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Con Neighborhoods Facebook punta ai rapporti di buon vicinato

Facebook Neighborhoods: cos'è e come funziona

Non è ormai un mistero l'intento di Facebook di penetrare anche nel mercato delle app di incontri. Con Neighborhoods lo fa puntando ai rapporti di buon vicinato e alla possibilità di conoscere persone con gli stessi interessi nel proprio quartiere, mentre si scoprono posti nuovi o si ricevono consigli e raccomandazioni su come godersi al meglio la vita vicino casa.

Costruire «community locali» o rafforzare quelle che già esistono e che hanno assunto un ruolo cruciale – non sempre del tutto prevedibile – in questi mesi di pandemia, distanziamento fisico e vita sociale conseguentemente ridotta: è sotto questo (buon) auspicio che arriva Facebook Neighborhoods.

Come per la maggior parte delle nuove impostazioni e degli aggiornamenti Facebook, il roll out sarà progressivo: al momento la feature per connettere il vicinato su Facebook è disponibile solo in Canada (dove in realtà, come rivela TechCrunch, una versione beta di Neighborhoods circolerebbe già dall’ottobre 2020) ed è previsto «presto» l’arrivo anche in alcune città americane «selezionate», senza però ulteriori dettagli sulla data da parte del team di sviluppatori.

Cos’è e come funziona Facebook Neighborhoods, la novità Facebook per il vicinato

L’accesso a Facebook Neighborhoods sarà del tipo opt-in, come hanno sottolineato dal team di Zuckerberg: significa che starà al singolo utente scegliere se e quando aprire un profilo anche sullo “spin-off” di Facebook dedicato ai rapporti di vicinato. È quello che già avviene con Facebook Dating e, sebbene i profili rimangano completamente separati, ci sono informazioni e dati personali ovviamente condivisi dall’account Facebook principale come nome utente, immagine di profilo e di copertina e, inevitabilmente, la zona in cui ci si trova.

facebook neighborhoods cos'è

Sarà interamente incentrata sulle esperienze che si possono vivere vicino casa e sulla possibilità di conoscere persone interessanti intono a sé la nuova funzione di Facebook Neighborhoods. Fonte: Facebook Newsroom

Alla base del funzionamento di Facebook Neighborhoods e perché questo riesca a concentrare in un unico luogo virtuale diverse azioni che in realtà da sempre gli utenti svolgono su Facebook non potrebbe che esserci la localizzazione (si pensi ad azioni come scambiarsi informazioni utili per la vita di quartiere o condividere suggerimenti sui migliori negozi della zona e, ancora, conoscersi di persona e in base a una certa affinità di interessi).

Solo una volta selezionato il quartiere di riferimento è possibile, cioè, restare informati su cosa avviene nella propria zona o nelle immediate vicinanze: ogni utente può scegliere, infatti, di vedere sul feed di Facebook Neighborhoods anche tutto ciò che avviene nelle «Nearby Neighborhoods» (ossia nelle vicinanze) e allargare, cioè, la propria area di interesse.

Dunque, a che serve Facebook Neighborhoods? Come già si accennava, essenzialmente a stringere rapporti di (buon) vicinato e creare connessioni con le persone fisicamente più vicine a sé. Per questo ognuno può arricchire il proprio profilo oltre che con le informazioni personali di base anche con dettagli che riguardino i propri interessi o i luoghi preferiti e che più si frequentano all’interno del quartiere: è una sorta di biglietto da visita con cui presentarsi agli altri utenti, specie se sono utenti interessati a conoscere nuove persone.

C’è, del resto, una directory apposita che mostra chi nel proprio quartiere sta usando Neighborhoods e, come consigliano gli sviluppatori, un buon modo per fare nuove conoscenze potrebbe essere anche scrivere un post di presentazione in cui si racconti qualcosa di sé.

È possibile, tra l’altro, che agli utenti all’interno di Facebook Neighborhoods siano assegnati ruoli come quello di «socialiazer» – come lo definisce il team di Zuckerberg nella presentazione ufficiale – che consisterà nell’adoperarsi per favorire «conversazioni amichevoli» tra gli altri iscritti.

Per molti versi, insomma, questa nuova funzione di Facebook dedicata al vicinato sembra confermare l’ormai evidente intento di Zuckerberg di penetrare anche nel mercato delle app di incontri e, più a monte, di aumentare tempo e occasioni d’utilizzo dei servizi del gruppo.

Cosa si potrà fare sul nuovo social per il vicinato di casa Zuckerberg

Ci sono altre funzioni all’interno di Facebook Neighborhoods che, com’è già successo in altre occasioni e con altre app, hanno portato più di qualcuno a chiedersi se Facebook abbia copiato Nextdoor, il ” social network iperlocale” che già dal 2011 prova a creare community anche virtuali tra gli abitanti dello stesso quartiere, e che per altri versi ricordano invece l’utilizzo della prima ora di Foursquare.

cosa si può fare su facebook neighborhoods

Oltre che per conoscere i propri vicini, si può usare la nuova funzione Neighborhoods per scoprire i migliori esercizi commerciali o i luoghi di interesse e scambiarsi opinioni o addirittura creare sondaggi tra chi li frequenta. Fonte: Facebook Newsroom

La funzione Recommendations aiuta, per esempio, a cercare il miglior fabbro o il caffè più buono nelle vicinanze, offrendo pareri affidabili e certamente verificati di chi vive ogni giorno il quartiere. Con i Favorite Polls, invece, si possono mettere ai voti quelle stesse proposte o eleggere il miglior parco o spazio verde della zona.

Centrali anche nell’esperienza di Facebook Neighborhoods sono i Gruppi: quando si tratta di vicinato possono essere utili per trovare altri appassionati di birdwatching o per organizzare una colletta per curare il verde pubblico per esempio. Secondo quanto anticipato dal team di Facebook, tra l’altro, da Neighborhoods si dovrebbe poter accedere sia ai gruppi già esistenti su Facebook, sempre secondo un criterio di prossimità geografica, e sia a gruppi creati appositamente e interni.

Perché sarà fondamentale per Facebook evitare problemi con la moderazione all’interno di Neighborhoods

Perché l’esperienza di ognuno sia quanto più «sicura» e «costruttiva» possibile – e, considerato il particolare funzionamento di Neighborhoods, perché quello che succede al suo interno non rischi di trasformarsi in un pericolo concreto e fisicamente vicino alle persone – si potranno bloccare utenti ed evitare interazioni indesiderate e ci sarà da parte del team responsabile una moderazione piuttosto rigorosa sui contenuti.

Come scrive TechCruch, sembra che da Facebook vogliano scongiurare in ogni modo quelle querelle al centro delle quali si è trovato in passato il già citato Nextdoor, accusato di profilare gli utenti su base etnica e creare spirale di silenzio intorno alle black community per esempio.

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