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Dopo nuove polemiche e accuse di danno erariale la Venere influencer del Ministero del turismo torna a postare

nuove polemiche sulla campagna italia open to meraviglia

La testimonial della campagna "Italia: Open to Meraviglia" non postava in Rete da fine giugno. Nei giorni scorsi così era partita una vera e propria caccia, prima che la Corte dei Conti aprisse un'indagine per danno erariale.

Nuove polemiche sulla campagna Italia: Open to Meraviglia”, già ampiamente criticata al momento del lancio, si sono accese nei giorni scorsi quando ci si è accorti che la Venere scelta da Ministero del turismo, ENIT – Agenzia Nazionale del Turismo e Gruppo Armando Testa come influencer del patrimonio artistico-culturale italiano è sparita per mesi – almeno sui social – apparentemente dimentica del proprio compito di promuovere le ricchezze italiane all’Estero e presso un pubblico di turisti stranieri.

A pochi mesi dal lancio si è già bloccata? In Rete dilagano nuove polemiche sulla campagna “Italia: Open to Meraviglia”

L’iconica protagonista del quadro di Sandro Botticelli o, meglio, una sua rivisitazione in chiave moderna, più “pop” e decisamente vacanziera scelta per la campagna in questi mesi avrebbe dovuto trovarsi «un po’ ovunque» per rappresentare l’«immagine dell’Italia nel mondo». Così la virtual influencer aveva raccontato in prima persona dal proprio account Instagram.

Dopo l’ultimo post pubblicato sulla piattaforma il 27 giugno 2023 e che la immortalava tra ceramiche, granite e cannoli a Taormina però la Venere influencer era di colpo sparita, alimentando nuove polemiche sulla campagna “Italia: Open to Meraviglia”.

Screenshot da Instagram Profilo venereitalia23

Screenshot da Instagram Profilo venereitalia23

Possibile che nonostante il budget milionario – la cifra complessiva destinata all’operazione e fin dalle origini molto criticata è di 9 milioni di euro – la campagna si sia fermata a pochissimi mesi dal lancio, avvenuto ad aprile 2023, e proprio in alta stagione, nel momento di maggior afflusso turistico per il Paese?

Le ultime tracce in Rete della Venere influencer del patrimonio artistico-culturale italiano

Un po’ per gioco, così, sia tra media e testate giornalistiche e sia tra gli utenti social è partita nei giorni scorsi una sorta di “caccia” alle ultime tracce della Venere influencer.

Le più abbondanti erano quelle che riguardavano cartellonistica e installazioni legate alla campagna “Italia: Open to Meraviglia” effettivamente realizzate in alcuni grandi aeroporti internazionali.

Quanto al resto, non solo risultava fermo da mesi il profilo Instagram @venereitalia23, ossia il principale presidio social della campagna (non è ben chiaro se sono mai stati attivati anche profili Twitter e TikTok). Anche il video promozionale della campagna era impossibile da ritrovare su YouTube o altrove in Rete, sparito persino dai siti istituzionali.

Una delle ultime apparizioni della Venere influencer sembrava essere su delle magliette indossate dalle pallavoliste della Nazionale per un breve spot condiviso dal Ministero del turismo che celebra valori – molto italiani e, insieme, molto sportivi – come il senso di comunità e il lavoro di squadra: nel parlato dello spot le atlete citano anche il titolo e lo slogan della campagna.

FIPAV E MINISTERO DEL TURISMO: ONLINE IL VIDEO DELLE AZZURRE “ITALIA OPEN TO MERAVIGLIA”
FIPAV E MINISTERO DEL TURISMO: ONLINE IL VIDEO DELLE AZZURRE “ITALIA OPEN TO MERAVIGLIA”

La componente digital insomma, se non del tutto sparita, sembra essere fin qua la meno sviluppata nonostante le premesse e gli obiettivi stessi della campagna.

Una lezione francese su come fare marketing territoriale oggi

Intercettare un pubblico di turisti stranieri, che con ogni probabilità in prima battuta si affida a Internet quando si tratta di scegliere destinazioni ed esperienze di viaggio, è più facile potendo contare su una narrazione coerente al mezzo e ai suoi linguaggi. E invece – questo era il tenore delle originali polemiche sulla campagna “Italia: Open to Meraviglia” – in questa occasione ci era limitati a ripetere cliché sull’Italia e su un certo turismo “all’Italiana” che di certo non rendevano giustizia alla ricchezza del patrimonio nazionale, né ai nuovi modi di viaggiare.

L’ondata di nuove polemiche sulla campagna “Italia: Open to Meraviglia” è stata alimentata anche del rilascio di un filmato promozionale realizzato da Normandie Tourisme per celebrare il 150esimo anniversario della nascita dell’Impressionismo (che cade nel 2024).

Les voyages impressionnistes en Normandie et à Paris Region
Les voyages impressionnistes en Normandie et à Paris Region

Qui i protagonisti sono due viaggiatori che, dopo aver visto in un museo alcuni capolavori di questa corrente artistica, partono alla scoperta dei luoghi raffigurati, quelli della Normandia e dell’Île-de-France appunto, ritrovando a ogni tappa la stessa meraviglia provata davanti alle pennellate di Monet, Renoir, Pissarro, Morisot.

La linea narrativa semplice almeno tanto quanto evocativa e il compito, affidato soprattutto alle immagini, di emozionare i destinatari del video promozionale tanto da muoverli all’azione, cioè a partire per il proprio personalissimo “Viaggio impressionista in Normandia e nella Regione di Parigi” (titolo, tradotto, dello spot), sono sembrati agli occhi di più di qualche internauta la lezione in fatto di marketing territoriale che i cugini francesi non vedevano l’ora di dare alla Venere influencer.

