creare un’atmosfera accogliente, dedicarsi con cordialità e precisione alle pubbliche relazioni sia a distanza (nel pre e post evento) che di persona, rispondere prontamente ad ogni diversa necessità (sia dei partecipanti, che – possiamo dirlo in prima persona – della stampa): sono queste alcune delle caratteristiche essenziali che deve avere un team organizzativo di un evento e sono quelle che connotano sicuramentela macchina organizzativa del SMMdayIT guidata da Andrea Albanese.

E, proprio a proposito di quest’ultimo, non si può non fare cenno a come un team funzioni bene soprattutto quando può seguire l’esempio di una buona guida, che, anche quest’anno, si è perfettamente divisa nei ruoli di speaker (anche in sostituzione ad un impossibilitato dell’ultimo minuto), di presentatore e moderatore delle domande, di impeccabile padrone di casa e di intervistato, senza un attimo di tregua.

Relatori competenti per interventi di qualità al Social Media Marketing Day Italia 2017

Un’agenda piena e a ritmi serrati quella del 14 giugno 2017 per il SMMdayIt. 16 interventi si sono susseguiti, infatti, in sala plenaria, vertendo sui più disparati aspetti del social media marketing, con i riflettori puntati soprattutto sul panorama italiano.

Il primo speech di Andrea Albanese al Social Media Marketing day Italia 2017

Come di consueto l’intervento iniziale è stato proprio quello di Andrea Albanese per parlare dei trend 2017-2018 in materia di social media marketing e digital communication. A questo primo speech il relatore si è collegato per per il suo secondo della giornata, incentrato invece sui trend relativi a social media e video live streaming. Circa un’ora di dati e analisi sul futuro, dunque, con riflessioni sugli eventi e sull’importanza della user experience , sulla valenza dell’iperspecializzazione, sul nuovo modo di fare zapping – quello sui social, che vede un utilizzo dello smartphone in sostituzione al telecomando –, sull’importanza strategica delle dirette dei video – riportando alcuni casi di successo, come quello più recente di #onelovemanchester, dove il live streaming del concerto è stato associato alla possibilità di donare mentre si guardava il video – che sono anche probabilmente la direzione futura verso cui tenderà sempre più Twitter. Volendo estremamente sintetizzare i concetti espressi nell’intervento potremmo dire che:

[Tweet “‘#Marketing’ non è uguale a ‘#Facebook’. @FlashAndrea #SMMdayIt”]

[Tweet “I social sono gratuiti: il costo sono la strategia e il come applicarla. @FlashAndrea #SMMdayIt”]

[Tweet “Chat e live broadcasting sono il trend da seguire nel presente e per il prossimo anno. @FlashAndrea”]

Proposta di matrice di Renato Vichi al Social Media Marketing Day Italia 2017

Ad un inizio così denso di contenuti hanno fatto seguito tre speech altrettanto interessanti e ricchi. Sul palco si sono succeduti Luigi Contu, Direttore dell’Agenzia Ansa, Renato Vichi, Head of Media Relations Italia di UniCredit, e Raffaele Coruzzi, Responsabile Digital del Comitato Italiano per l’UNICEF Onlus. Tre diversi interventi accomunati da un’attenta analisi sull’attuale ruolo dei comunicatori e dei giornalisti e delle problematiche relative alla verifica delle fonti, alle fake news e al loro essere sui social. Come precisato da [Tweet “@_luigicontu: #Facebook non è una fonte: bisogna certificare l’#informazione. #SMMdayIt”] Tanto infatti è cambiato nell’evoluzione dal giornalismo tradizionale al giornalismo partecipativo o citizen journalism e orientarsi nel mondo dell’informazione è diventato alquanto complicato. A tal proposito, Renato Vichi ha proposto una sua personale matrice per orientarsi nelle notizie, affrontando anche le diverse motivazioni che portano alla nascita delle fake news e alcuni semplici modi per riconoscerle rapidamente. Se è vero, infatti, che [Tweet “i #comunicatori devono riappropriarsi del proprio lavoro, verificare l’informazione. @renvichi”] è anche vero che, come precisato da Raffaele Coruzzi, tutti gli utenti devono avere gli strumenti giusti per discernere le notizie vere da quelle false: [Tweet “siamo tutti vittime e responsabili delle #fakenews. @raffaelecoruzzi #SMMdayIt”]

