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Instagram sperimenta le Storie a pagamento, ma non è la sola piattaforma a puntare sulle membership

Storie Instagram a pagamento: arrivano davvero?

Dopo screenshot circolati in Rete che mostravano un'impostazione per renderle disponibili solo a fan e membri della propria community, da Instagram hanno confermato di star lavorando a Exclusive Story, una versione a pagamento delle Storie.

Potrebbero arrivare presto le Storie Instagram a pagamento. Da giorni in Rete circolano, infatti, screenshot che mostrano un particolare pop-up dai colori e dalla grafica tipici dei contenuti temporanei di Instagram che dovrebbe avvisare la loro disponibilità «solo per i membri» di una determinata community: Exclusive Story si dovrebbe chiamare la nuova funzione per le Storie Instagram a pagamento ed è probabile che la membership in questione si basi su una fee mensile o annuale o una qualche altra forma di ricompensa per l’instagramer.

La vera notizia, come la riporta TechCrunch, è che Instagram ha confermato in queste ore la veridicità degli screenshot, pur ribadendo che la funzione Exclusive Story è ancora soltanto un prototipo, in lavorazione interna e non testato pubblicamente, e che è ancora troppo presto per rivelare altro riguardo al progetto.

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Delle schermate cominciate a circolare su Twitter hanno annunciato, per prime, il possibile lancio delle Storie Instagram a pagamento. Fonte: TechCrunch/Alessandro Paluzzi

Come funzioneranno, quando arriveranno, le Storie Instagram a pagamento

Alessandro Paluzzi, reverse engineer, ha scovato e condiviso su Twitter alcune schermate (già qualche mese fa era stato lui a rivelare come molte piattaforme stessero lavorando a una propria versione delle Stanze di Clubhouse). Da queste emerge come potrebbero funzionare le Storie Instagram a pagamento, almeno negli aspetti essenziali.

Il tondino attivo che avvisa della disponibilità di nuovi contenuti sarà, per distinguerle dalle Storie tradizionali, di un solo colore (viola al momento). L’utente che proverà a guardarle non essendo però ancora parte della community vedrà l’avviso pop-up di cui si è già detto e, da questo, potrebbe essere reindirizzato direttamente a una pagina per la sottoscrizione della membership. Le Exclusive Story, inoltre, non potranno essere screenshottate: serve a evitare che i fan e chi ha pagato per avervi accesso possano diffondere indebitamente i contenuti in questione. Quanto ai creator, essi potranno decidere di salvare le Storie Instagram a pagamento tra quelle in evidenza, in modo che chiunque entri a far parte della community in qualsiasi momento possa ritrovarsi sempre con contenuti nuovi e interessanti da fruire.

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Un avviso pop-up inviterà i creator a salvare le Storie a pagamento tra quelle in evidenza perché anche i nuovi iscritti alla propria community possano trovare sempre contenuti esclusivi e interessanti. Fonte: TechCrunch/Alessandro Paluzzi

Rimane ancora poco chiaro, invece, cosa distinguerà i “fan” di un instagramer, chi fa parte della sua community dai suoi semplici follower . L’ipotesi è, come si accennava, quella di una fee, una sorta di piccolo abbonamento da pagare mensilmente o annualmente. Se fosse confermata, sarebbe la prova che pagare per seguire gli influencer e più in generale utenti “vip” e content creator professionisti potrebbe essere uno dei nuovi trend su Instagram.

Perché le piattaforme digitali sperimentano sempre di più con contenuti a pagamento, membership e abbonamenti

Le nuove Storie Instagram a pagamento non sono però l’unica novità social basata su un piani e programmi di membership. Molte piattaforme in questi mesi hanno sperimentato e annunciato impostazioni che provano a trasformare la credibilità, la fiducia, l’affetto di cui i creator godono presso le proprie community in una fonte di guadagno per gli stessi, ma anche e soprattutto in una sorta di stratagemma per assicurarsi sulle proprie piattaforme contenuti sempre nuovi, originali e coinvolgenti.

A fine febbraio 2021, per esempio, Twitter ha annunciato Super Follow: una funzione, a cui tra l’altro le Exclusive Story di Instagram sono state subito paragonate, che per una piccola somma mensile dovrebbe garantire ai “super seguaci” di un utente Twitter l’accesso esclusivo a contenuti esclusivi o a newsletter e community dedicate, uno speciale badge da supporter da poter sfoggiare sul proprio profilo e via di questo passo. A fine giugno 2021, invece, Facebook ha lanciato Bulletin, un set di tool per creator che permettono di rilasciare contenuti a pagamento e riservare solo a membri paganti l’accesso a Stanze Facebook o gruppi privati.

Le big digitali potrebbero essere state convinte in questo dal successo del modello OnlyFans, ma può aver contato molto anche la “vecchia” necessità di assicurarsi che gli utenti trascorrano quanto più tempo possibile sulle proprie piattaforme e che quest’ultimo sia tempo di qualità: puntare su contenuti sempre nuovi, originali, di valore e che incontrino cioè bisogni e interessi delle diverse community sembra la “via” più sicura per ottenere questo risultato.

Le piattaforme lo sanno ed è per questo che sembrano alla disperata ricerca di modi per ricompensare direttamente (è il caso dei numerosi programmi per creator come quelli periodicamente disponibili su TikTok o Clubhouse) o indirettamente (con funzioni come quelle che permettono appunto agli utenti di “abbonarsi” a un profilo Instagram) oppure di ricompensare i propri creator preferiti con delle Stelle durante una diretta Facebook, chi produce contenuti social per professione.

Su Instagram i content creator potranno vendere meme e contenuti più originali, tramite NFT

Per permettere ai content creator di guadagnare, il social visivo di casa Zuckerberg non starebbe lavorando solo alle Storie Instagram a pagamento.

Parlando di alcune nuove opportunità di guadagno per gli instagramer, Adam Mosseri – head of Instagram, noto soprattutto per le dichiarazioni in cui aveva definito «pericoloso» il ban di Trump dai principali social media – a fine maggio 2021 ha rivelato a The Information come il proprio team fosse a lavoro per rilasciare sulla piattaforma uno speciale marketplace di nft .

Ora lo stesso Paluzzi ha diffuso screenshot che farebbero pensare all’imminente lancio di una funzione che potrebbe chiamarsi Collectible e che permetterà agli utenti Instagram – non è chiaro se tutti o solo influencer e utenti che godano di un certo seguito o “stiano” su Instagram per professione – di mostrare in una sezione apposita alcuni oggetti da collezione digitali come opere d’arte, testimonianze audio o video di momenti storici in proprio possesso, ma anche e soprattutto meme e ogni altro contenuto digitale che hanno personalmente creato e, volendo, di guadagnare vendendone i certificati di autenticità.

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Collectible potrebbe essere lo speciale marketplace per vendere su Instagram gli NFT dei propri contenuti originali. Fonte: TechCrunch/Alessandro Paluzzi

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