“Italia: Open to Meraviglia”: la Corte dei Conti indaga per danno erariale

L’aspetto per cui la campagna del Ministero del turismo è stata più criticata, comunque, è stato senza dubbio quello economico.

Secondo un articolo de la Repubblica per l’agenzia che ha realizzato la campagna, il Gruppo Armando Testa, sono già state predisposte due tranche di pagamento1: una da parte del Dipartimento per l’informazione e l’editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri e l’altra da parte dell’ENIT, per un totale di oltre 270mila euro.

Se a questo si aggiungono i pagamenti che, secondo la stessa testata, sarebbero stati disposti in favore di due differenti società che si occupano di affissioni si supererebbe la cifra di 500mila euro già spesi per una campagna che negli ultimi due mesi è apparsa – quasi del tutto – ferma.

L’articolo in questione solleva dubbi anche su altre presunte irregolarità che avrebbero a che vedere con le cifre massime oltre le quali è necessario in Italia indire una gara d’appalto pubblica e che nella campagna “Italia: Open to Meraviglia” non si sarebbero raggiunte per appena poche migliaia di euro.

Potrebbe esserci anche questa tra le ragioni per cui, come la stessa testata è stata la prima a rivelare, c’è un’indagine aperta presso la Corte dei Conti del Lazio per danno erariale. Volendo semplificare, il Ministero deve rendere conto di un possibile spreco di denaro pubblico per l’affaireItalia: Open to Meraviglia”.

Il misterioso stop di due mesi alla campagna “Italia: Open to Meraviglia”: le spiegazioni del Ministero

Il Ministro Daniela Santanché fin qui (al pomeriggio del 31 agosto 2023) non è intervenuta sulla vicenda.

Raggiunti da fanpage.it, però, alcuni portavoce del Ministero hanno spiegato che il silenzio della Venere influencer sui social sarebbe qualcosa di assolutamente programmato e non dovuto2, come pure qualcuno aveva insinuato, a un qui pro quo tra chi ha commissionato la campagna, chi l’ha realizzata (ancora una volta il Gruppo Armando Testa a cui sarebbe stato dato un incarico della durata di un anno3, valido quindi fino ad aprile 2024) e chi avesse il compito di pubblicare aggiornamenti e post su Instagram. Un nodo non secondario, questo, ma che anche nelle campagne decisamente più “low budget” viene risolto facilmente in fase di debriefing e consegne ai clienti.

In questi mesi, hanno raccontato dal Ministero, si è cercato di attrarre traffico soprattutto sul portale istituzionale dedicato al turismo in Italia, “Italia.it”, che si è effettivamente arricchito di pagine che provano a rendere più attiva e coinvolgente la navigazione, anche grazie a user generated content condivisi da chi si trova in viaggio nel nostro Paese, e a cui sono destinati parte dei fondi del PNRR.

La campagna “Italia: Open to Meraviglia” e le attività social della Venere influencer avrebbero dovuto promuovere innanzitutto il portale, come era noto fin dall’inizio, ma fin dal principio ciò aveva generato dubbi ed equivoci. C’era, per esempio, chi bollava come fin troppo grossolana la svista di non registrare il dominio riferito alla campagna. Non si trattava, però, di una vera e proprio svista dal momento che il “punto di atterraggio” dei post e degli altri materiali di “Italia: Open to Meraviglia” era appunto “Italia.it”.

Sono stati gli stessi portavoce del Ministero a promettere a fanpage.it che la Venere influencer del patrimonio culturale e artistico italiana sarebbe tornata attiva sui social quanto prima.

Il profilo Instagram di @venereitalia23 è tornato a postare

La promessa sembra essere stata già mantenuta se si considera che il 30 agosto 2023 @venereitalia23 è tornata a postare sul profilo Instagram.

Molti utenti non si sono lasciati sfuggire il tempismo di un account immediatamente riattivato dopo le numerose nuove polemiche sulla campagna “Italia: Open to Meraviglia” e con la notizia di un’indagine della Corte dei Conti in corso.

Nel primo post condiviso dopo la pausa di oltre due mesi la Venere influencer si rivolge direttamente ai propri follower , dice di sapere bene che hanno sentito la sua mancanza e li ringrazia per essersi preoccupati per lei, ma mostra anche cosa ha fatto in questo periodo di assenza dai social e cioè che, come promesso, ha portato «le bellezze della nostra Italia in giro per il mondo […] aeroporto dopo aeroporto, città dopo città». Le immagini, non a caso, mostrano affissioni e installazioni realizzate in vari paesi nell’ambito della campagna.

Screenshot da Instagram Profilo @venereitalia23

Screenshot da Instagram Profilo @venereitalia23

Nello stesso giorno dall’account Instagram dedicato alla campagna sono stati condivisi altri due post.

In uno4 la Venere racconta di essere finalmente tornata a casa, a Portovenere nel Golfo dei Poeti dove fu disegnata da Botticelli 570 anni fa, e di essere pronta a ripartire da qui per un viaggio attraverso le bellezze italiane. L’invito a chi la segue è di condividere delle cartoline dalle proprie vacanze, in attesa di scoprire come prosegue il racconto di quelle della Venere.

Il secondo è un messaggio di in bocca al lupo per le Azzurre del volley, arrivate in semifinale ai Campionati Europei: una «avventura» che, chiosa la Venere influencer, forse ricordando più a se stessa che agli altri la sua stessa missione, unisce «sport, cultura e storia: […] il trinomio perfetto»5.

Note
  1. la Repubblica
  2. fanpage.it
  3. Il Post
  4. Instagram/ @venereitalia23
  5. Instagram/ @venereitalia23

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