Ad intervallare questi tre speech, Sergio De Luca, Direttore Comunicazione di Confcommercio, che ha affrontato la tematica delle attività di lobbying – con un parallelismo tra queste e la pubblicità che, allo stesso modo, vuole colpire le persone da più punti –,  e di nuovo Albanese, in sostituzione però di uno speaker mancato all’ultimo momento, per raccontare il caso #MontagnaFuturo, come esempio di social media e comunicazione per la pubblica amministrazione.

In diretta video, Giovanni Cupidi del Direttivo Disability Pride Italia. #SMMdayIT

A chiudere la mattina formativa è stato Giovanni Cupidi del Direttivo DisabilityPride Italia, presente in video. Cupidi ha portato la sua esperienza, mostrando la forza dei social media che possono essere strumento di un passaparola  che dall’online può arrivare all’offline e mezzo per una trasformazione di proteste e proposte in attività concrete e pratiche. Una prospettiva – a nostro avviso e unitamente alla percezione generale – molto importante quella portata da Cupidi che ha potuto raccontare in prima persona come i social possono essere utili anche all’inclusione sociale e alla rottura di barriere fisiche ed architettoniche (sia metaforicamente che praticamente, portando all’ascolto delle richieste in merito).

Nel pomeriggio del SMMdayIT i temi si sono fatti più tecnici, senza dimenticare però immediatezza e velocità che sono il vero tratto distintivo di questo evento. Facebook Ads, cybersecurity, lead generation sono stati, infatti, alcuni degli argomenti toccati con esperti di settore, startupper, rappresentanti di grandi aziende della sharing economy come Groupon e BlaBlaCar.
Massimo Chieruzzi di AdEspresso ha spiegato, così, perché [Tweet “un errore da evitare è usare #FacebookAds come fosse #GoogleAdwords @MassimoCw #SMMdayIt”] Inoltre, si è soffermato sul come si crea un buon funnel di vendita partendo proprio dagli strumenti messi a disposizione da casa Zuckerberg.

Uno dei question Time al Social Media Marketing day Italia 2017. Andrea Zapparoli Manzoni risponde alle domande del pubblico.

Ad Andrea Zapparoli Manzoni (che, sì, i più curiosi partecipanti del SMMdayIT hanno avuto modo di scoprire, è proprio parente di quel più famoso Manzoni), invece, il compito di aggiungere una leggera vena apocalittica in una giornata altrimenti di grande entusiasmo per digitale e suoi derivati: social network &co. rappresentano, infatti, la più concreta minaccia alla nostra sicurezza in Rete e la cosa più grave è che, consapevoli o meno,[Tweet “siamo noi stessi ad avere comportamenti che ci mettono a rischio cyberattacco. @Saiber_Man #SMMdayIt”]

Tante anche le case history di questa seconda parte di giornata: dal successo di Fanpage.it raccontato dal suo direttore responsabile, Francesco Piccinini,

Claudia Marchi al SMMdayIt

alla sfida di una giovanissima imprenditrice Claudia Marchi – tra l’altro l’unica speaker donna sul palco del #SMMdayIT – che ha affidato a LinkedIn l’intera strategia digitale delle sua azienda di famiglia, passando per una più inedita incursione sull’utilità del social media marketing per chi organizza fiere ed eventi (con Emilio Bianchi di Senaf) e per finire, poi, con i due casi di scuola di Groupon e Blabacar. Sapevate, per esempio, che l’oggetto più venduto in assoluto sulla famosa piattaforma per sconti e promozioni è un portabanane diventato noto grazie al buzz sui social o che un alto numero di amici su #Facebook vi dà il 34% di probabilità in più di trovare passeggeri su BlaBlaCar? Con queste e altre curiosità Nicola Cattarossi e Andrea Saviane hanno coinvolto il pubblico, un po’ provato anche nei numeri (dal vivo più che sui social) dalla densa giornata di questo Social Media Marketing Day.

