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Quest'anno la terza maglia del Milan celebra diversità e inclusione

Disegnato con PUMA il third kit del Milan per la stagione 2023/2024 ha i colori dell'arcobaleno e sfumature iridescenti che ne fanno il perfetto portatore di messaggi di inclusione, rispetto e valorizzazione della diversità.

Celebrare diversità e inclusione in un mondo come il calcio può essere una sfida non da poco. La nuova terza maglia del Milan prova a farlo con le sue tonalità iridescenti e un arcobaleno di colori che vanno dal rosa al verde.

Com’è fatto e a cosa è ispirato il third kit del Milan per questa stagione

Disegnato con PUMA, il third kit del Milan per la stagione 2023/2024 «presenta un’esclusiva combinazione di colori ravish, fizzy lime, white, royal sapphire e majestic purple»1, come si legge in una nota stampa e come mostrato da alcuni brevi video condivisi sui profili social della squadra per presentare ai tifosi la nuova maglia.

Screenshot da Facebook Pagina AC Milan

Screenshot da Facebook Pagina AC Milan

Una riproduzione monocromatica del badge della squadra, il puma stilizzato iconico logo del global technical supplier del club rossonero e dei simboli che permettono di riconoscerla come prodotto ufficiale sono tra gli altri dettagli che non possono sfuggire della nuova maglia del Milan, specie ai più appassionati di calcio e a chi ha seguito la storia recente della squadra milanese.

Screenshot da Instagram Profilo AC Milan

Screenshot da Instagram Profilo AC Milan

La nuova terza maglia del Milan sfugge alle regole del mero merchandising , ossia quelle che in questi anni hanno trasformato anche la maglia in uno strumento di marketing calcistico e in una fonte – non secondaria – di introiti per le squadre, sempre più spesso impegnate non a caso a presentarne variant tematiche come ha fatto il Napoli con una maglia dedicata ad Halloween per esempio.

Il third kit arcobaleno, che esordirà a San Siro in occasione della sfida casalinga con l’Hellas Verona in programma il 23 settembre, intende «unire la generazione unica e diversificata di tifosi milanisti in tutto il mondo», continuano dal club, attorno a temi come il rispetto della diversità, l’importanza dell’inclusione, la lotta alle discriminazioni.

Sono temi su cui i brand , a prescindere dal settore in cui operano, sono sempre più spesso chiamati a prendere posizione se non vogliono tradire le aspettative di consumatori sempre più attenti a fare scelte sostenibili sotto diversi punti di vista, a preferire brand di cui condividono valori e visioni e a farsi ispirare dagli ultimi.

Inclusione e lotta alle discriminazioni sono goal che AC Milan prova a segnare anche fuori dal campo

Come ha raccontato Martino Roghi, CSR & sustainability manager di AC Milan, in un’intervista a Wired di presentazione della terza maglia del Milan per la stagione 2023/2024, quando si tratta di ispirare il cambiamento

«i club di calcio hanno uno strumento potentissimo che è quello della comunicazione. I contenuti e i messaggi che una società calcistica veicola raggiungono un pubblico enorme, proprio per la “fame” che i tifosi hanno nei confronti della propria squadra del cuore»2.

È per questo che ormai da qualche tempo gli obiettivi DEI (diversity & inclusion) sono parte di quelli che la squadra milanese prova a raggiungere con le proprie attività in campo e – soprattutto – fuori dal campo.

Sono passati ormai cinque anni da quando è stato approvato il “Manifesto RespAct”, riassuntivo e programmatico insieme dell’impatto che il brand AC Milan ha sulla community di tifosi e più in generale sul mondo sportivo e delle azioni utili all’obiettivo di rendere lo stesso impatto «più positivo».

Tra le ultime ci sono incontri realizzati con i calciatori e altri testimonial rossoneri nelle scuole e nelle università, iniziative che hanno visto protagonisti a San Siro e sui canali social della squadra personaggi sportivi campioni anche di solidarietà e storie interamente incentrate sul valore delle differenze, ma anche un programma di moderazione dei contenuti digitali atto a garantire sui profili della squadra «un confronto amichevole» e scongiurare invece hate speech e online harassment.

Presentare una maglia da gioco arcobaleno non è stato insomma tanto un gesto estemporaneo e in linea con le tendenze del momento, quanto la naturale evoluzione di un percorso iniziato da tempo e che nel tempo ha visto coinvolte tutte le persone del club.

Calciatori inclusi che, per tornare a quanto il responsabile CSR & sustainability della squadra ha raccontato a Wired, hanno ispirato anzi e sono stati gli ambassador più entusiasti dell’operazione.

Calciatori e calciatrici sono i testimonial della terza maglia del Milan

I primi scatti ufficiali del Third Kit di questa stagione hanno avuto tra i protagonisti Leão, Theo Hernandez, Bennacer che hanno indossato la nuova terza maglia del Milan insieme ad alcune colleghe del calcio femminile come Valentina Bergamaschi e Laura Giuliani.

Screenshot da Instagram Profilo ACmilan

Screenshot da Instagram Profilo ACmilan

Le immagini sono state condivise sui profili social del club accompagnate da testi ispirazionali che parlano di arte, creatività, eredità morale e inevitabilmente di amore verso la squadra. Il messaggio più importante da veicolare, del resto, è che possono cambiare i colori ma il Milan sarà sempre il Milan: una sorta di summa di cosa dovrebbe essere davvero il tifo e, allo stesso tempo, un invito ad andare oltre le semplici apparenze.

Tra i contenuti con cui è stata pubblicizzata online la nuova terza maglia del Milan, già disponibile per l’acquisto dal 17 agosto 2023, non ne mancano comunque di più giocosi e ispirati alle tendenze social del momento.

Ai video di prima e dopo è ispirato, per esempio, il reel che mostra il passaggio dal drawing board alla versione definitiva del third kit rossonero di quest’anno.

Screenshot da Instagram Profilo ACmilan

Screenshot da Instagram Profilo ACmilan

In un altro reel ad alcuni giocatori della squadra è stato chiesto di fare un “fitcheck” proprio come star e influencer che da qualche tempo hanno preso a mostrare in diretta social quello che indossano per uscire: superfluo ribadire che in questo caso si tratta sempre della terza maglia colorata del Milan.

Screenshot da Instagram Profilo Acmilan

Screenshot da Instagram Profilo Acmilan

È evidente che il target prediletto di contenuti come questi sia il pubblico di giovanissimi che non solo frequentano di più le piattaforme digitali ma hanno anche più a cuore i temi della diversità e dell’inclusione. Si tratta di un target sempre più anche commercialmente strategico per i brand, inclusi i brand sportivi: non sorprende, così, che i grandi rebranding delle squadre di calcio a cui si è assistito in questi anni siano stati rebranding volti a svecchiarle, svecchiarne i messaggi e renderle più d’appeal anche a un pubblico di giovanissimi della generazione z .

Note
  1. AC Milan
  2. Wired

© RIPRODUZIONE RISERVATA È vietata la ripubblicazione integrale dei contenuti

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