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Amazon rimanda il Black Friday in Francia in risposta alla richiesta del governo. Qual è la situazione in Italia?

Amazon rimanda il Black Friday in Francia. E in Italia?

In risposta all'invito del governo francese, Amazon rimanda il Black Friday in Francia, come pure altri eCommerce e supermercati. Qual è invece la situazione in Italia?

La giornata di shopping più nota è fissata l’ultimo venerdì di novembre (quest’anno il 27 novembre). Tuttavia, a causa delle restrizioni imposte dai governi in diversi paesi per fronteggiare la pandemia, sono tanti i commercianti quest’anno impossibilitati ad aprire le porte dei propri negozi durante il “venerdì nero”. Per evitare le grandi perdite che la chiusura durante il “venerdì nero” rappresenterebbe per alcune categorie di negozi, il governo francese ha richiesto il rinvio del periodo dedicato a offerte speciali anche da parte di ecommerce e supermercati (gli unici in realtà autorizzati a rimanere aperti), poiché con il secondo lockdown nazionale, iniziato il 30 ottobre, sono stati costretti alla chiusura temporanea i negozi di abbigliamento, di libri e di tutti i beni ritenuti non essenziali almeno fino al 1° dicembre. Di conseguenza, insieme a diversi altri giganti del retail , Amazon rimanda il black friday in Francia. In Italia, invece, non mancano richieste di adozione di misure simili, ma sono in tanti anche coloro che affermano che una tale restrizione sarebbe in realtà poco funzionale a migliorare la situazione dei venditori che si trovano attualmente ad attraversare un duro momento di crisi.

amazon rimanda il black friday in Francia insieme ad altri giganti del retail

L’invito a rinviare il Black Friday da parte del ministro dell’economia e delle finanze francese, Bruno Le Maire, è giunto mercoledì 18 novembre. Il ministro si è rivolto agli unici negozi che, anche durante il lockdown, possono continuare a svolgere le proprie attività senza grandi restrizioni (ossia i  supermercati e i retailer online). Dopo quasi un mese di grandi sfide per le altre attività commerciali, ancora impossibilitate ad aprire le porte, Bruno Le Maire ha affermato che venerdì 27 novembre non è il «momento giusto per organizzare un Black Friday», come riportato da France 24.

La risposta dei supermercati e dei retailer online in Francia, secondo il primo ministro, sarebbe stata positiva, mostrando un’apertura all’idea di posticipare il Black Friday di una settimana, rinviandola dunque al 4 dicembre 2020. In base a quanto riportato da Reuters, il ministro delle Finanze avrebbe sostenuto che il rinvio del Black Friday di una settimana aiuterebbe a garantire la riapertura dei negozi in Francia in condizioni di massima sicurezza.

Così, insieme ad altri giganti come le catene di supermercati francesi Carrefour e Leclerc, anche Amazon rimanda il Black Friday. A questo proposito, France Frederic Duval, chief executive dell’azienda, ha dichiarato al canale televisivo francese TF1: «abbiamo deciso di rimandare la data del venerdì nero se questo può aiutare i commercianti a riaprire prima del 1° dicembre». Infatti, secondo il ministro delle Finanze, come scrive Reuteurs, «i rivenditori online e tradizionali hanno concordato all’unanimità di rinviare il Black Friday di una settimana a condizione che i negozi possano riaprire per allora».

Qual è la situazione in italia? le richieste di rinvio

In Italia il DPCM pubblicato il 3 novembre ha imposto delle forti misure restrittive, in particolare alle regioni identificate con il colore rosso, dove è stata stabilita la chiusura di molte categorie di negozi, a eccezione di quelli dedicati alla vendita di prodotti alimentari, beni di prima necessità o per la cura della persona, nonché edicole e lavanderie. Di fronte a queste restrizioni, in attesa di nuove ordinanze del ministro della Salute (riguardo al “colore” delle regioni) e del nuovo DPCM che dovrebbe entrare in vigore il 4 dicembre, diversi commercianti ed enti del settore si sono espressi in merito alla necessità di rimandare il periodo di offerte anche in Italia, per consentire anche ad altre categorie di negozi di riaprire per tempo.

Secondo le stime di Codacons, 25 milioni gli italiani approfitteranno degli sconti del “venerdì nero” per fare almeno un acquisto (il 47% in più rispetto all’anno scorso): di fronte a simili previsioni, sono molti quelli che sottolineano l’ingiustizia che ci sarà per tutti quei venditori che non potranno sfruttare questi giorni per offrire degli sconti. A questo proposito, il Consiglio Nazionale dei Centri Commerciali mette in evidenza «la preoccupante situazione in cui si trova l’Italia che, a differenza di altri paesi europei, non ha posticipato il periodo del Black Friday per poter garantire una leale concorrenza».

Il 19 novembre, anche Massimo Torti, segretario generale di Confcommercio Federmoda, aveva ricordato le notevoli perdite che i negozi di abbigliamento, di calzature e di accessori presenti nelle zone rosse subiranno, se non cambieranno le regole dell’ultimo DPCM: «È chiaro che l’idea di vedere i nostri stessi prodotti venduti online da colossi del web ci sembra una beffa, una competizione alla quale non abbiamo le armi per rispondere. Al governo chiediamo semplicemente di poter esercitare il nostro diritto di fare impresa e di lavorare».

Con una riapertura dei negozi che potrebbe ripartire dal 4 dicembre, a denunciare il problema è stata anche Confesercenti che all’Antitrust ha presentato la situazione come una «distorsione gravissima della concorrenza, che dobbiamo correggere al più presto». L’associazione, che rappresenta le imprese italiane del commercio, del turismo e dei servizi, ha anche rivolto una lettera al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, chiedendo che l’Italia possa prendere la stessa decisione della Francia.

LA risposta del governo alla possibilità di rinvio in Italia e le dichiarazioni di amazon

Dopo un confronto informale tra il Governo e le associazioni commerciali, tenutosi il 22 novembre, dove è stata discussa l’ipotesi di un rinvio, fonti governative affermano che tra le associazioni dei commercianti e della grande distribuzione non c’è una posizione condivisa da tutti i soggetti interessati, motivo per cui, come riporta ANSA, in Italia non ci sarebbero le condizioni per uno «spostamento in avanti della data».

«Consideriamo misera, tardiva, sostanzialmente inutile e un po’ penosa. Non abbiamo nessun interesse in questa iniziativa: è più importante per noi avere norme per competere ad armi pari» ha affermato Davide Rossi, direttore generale di Aires Confcommercio, associazione che rappresenta le principali catene e i gruppi dedicati alla vendita di apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia. Sarebbe dunque più utile in questo momento, secondo Davide Rossi, che «si mettesse mano immediatamente al tema della fiscalità», impostando delle web tax ma anche varando delle norme che permettano di assicurare una «concorrenza ad armi pari e che imponga alle piattaforme di intermediazione online forme di responsabilità oggettiva a fronte di vendite irregolari effettuate da terze parti ospitate nei cosiddetti “marketplace”».

Così, anche se in Francia Amazon rimanda il Black Friday, in Italia è già partita la settimana del “venerdì nero” (dal 20 al 30 novembre). Il 23 novembre l’azienda ha comunque sottolineato il ruolo di Amazon per il tessuto aziendale Italiano: «quasi la metà dei ricavi degli incassi del Black Friday è generata da vendite di PMI – ha spiegato Giulio Lampugnani, a capo dei servizi di vendita FBA di Amazon Italia – noi siamo i primi a dire ai clienti comprate Made in Italy. Il Black Friday è un’occasione per le imprese della Penisola».

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