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Non solo modelli umani: Levi's vuole testare anche modelli e modelle generati con l'intelligenza artificiale 

Levi's testerà modelli generati con l'intelligenza artificiale
Fonte: Levi's

Sul sito web, oltre alle immagini di modelli umani, Levi's vuole proporre anche quelle di avatar iper-realistici sviluppati grazie all'intelligenza artificiale, per promuovere una shopping experience online "più inclusiva".

Levi’s ha recentemente annunciato una collaborazione con Lalaland.ai, società olandese specializzata in intelligenza artificiale: grazie a quest’azienda, l’iconico brand testerà l’uso di modelli generati con l’intelligenza artificiale. L’idea è quella di aumentare il numero e la diversità delle immagini usate per la presentazione dei capi sull’ ecommerce e sull’app di Levi’s. Come si legge sul comunicato stampa condiviso sul sito di Levi’s il 28 marzo, questo progetto si unisce alle varie iniziative lanciate dalla marca per promuovere l’inclusione nel settore fashion.

Levi’s annuncia l’utilizzo di modelli sviluppati con l’intelligenza artificiale

La partnership tra Levi’s e Lalaland.ai riflette la volontà del brand nordamericano di promuovere una customer experience ottimale per tutti i consumatori che visitano il sito o l’app: per questo il brand testerà dei modelli generati con l’intelligenza artificiale. Verranno dunque creati degli avatar estremamente realistici, rappresentativi di ogni taglia, tipo di corpo, età e colore della pelle.

Attualmente, nelle schede prodotto di molti eCommerce di abbigliamento, è comune trovare soltanto una o due immagini, con massimo due modelli diversi che indossano lo stesso capo o accessorio: nel caso di Levi’s, attualmente, è possibile trovare di solito un unico modello per capo, sia sul sito che sull’app.

L’obiettivo del brand, con questo progetto pilota, è quello di «aumentare il numero e la diversità» dei modelli che presentano i propri prodotti, in modo tale che ogni consumatore possa vedere i capi che desidera, indossati da qualcuno che gli somiglia (per l’altezza, per il tipo di fisico, ma anche per il colore della pelle).

Come Levi’s vuole usare l’IA per promuovere una shopping experience più inclusiva

Nonostante sembrerebbe esserci un’attenzione sempre maggiore verso l’inclusione nel settore fashion, un’indagine condotta da The Fashion Spot ha rivelato come ci siano ancora diverse categorie sopra rappresentate in quest’industria1.

La testata di moda ha preso in analisi un campione di 4409 modelli che hanno partecipato a 193 grandi eventi del settore fashion relativi alla stagione Autunno 2022, tenuti a Milano, Parigi, Londra e New York. I risultati hanno rivelato un leggero aumento della presenza di modelli neri rispetto alla Primavera 2022 (dal 48% al 48,6%). Tuttavia, i modelli plus size corrispondono ancora soltanto al 2,3% dei modelli presentati ai grandi eventi di moda, mentre quelli transgender e non-binario raggiungono soltanto l’1,3%. Infine, la categoria meno rappresentata è quella dei modelli over 50, che corrispondono a meno del 1% dei partecipanti.

Con la nuova iniziativa, Levi’s vuole rispondere a questo squilibrio ancora presente nell’industria della moda, puntando, nello specifico, su un’esperienza di acquisto online più inclusiva. Ci sarebbe da chiedersi, tuttavia, quale possa essere l’impatto della creazione di simili avatar sul numero di assunzioni di modelli umani: nel comunicato, Levi’s cerca di allontanare questa preoccupazione ribadendo che i modelli generati dall’IA non hanno lo scopo di sostituire quelli umani, bensì di contribuire ulteriormente ad aumentare il grado di diversità dei contenuti presentati sui canali online.

A tal proposito, nel comunicato stampa, Levi’s dichiara: «sappiamo che i nostri consumatori desiderano acquistare [dei prodotti] guardando modelli che assomiglino a loro». È per questa ragione che il brand continua a prediligere la diversità nella scelta dei propri modelli e modelle, assumendo dei professionisti (umani) con differenti taglie, tipologie corporee, età e colore della pelle diverse, che possano riflettere l’enorme bacino di consumatori dell’azienda.

È da molto che Levi’s porta avanti una strategia comunicativa basata su valori come diversità e inclusione: si pensi per esempio alla campagna di Levi’s “Use your voice”, lanciata in vista del mese del Pride 2020. Nel recente comunicato, il brand presenta infatti i valori appena citati come una priorità per l’azienda che è entusiasta di «proseguire con lo sviluppo di customer experience innovative che siano più personali, rilevanti e coinvolgenti».

Note
  1. Sito di The Fashion spot
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