In chiusura? Come a un buon padrone di casa la parola è tornata ad Andrea Albanese, con un interessante riflessione sul ruolo presente e futuro dell’editore digitale, una figura sempre più irrinunciabile per le aziende a patto di accettare la trasversalità di competenze, saperi, know how che richiede e l’idea che [Tweet “Al Chief Digital Officer in ruolo di raccordo tra le varie aree e i vari team aziendali. @FlashAndrea”]
Un buon auspicio, insomma, e già un punto in agenda per la prossima edizione.

Networking: in loco e a distanza

Punto di forza dell’evento è anche quello di dare spazio al networking, cioè alla possibilità di incontrare persone che lavorano nel digitale, appassionati o studiosi del settore e di interfacciarsi con esperti: dalle pause tra uno speech e l’altro (come di consueto, a base di mele e acqua) allo spazio dedicato alle domande da Twitter – presentate sempre da Stefania Rivetti, tra i pilastri del Social Media Marketing Day – e alla rapida interazione degli account ufficiali sui social.

Importante per l’evento è anche lo streaming, che permette, a chi non riesce ad essere fisicamente a Milano nella giornata stabilita, di seguire a distanza e sentirsi comunque immerso completamente nella sala plenaria, con la possibilità, appunto, di interagire lo stesso grazie ai social.

Cosa è successo sui social? L’esplosione di tweet

In trending topic in Italia per tutta la durata dell’evento e, per buona parte della mattinata, anche a livello globale, l’ hashtag ufficiale dell’evento (#SMMdayIt) ha – come sempre, del resto – avuto molto seguito e raccolto una community di appassionati alle questioni del digital che stavano seguendo gli interventi sul posto, da casa o semplicemente attraverso le condivisioni social. E se nel ringraziare i ragazzi dello IUSVE, che hanno seguito e “twittato” praticamente in diretta il #SMMdayIT, è stato proprio Andrea Albanese a ricordare l’importanza del social reporting e in particolare del live tweeting, è stato su Twitter che si è avuto un exploit d’interazioni.

Unica pecca, se proprio se ne vogliono trovare, in questa versione tutta cinguettii del #SMMdayIt? Un piccolo ritardo nello streaming che rendeva i tweet piccoli “spoiler” – sia da parte dei partecipanti che del social media team – di quello che stava succedendo in sala. E, a proposito di addetti ai social, in più di una occasione una dei social media manager dell’evento ha fatto la copia dei tweet dell’account ufficiale sul proprio profilo (probabilmente un errore nello switch, cui però si sarebbe potuto rimediare).

A compensare, però, tanti i momenti di backstage che hanno portato anche chi non era presente in sala a rendersi conto dell’enorme macchina organizzativa che c’è dietro ad un evento di questo tipo e di quanto lavoro ed energia richiede fino al momento in cui non si conclude (e non solo): ne sanno qualcosa gli smartphone messi in carica ad ogni pausa o tra uno speech e un altro e le tante mele che hanno dato energia al team (social e non) del SMMdayIT.

Di seguito un’analisi di quanto e come si è parlato dell’evento sui social media durante la giornata di svolgimento, realizzata con Talkwalker, azienda che consente di monitorare le conversazioni che ruotano attorno ad un determinato hashtag.

Una panoramica dell’andamento dell’hashtag #SMMDayIT a fine evento, a cura del nostro partner Talkwalker Italia.

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