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Chatbot: i trend che ne stanno guidando la crescita

I chatbot rappresentano uno dei maggiori trend del 2017: quali sono i fattori che ne stanno spingendo così velocemente la crescita?
Un chatbot è un software capace di conversare con un utente in linguaggio naturale, comprendendone le intenzioni e rispondendo secondo le linee guida che gli sono state impartite dall’azienda oppure in base ai dati di cui dispone. L’intelligenza artificiale ha un ruolo non marginale nel processo di programmazione e di esecuzione del chatbot, poiché lo aiuta a comprendere meglio il contesto e il tono della conversazione che sta avendo.
È possibile interagire con un chatbot attraverso diverse applicazioni mobile (per esempio Messenger, Telegram, Skype), SMS e siti Internet.
QUALI I TREND CHE NE STANNO GUIDANDO LA CRESCITA?
Pur esistendo da qualche anno i chatbot non sono mai diventati popolari come lo sono adesso. Come mai stanno riscuotendo sempre più successo? La risposta è in quattro punti, sviluppati da chatbotsmagazine.
- Il dominio delle applicazioni di instant messaging
- Il calo dei download delle app
- Il supporto da parte di Facebook, Microsoft e altre big company
- I costi di sviluppo
IL DOMINIO DELLE APPLICAZIONI DI INSTANT MESSAGING
Whatsapp, Telegram, Messenger e WeChat sono diventate le piattaforme preferite per comunicare sui dispositivi mobile: nel 2016 i quattro più grandi servizi dedicati all’instant messaging hanno superato, per ciò che concerne la popolarità globale, i social media.

Fonte: BI Intelligence
IL CALO DEI DOWNLOAD DELLE APP
Dopo anni passati sulla cresta dell’onda, anche le applicazioni iniziano a sentire il peso del tempo e a faticare. Numerosi consumatori sono stanchi di installare, aggiornare e imparare ogni volta come utilizzare un’app e lo sono anche le aziende che spendono molto denaro nello sviluppo, nella manutenzione e nel marketing per poi ricavare pochissimo, visti gli esigui download.
Secondo Business Insider un utente medio possiede circa 27 app sul proprio smartphone, ma ne utilizza regolarmente solo 5; la maggioranza dei consumatori ha sviluppato una forte riluttanza nel provare nuove applicazioni: rilevante a tal proposito è il dato fornito da Localytics che mostra come dopo un solo utilizzo il 23% degli utenti disinstalli l’applicazione.
Un esempio per chiarire meglio il concetto di fatica associato alle app? Come riportato da Pymnts nel 2015 solamente il 16% dei clienti di Starbucks utilizzava l’applicazione mobile nonostante tutti gli sforzi compiuti dalla società per promuoverla. Si possono facilmente intuire, dunque, i risultati che potrebbe raggiungere un’azienda con un’immagine meno forte e con meno risorse.
IL SUPPORTO DA PARTE DI FACEBOOK, MICROSOFT E ALTRE BIG COMPANY
Durante il 2016 Microsoft e Facebook hanno effettuato numerosi annunci mostrando come riuscivano a supportare i chatbot affinché diventassero una strategia e uno strumento da utilizzare nel lungo termine. Nel mese di marzo del 2016 la società fondata da Bill Gates ha presentato il suo bot Framework, mentre nell’aprile dello stesso anno la compagnia di Menlo Park ha annunciato il supporto dei chatbot all’interno della piattaforma Messenger. Nel giro di pochissimi mesi il mercato di questi strumenti ha avuto una crescita incredibile: sono utilizzati, infatti, da più di un miliardo di utenti per compiere diverse azioni.
I COSTI DI SVILUPPO
Dal punto di vista della programmazione i chatbot hanno un numero maggiore di vantaggi rispetto alle app: trattandosi di servizi basati su lato server con un’interfaccia grafica basilare, è possibile considerarli semplici e veloci da sviluppare, rilasciare e a cui fare manutenzione.
Le più grandi compagnie hanno rilasciato negli ultimi anni tool di sviluppo e framework per permettere a tutti di contribuire alla creazione di chatbot. Il risultato di quest’operazione è che adesso è diventato possibile creare un chatbot molto sofisticato, che sfrutta le ultime novità del settore, ad un costo irrisorio poiché è possibile sfruttare l’interfaccia grafica offerta dalle piattaforme di messaggistica, piuttosto che creare un ambiente proprietario.
INSTANT MESSAGING E SOCIAL MEDIA NEL 2015
Secondo una ricerca effettuata da Pew Research nel 2015, il 36% dei possessori di smartphone utilizza un’applicazione di IM e la percentuale aumenta al 49% nella fascia di età che va dai 18 ai 29 anni.

Fonte: Pew Research
I dati raccolti evidenziano come i giovani che vivono in aree urbane e frequentano il college siano quelli che utilizzano maggiormente questo genere di servizio. Ancora più interessante è osservare che fattori come il reddito e il genere non risultino significativi ai fini statistici.
IL FUTURO DEI CHATBOT
Non si discute: ormai sono realtà e si stanno evolvendo velocemente, inoltre continueranno a risolvere dei semplici e comuni problemi e, probabilmente, in un futuro non troppo lontano sostituiranno degli umani in vendite e customer service. Con i prossimi sviluppi, realmente promettenti, dell’intelligenza artificiale i chatbot saranno considerati come la soluzione per standardizzare i canali di comunicazione delle aziende: sono destinati a diventare l’unica voce in grado di rispondere alle necessità del cliente.
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